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L'integrazione di un espatriato in Indonesia

Ultima attività 09 Marzo 2016 di Guest poster5768

Nuova discussione

Francesca

Buongiorno a tutti,

Essere un espatriato in Indonesia significa entrare in contatto con una nuova cultura, usi e costumi.

E' stato facile per te integrarti nella comunità locale?

Potresti dire di sentirti a casa?

Raccontaci quali sono i passi da compiere per un'integrazione soddisfacente in Indonesia.

Grazie per condividere la tua esperienza,

Francesca

DavideGranelli

Facile. Sia per i maschietti che per le femminucce, oggi con internet si fa amicizia ancor prima che arrivare nel paese di destinazione e ovviamente i siti internet come questo ne sono una riprova. Gli indonesiani son brave persone, son come i bambini dell'asilo quindi come ripeto si fa amicizia facilmente.

Francesca

Ciao Davide,

Al di là del fare amicizia,  integrarsi con la gente locale è possibile o no?
Dalle tue parole mi par di capire che non sia fattibile, non dai un quadro edificante della popolazione indonesiana. Attenzione a non urtare la sensibilità altrui, alla fine noi espatriati siamo ospiti nella loro terra... questo è un mio pensiero ovviamente.

Saluti,

Francesca

DavideGranelli

La popolazione locale non é cattiva, fondalmentalmente  son come dei bambini dell'asilo. Il fatto che siano mussulmani (e non) non implica il fatto che lo osservino molti son orientati all'occidentalismo basta vedere la vita notturna é che é proprio il loro modo lento ed ad * di fare le cose che ti porta ad avere un giudizio non molto positivo. Ma la convivenza comunque ci può stare nel rispetto di entrambi.

Moderato da Francesca 8 years ago
Motivo : *testo moderato
amidoinitrite

Buongiorno e scusate se mi intrometto. Non riesco a capire bene questo concetto " non sono cattivi, sono come bambini dell'asilo" spero che si stia scherzando. Come si puo parlare cosi di un intera popolazione. Una nazione che è entrata a far parte del G20, che ha una storia antica e un mix di culture e religioni integrate perfettamente. Io vivo in casa di indonesiani che vivono completamente secondo la loro cultura e i loro usi. Mi trovo benissimo, sono cordialissimi, se possono danno il 100% per aiutarmi, e la disponibilità e massima. Ho fatto conoscenza di almeno un centinaio di persone, di cui la maggioranza con un lavoro specializzato o frequentatori di università internazionali. Quindi posso parlare quasi con tutti in Inglese. Ho aperto un attività e per quanto riguarda la burocrazia è stato velocissimo e efficace. Per quanto riguarda il marketing (brochure, sito internet ecc...) mi sono appoggiato completamente a loro, e posso dire che in poche giorni avevo tutto pronto perfettamente come avevo richiesto, il tutto per modiche cifre, anzi per quanto riguarda le brochure essendo amici che ho conosciuto da un mese, me le hanno fatte gratis. Questo solo un esempio. Poi per quanto riguarda la religione: personalmente non vi è al mondo una miglior rappresentazione dell'Islam come qua in Indonesia, la nazione a quantita più alta di musulmani nel mondo. L'Islam moderato è qualcosa che fantasticamente funziona. Accettano senza problemi le altre religioni ( la moschea più grande di Jakarta è esattamente di fronte la cattedrale cattolica più grande della città). Odiano il terrorismo. Sono aperti e sempre sorridenti. Io non ho mai sentito parlare di rapine, ladri. Raramente si sente parlare di omicidio. Questi sono solo esempi. Ora proviamo a fare un piccolo paragone con l'Italia. Molte persone che conosco non sono diplomate o laureate, tante altre sono disoccupate,per non parlare di quanti non parlano inglese. Io non sono laureato. Di fronte alle banche ci sono guardie armate all'incotrario di qui. Se ascolti un tg scopri di quanta mafia esiste nel nostro paese, quanta corruzione, quanti evasori. Pensate solo a come si paragoni erratamente l'Islam al terrorismo per colpa dell'ignoranza e la superficialità. Poi, per favore, non ditemi che in Italia siamo aperti rispetto all'integrazione di popoli stranieri o extracomunitari; sopratutto in questo periodo. Mentre ripeto io e molti altri expatriati che conosco siamo stati accolti a braccia aperte, anzi, molte volte siamo privilegiati rispetto a loro. In Italia non succede.
Ora, io ho espresso il mio parere personale. Naturalmente l'Indonesia ha anche aspetti negativi, sopratutto a livello  di diritti  umani, ma stiamo parlando di una nazione con più di 250 milioni di persone che vivono in una terra tropicale neanche tanto facile a livello naturale. Una nazione emergente, che era colonizzata non più di 70 anni fa. Io non generalizzerei mai se parlassi di un popolo e una nazione intera. Certo le scuole non sono aperte a tutti, ma anche una persona non istruita può essere speciale ed avere un cuore grande, cosa molto più rilevante dell'istruzione.
Ripeto ho solo espresso il mio parere personale e spero di essere stato educato nel farlo.
Vi auguro una buonissima giornata

Francesca

Ciao amidoinitrite e grazie per aver condiviso la tua esperienza!

