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Espatrio: cosa toglie e cosa regala?

Foto di Anugrah Lohiya da Pexels
Scritto daFrancescail 09 Marzo 2021

Andare a vivere all'estero è una scelta coraggiosa. E' un percorso che un individuo decide di intraprendere per i motivi più diversi: per cambiare stile di vita, per la carriera, per allontanarsi da una situazione. L'espatrio arricchisce e toglie nella stessa misura. Le considerazioni di un'espatriata alla ricerca del suo posto nel mondo.

 

Perchè si decide di andare a vivere all'estero? 

I motivi sono i più svariati e ognuno di noi ha i suoi. Carriera, studio, pensione, amore... c'è chi va verso un futuro migliore e chi fugge da un dolore. Tutte le scelte sono nobili e non vanno giudicate. 

Cosa regala l'espatrio

L'espatrio regala tanto. Però a me sa un po' di frase fatta. Si, perchè parte di quello che ti regala te lo devi sudare, non ti piove dal cielo perchè sei più fortunato degli altri. Certo, hai il privilegio di intraprendere una vita nuova, in un posto diverso da quello in cui sei cresciuto, ma tutto quello che viene dopo te lo conquisti tu, con le tue forze, non ci sono scorciatoie.

Il regalo, per me, è rendermi conto che ogni volta che torno a casa sono diversa da come sono partita. Vivendo all'estero ho scoperto di avere tante sfaccettature. Ho scoperto che sono molto di più di quello che pensavo di essere. Avventurosa, dotata di una sufficiente dose di resilienza e di adattabilità, in grado di comunicare in più lingue straniere... ho imparato come attrezzarmi quando arriva un ciclone, a guidare a sinistra, a fare di necessità virtù... Esperienze con le quali non mi sarei mai confrontata se fossi rimasta in Italia.

Cosa ti toglie

In questo periodo di pandemia mi sono scontrata con le implicazioni di vivere lontano dagli affetti più cari. La crisi sanitaria mi ha tolto la libertà di spostarmi come e quando voglio.

Io credo che l'espatrio tolga anche tanto in positivo: la necessità di dover seguire le mode, ti permette di tagliare rami secchi, ti toglie dall'imbarazzo di portare avanti rapporti di circostanza. Cosa c'è, a volte, di più liberatorio di un sano distacco?

Mi piace il mio paese di nascita, non fraintendete, ma a volte mi ha rinchiuso in una gabbia. Dove vivo adesso non importanta che colore hai o come ti vesti. Non sono mai stata giudicata per il mio aspetto fisico. Sono una persona, tutto qui. 

La mia esperienza

La prima volta che ho fatto le valigie e ho lasciato l'Italia risale a vent'anni fa, spinta da un senso di insoddisfazione nei confronti di quello che mi circondava. Non che mi mancasse nulla ma ero irrequieta, corrosa da quell'insoddisfazione propria dei giovani. Sentivo che non ero al mio posto, speravo di trovare quello che cercavo da un'altra parte. Non che sapessi con chiarezza quello che stavo cercando.

Seguivo senza passione gli studi universitari, pur essendo dedita al dovere, e dopo un paio d'anni li ho abbondonati. Con il senno di poi, sarebbe stato saggio laurearsi ma non ha senso pensarci adesso. Lasciare gli studi e fare le valigie, in quel momento, mi sembrava la scelta migliore. E così ho fatto ed ho intrapreso un percorso di espatrio che mi ha portata a vivere e lavorare in varie parti del mondo.

Ho fatto esperienze impareggiabili, in posti stupendi. Ho incontrato tante persone diverse. Lungo il cammino ho sempre avuto la fortuna di relazionarmi con brava gente, ma forse non è stata solo fortuna. Tratto gli altri come vorrei che lo facessero con me, non sempre ripaga, ma fin adesso ha funzionato.

L'espatrio mi ha fortificato ed indurito. In caso contrario non avrei avuto il coraggio di lasciare gli affetti dopo ogni rientro.

Ad ogni partenza, chiudi le valigie e trattieni quella lacrima che punge come uno spillo. Guardi mamma e papà che ti salutano dalla finestra mentre sali sul taxi per l'aeroporto. O li abbracci forte prima di entrare nella zona imbarchi e loro ti seguono con lo sguardo fino a che non scompari tra la folla. Mille pensieri ti annebbiano il cervello, in quei momenti, ma ti impedisci di pensare. Speri che vada sempre tutto bene e che li ritroverai ad aspettarti, al prossimo rientro.

Potessi tornare indietro lo rifarei? Sceglierei di lasciare tutto per andare a vivere all'estero? Si, credo proprio di sì, ma con il senno di poi farei qualche modifica. Ammiro le persone che dicono che non cambierebbero una virgola del loro passato. Se potessi correggerei il tiro, sono sincera. 

Ora tocca a voi, raccontatemi la vostra esperienza qui sotto nei commenti!

Vita quotidiana
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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco anche la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), ComunicazioneInform.it e ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti

  • Francesca
    Francesca4 anni fa(Modificado)
    I miei auguri di cuore Roberto per la tua nuova vita, spero che troverai quello che stai cercando!
  • robertopini
    robertopini4 anni fa(Modificado)
    Sto spiccando un salto nel buio. Dopo 43 anni di camice bianco mi sto spogliando di tutto, fino alla pelle, per trapiantare le mie radici in Grecia. So quello che lascio e non so quello che troverò. Una sola cosa è certa: la nostra casa natale è un posto bello per ognuno di noi, ma troppo stretto per passarci la vita intera.