Mum what else

L'espatriato del mese
  • Foto scattata da Mum What Else
Pubblicato 2018-10-31 alle 00:00 da Francesca
Da producer per la TV a mamma a tempo pieno e blogger. Qui troverete la storia di una famiglia expat a Londra. What else? Tutto il mio mondo, le mie passioni oltre a consigli e informazioni utili se state pensando di trasferirvi qui e tanti suggerimenti per visitare Londra, con molti itinerari dedicati a chi viaggia con i bimbi.

Parlaci di te: chi sei e da dove vieni?

Sono Francesca, nata e cresciuta a Bergamo e poi dall'università in poi a Milano, dove ho lavorato per dieci anni nella produzione televisiva.

Dove vivi attualmente?

Attualmente vivo a Londra con la mia famiglia, sono infatti una mamma expat di due bambini piccoli.

Quali sono i motivi principali del trasferimento?

Il mio compagno venne contattato da un head hunter, ma quando iniziò a fare i colloqui mai avremmo pensato che sarebbe arrivato in fondo al processo di selezione. Quando poi arrivò la conferma, beh cominciammo a prendere la cosa seriamente.
In realtà non sentivamo l'esigenza di espatriare, avevamo entrambi due contratti a tempo indeterminato, e non sono decisioni facili da prendere, soprattutto quando si hanno anche dei bambini. Però alla fine, Londra vinse, ed eccoci qui!

Quali sono state le tue paure prima dell'espatrio?

Ma sinceramente non avevo particolari paure, l'eccitazione per il trasferimento e la possibilità di vivere un'esperienza all'estero, che mi ha sempre attirato, ha monopolizzato i miei pensieri. Poi comunque prima di scegliere di partire, abbiamo valutato bene tutto: raccolto informazioni online e da conoscenti sul costo della vita, per capire il tenore di vita che ci saremmo potuti permettere.
Londra è una città molto cara, è vero gli stipendi sono proporzionalmente più alti, ma bisogna fare bene i conti e informarsi bene.
Questo quello che consiglio di fare, soprattutto se si è una famiglia, visto che qui fino all'inizio della scuola non esistono strutture pubbliche, e se si lavora, il costo di un asilo è molto alto e incide parecchio sul bilancio familiare. 

Che sensazione hai provato appena arrivata a Londra?

Una città multietnica, in movimento, piena di stimoli e cose da fare.
Una città dove senti di poter reinventarti e sognare! Lo so mi rendo conto che non è una descrizione molto oggettiva, però Londra ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta di partire.
Io adoro questa città, quindi non sono obiettiva al 100%.

Convent Garden, scattata da Mum What Else

Di cosa ti occupi?

Da quando ho aperto il blog, ho scoperto una vera passione per il digital e grazie a quello che ho imparato attraverso il blog, ho potuto reinventarmi in un campo del tutto nuovo.
Ora lavoro nel marketing e mi occupo dei contenuti per un blog e per i social per un'azienda. 

Scrivi un blog, come si chiama e quando hai cominciato a scriverlo?

Il blog si chiama Mum what else, ho iniziato a scriverlo poco dopo esserci trasferiti qui. 

Che tematiche tratti?

Raccoglie le avventure di una famiglia alle prese con l'integrazione in un paese straniero, e offre consigli a chi si vuole trasferire qui oltre a suggerimenti per visitare Londra, in genere con un'ottica meno turistica, cercando di far scoprire ciò che come local posso consigliare di vedere.

Come nasce il titolo del tuo blog?

Ero in una fase della mia vita che mi ha profondamente segnata, la maternità appunto.
Mi sono ritrovata in un paese straniero, a fare “solo” la mamma. Per un po' infatti ho deciso di dedicarmi solo ai miei figli, e dopo dieci anni totalmente dedicati al lavoro, è decisamente una svolta per una donna.
Sono mamma, non vorrei niente di più, quello era un po' il senso. Dico “era” perché alla fase di maternità a tutto cuore, è subentrata la fase dove invece avevo bisogno di ritarare la mia vita anche intorno a me e non solo e totalmente attorno ai miei figli… e poi la ripresa del lavoro che ho desiderato.
E' un nome a cui sono affezionata, ma che ora non mi rispecchia più così tanto… 

Come si svolge la quotidianità della tua famiglia a Londra?