Saluti,

Francesca

Mingaver

Io ho un esperienza molto ridotta. Non posso nemmeno dire di essere un espatriato. Sono stato in Indonesia, una sola volta, un mese fa, in una città della parte orientale dell' Isola di Giava (Jawa Timur), ospite della mia fidanzata indonesiana, e posso dire che ho avuto un' esperienza ed una percezione positiva. La gente mi sembra disponibile e calorosa, ma mai assillante. Se colui che ha scritto "sono come i bambini dell'asilo" intendeva dire che gli indonesiani sono persone aperte e genuine, per quella poca gente che ho conosciuto io (vicini, parenti, amici e conoscenti della fidanzata) e per la sensazione che in generale ho avuto in vari posti, per esempio al mercato, in chiesa, sull' autobus che mi riportava a Surabaya, ecc... posso confermare. Se invece quella persona intendeva dire che essi sono degli sprovveduti, ... allora devo smentire categoricamente. Però immagino che chi ci vive da molti anni e magari ha pure avuto modo di girare tra le varie città ed isole, può dare un contributo molto migliore del mio.

brusen

secondo  la mia esperienza , prima come viaggiatrice e adesso come espatriata , trovo che in Oriente in generale , qua in particolare ,   piu' che in altre parti del mondo , ricevi in cambio quello che dai , se sei gentile e sorridente e aperto ad abbracciare la loro cultura , ne riceverai  in cambio sorrisi e predisposizione a volere parlare la tua lingua a capire da dove vieni , gli Indonesiani sono curiosi , amano conoscere , amano chiaccherare , e sorridono , dono raro oramai nella nostra vecchia Europa .
andare nei mercati , parlare con la gente , osservare capire e' la maniera migliore per integrarsi al meglio in questo paese .

DavideGranelli

Da che son arrivato a Jakarta son passati quasi 2 anni e mezzo e un po' di esperienze me le son fatte, le positive son di piu' rispetto alle "negative".Ho viaggiato spesso da un'isola all'altra, utilizzando i vari tour operator mezzi di trasporto indonesiani, incontrando diverse persone di diverse culture (non solo indigeni ma anche di altri Paesi) e mai ho avuto problemi ad integrarmi con loro non solo viaggiando ma anche andando a cena, giocando a biliardo, calcetto ecc....  Ripeto la popolazione e' spontanea, sempre sorridente, sempre disponibili, curiosi (quante foto fatte con i giovani locali e non). Questa loro "genuinita'" a volte li porta ad essere un po' troppo  ingenui, da qui poi truffe ecc... che ci volete fare alla fine tutto il mondo e' paese.
Sul lavoro parlando per mia esperienza personale, avendo a che farci tutto il giorno visto che lavoro per una ditta indonesiana (siamo 2 soli stranieri su 200 persone) hanno tempi molto lunghi nello svolgimento del lavoro, chiedi dei documenti oggi sai gia' che li riceverai o in tarda serata o nei giorni seguenti o dovrete tornare a richiederli ancora e ancora. Suggerisco a chi vive e lavora qui quando avrete i permessi i scadenza di iniziare a processarli almeno 2 mesi prima del loro termine. Questa non e' solo la mia di esperienza ma anche di molti altri poi ci possono stare anche delle eccezioni.
Per quanto riguarda la religione qui a Jakarta le varie fedi si tollerano, gia' al di fuori della capitale questa sorta di rispetto reciproco va scemando vedi per esempio la regione di Banda Aceh dove il Natale e' addirittura vietato e sono state demolite persino molte chiese. Suona un po' strano in un paese il cui motto e' "uniti nella diversita'" che si facciano ancora tante differenze tra la popolazione di una stessa Nazione.

Il rispetto per le cose che ci circondano siano esse persone, animali, luoghi od oggetti e' fondamentale senza di quello non potremmo integrarci con il mondo.

Buona Indonesia a tutti.

DavideGranelli

Per quanto mi riguarda concordo al 100% con Davide. Solo per dirne una, nel contratto di lavoro che propongo a tutti quelli che assumo, devo scrivere che nel mio locale non ci sono fantasmi arrabbiati. Non sono interessati all'assicurazione sanitaria oppure ai tempi di pagamento, il pensiero più pressante sono i fantasmi e la paura del buio.  Se questa cosa non è da bambini dell'asilo non so che altro serva...

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