L'integrazione di un espatriato in Tunisia

Buongiorno a tutti,

Essere un espatriato in Tunisia significa entrare in contatto con una nuova cultura, usi e costumi.

E' stato facile per te integrarti nella comunità locale?

Potresti dire di sentirti a casa?

Raccontaci quali sono i passi da compiere per un'integrazione soddisfacente in Tunisia.

Grazie per condividere la tua esperienza,

Francesca

Ciao Francesca, parliamo a nome di entrambi, l'integrazione non l'abbiamo sentita anche perché i vicini di casa sono venuti loro a cercare di integrarsi con noi, tutti quelli che hanno lavorato in Italia o che parlano l'italiano ci tengono a precisarlo e parlano tutti con gioia della nostra nazione, si dopo un mese e mezzo, ci pensavamo proprio oggi e ne abbiamo parlato, scendere dalla nave è stato un dramma, i primi giorni eravamo pieni di ansie e paure e cercavamo di non far preoccupare l'altro, piano piano (e neanche troppo piano) ci sentiamo a casa.
Per integrarsi non serve portarsi le nostalgie e le chiacchiere stereotipate da casa nostra, non serve pensare che a casa nostra si mangia meglio, qui non si muore di fame quindi basta mangiare, bere e fare la spesa nei posti usati dai locali, oltre che più conveniente a livello economico i prodotti sono più genuini.
Insomma è un bel salto nel vuoto ma poi si riesce anche ad essere felici
Antonello e Simonetta

Quando sono arrivata ad Hammamet con mio marito, più di due anni fa, non nascondo che avevo qualche riserva, trascorso il primo mese di "vacanza" sentivo il desiderio di rientrare nella mia casa di Torino ma piano piano, giorno dopo giorno ho cominciato ad apprezzare la Tunisia e i tunisini, a seguire il loro ritmo di vita, ad abituarmi ai loro profumi e ad assaggiare il loro cibo.
Abbiamo fatto amicizia con diverse famiglie tunisine e ci siamo accorti che nonostante le due diverse culture abbiamo tantissime cose in comune ed è bello confrontarci e scambiare opinioni sui vari argomenti della vita e penso che questo possa fare solo bene, possiamo imparare a vedere le cose sotto un'altra prospettiva.

Salve, io sono stato un anno e mezzo a Sousse e non posso dire di esserne rimasto contento soprattutto per le persone ed  il loro comportamento. Hanno una mentalita' ed un modo di fare difficile da digerire. Cosa diversa Hammamet, citta' piu' a misura d'uomo e piu' europea. Quindi dipende da posto a posto e da come si vogliano accettare le molteplici differenze, che comunque esistono. Unica pecca e' la farraginosita' di alcune istituzioni e la totale NON tutela della nostra Ambasciata.

Non conosco Sousse, io vivo ad Hammamet  ed effettivamente Hammamet è a misura d'uomo è più piccola e ci sono tanti stranieri quindi i tunisini si sono un po' "europeizzati", hai ragione quando accenni alle mancanze della nostra Ambasciata ma se ci pensiamo bene ci rispecchia un po' e mi dispiace. Un saluto da Maria Pia

Veramente proprio oggi siamo andati alla Capitaneria per avvisare che domani avremmo portato la barca e per ritirare il permesso di navigazione nel porto, il capo della Capitaneria ormai ci aveva visto parecchie volte a prendere informazioni, ci ha salutato cordialmente, ci ha fatto accomodare nell'ufficio a quel punto dovevo chiarire gli ultimi dettagli tecnici... lo guardo e gli faccio "Speak english?" e lui con un sorriso a 400 denti mi risponde Yes.... a Sousse sto facendo la spesa alla medina, il pescivendolo ormai ci riconosce e senza domandare il prezzo fa già lo sconto su quanto esposto, lo stesso per la bancarella di frutta vicino una moschea o con il "buttadentro" dei uno dei tanti ristoranti sul porto dove non andremo mai a mangiare semplicemente perché aspettano i polli ma lui ormai ridendo e già sapendo la nostra risposta ci chiede se vogliamo bere qualcosa... l'integrazione dipende molto anche da noi e da cosa vogliamo, personalmente ribadiamo il concetto espresso nel post #2, l'integrazione la facciamo anche con la nostra volontà a volte inconscia di interagire con il nostro prossimo.

Si, e' giusto quanto da voi detto. non dubito che abbiate avuto un impatto differente dal mio e convengo che nonostante tutto, non tutto e' negativo. Mia moglei e' Tunisina e non nego che, in base a come si mettera' la situazione, un pensierino per Hammamet, lo sto facendo. Ad Hammamet hanno costituito un Circolo di Italiani e come gia' detto, e' una citta' piu' a misura d'uomo ed anche meno cara di Sousse. Spero di conoscervi in futuro. Cari saluti

Allora a presto Bartolomeo

Chiedo scusa se nuovamente scrivo in risposta al post di Francesca ma proprio oggi è accaduta una cosa che per noi europei è molto inusuale e oltre a lasciarmi piacevolmente interdetto mi ha fatto pensare al nostro concetto di integrazione ed al fatto che è stereotipo dire che qui in Tunisia le persone vivono come nella nostra Italia degli anni 50, vi spiego cosa è successo: Ero in porto per regolarizzare le pratiche dell'imbarcazione e la cosa era abbastanza stressante (3 giorni di pratiche ridondanti scoraggerebbero chiunque) ero quasi arrivato alla conclusione e con Simo eravamo nell'ufficio della dogana con il funzionario doganale quando è entrato un suo collega in visita di piacere con 2 bambini, è entrato, ha salutato poi si è avvicinato a me e mi ha salutato, quindi al doganiere e per ultima a Simo, a seguire i bambini (una femminuccia e un maschietto) sono venuti a salutare (con abbraccio e bacetti) prima il funzionario poi me e infine a Simo, poco dopo è entrata la figlia più grande ed è rimasta un attimo interdetta, il padre l'ha solo chiamata per nome con voce ferma, lei si è precipitata ad abbracciarmi sempre con bacetti poi al doganiere e poi a Simo. Penso che siano principi di educazione che non troviamo nella nostra cultura quindi penso di poter asserire che non è assolutamente come negli anni 50, qui vivono come nella Tunisia dell'anno 2016 semplicemente con una cultura valida, con regole ferree e con la volontà di farle rispettare per dare una corretta immagine verso il mondo nel quale vivono.
Antonello

@ Anto&Simo > Grazie mille per averci reso partecipi di questo bell'esempio di civiltà ed educazione, c'è solo da imparare!

Buona serata,

Francesca