Abbiamo una vita semplice, come credo uguale a una famiglia italiana.
Sveglia presto, corsa per portare i bambini all'asilo, lavoro e a casa.
Qui gli orari sono un po' anticipati, in genere alle 5 si finisce di lavorare, ceniamo presto, abbiamo preso l'abitudine inglese.

Primerose Hill, scattata da Mum What Else

E' cambiato qualcosa in città dopo la Brexit?

Noi siamo arrivati pochi mesi prima che la Brexit venisse votata, quindi non so dire se c'è stato un vero cambiamento.
Da quando sono qui, non ho riscontrato nessun cambiamento, se non forse qualche fastidio burocratico in più per chi vuole venire qui. 

Quanto ti costa vivere al mese vivere a Londra con famiglia?

Come dicevo prima, Londra è cara.
Un buon appartamento non si trova a meno di 1500 £ al mese (in zona 3), in zona 2 difficile trovare qualcosa di decente a meno di 2000£.
Le voci che incidono di più sul bilancio familiare sono la spesa, i trasporti e l'asilo, considerate almeno un costo di 1200£ a testa per un asilo full time. Poi in compenso, i musei sono gratuiti e i bambini piccoli non pagano sui mezzi di trasporto.
La sanità inglese è un servizio basico anche se abbastanza efficiente, sull'NHS posso dire che dipende dal dottore che incontri, come credo valga in tutti i Paesi del mondo.
Però ecco, non c'è il pediatra, se si ha necessità, bisogna andare in ospedale. Altrimenti c'è il GP, che è il medico di base.
Il dentista è gratuito per i bambini fino alla maggiore età. E anche le medicine qui costano decisamente meno.

Come giudichi la qualità del sistema scolastico inglese?

E' un sistema molto competitivo e classista. Non lo condivido per nulla.
La formazione punta di più sulle soft skills.

Come hanno vissuto i tuoi figli il trasferimento dall'Italia all'Inghilterra?

Erano troppo piccoli per realizzare il cambiamento, il piccolo poi è nato qui. Per loro Londra è casa.

Cosa vi piace fare nel tempo libero?

Visitare la città, andare nei parchi, che ce ne sono tantissimi e davvero belli, e andare per musei.
La città è enorme e ci sono ancora molti quartieri che non conosciamo. Facciamo ancora i turisti!

Ci sono degli usi e costumi locali che ti hanno colpito perché diversi da quelli italiani?

Si direi più di tutto il fatto che i bambini alle 7 di sera vanno a letto. Anche il canale della BBC per i bambini alle 7 spegne il segnale. 

Notting Hill - scattata da Mum What Else

Credi saresti una mamma diversa se fossi in Italia?

Credo che forse non avrei avuto il coraggio di imparare un lavoro nuovo e avrei continuato a fare quello che facevo… Per il resto no, credo che sarei la stessa mamma.

Quali sono, in base alla tua esperienza, i lati positivi e negativi di essere una mamma expat in Inghilterra?

Un aspetto positivo è che qui per le mamme che lavorano, ci sono tante forme di mobilità.
Il lavoro da casa è una realtà, come anche forme di part time verticale. Io ad esempio posso lavorare spesso da casa e lavoro solo quattro giorni. Il venerdì sono a casa e posso stare con i miei figli. In Italia su questo siamo ancora indietro.
Il lato negativo è che ovviamente si è da soli e senza una rete. Parlo soprattutto della mancanza dei nonni.
Bisogna contare solo su stessi e imparare ad arrangiarsi.