Bonus di fine anno: gli espatriati ne hanno diritto?

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Pubblicato 2023-12-07 alle 11:00 da Asaël Häzaq
Il bonus di fine anno è conosciuto anche come "tredicesima" o "bonus Natale". Si tratta di un aiuto finanziario davvero utile, soprattutto nell'attuale contesto di crisi economica. Quali sono i Paesi che erogano il bonus di fine anno? Gli espatriati ne hanno diritto?

Bonus Natale, bonus di fine anno nel mondo

Il 2023 continua a essere segnato dall'inflazione, che mette a dura prova le finanze di milioni di persone nel mondo. I bonus di fine anno danno un po' di respiro a chi ha un reddito modesto, ma, secondo alcuni esperti, la tredicesima e altri incentivi servirebbero a malapena a coprire la voragine causata dall'aumento generale dei prezzi. Altri preferiscono vedere il bicchiere mezzo pieno, riconoscendo gli sforzi dei governi che offrono questo contributo in busta paga. 

I Paesi europei dove viene corrisposto un bonus di fine anno sono diversi: Germania, Lussemburgo, Belgio, Francia, Finlandia, Croazia, Svizzera, Slovacchia, Paesi Bassi... Altrettanto numerosi sono i Paesi dell'America Latina e del Sud America (Costa Rica, Bolivia, Cile, Brasile, Honduras, Ecuador, Guatemala, Paraguay, Messico, Perù, Venezuela...). Per il continente africano ci sono Nigeria, Marocco, Angola e Sudafrica. All'appello anche Giappone, Cina, Taiwan, Vietnam, India, Hong Kong, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Questi incentivi di fine anno possono essere regolati a norma di legge o essere una pratica adottata dalle singole aziende.

Gli espatriati hanno diritto ai bonus di fine anno?

Esistono due tipi principali di bonus di fine anno: quelli erogati dallo Stato, e quindi disciplinati dalla legge, e quelli negoziati a livello aziendale (accordi aziendali, contratti collettivi) o decisi unilateralmente da un'azienda.

Bonus regolati dalla legge

In Grecia, Portogallo, Francia, India, Indonesia e nelle Filippine, i bonus di fine anno sono regolamentati per legge. Va però fatta una distinzione tra aiuti finanziari destinati alle persone meno abbienti, indipendentemente dal loro status lavorativo, e altre tipologie di contributi. Nel primo caso si tratta di somme di denaro pagate dallo Stato, nel secondo invece sono incentivi finanziari erogati ai lavoratori dalle aziende. 

In Francia, ad esempio, il bonus Natale viene corrisposto a chi percepisce "determinate prestazioni sociali minime": il revenu de solidarité active (RSA), l'allocation de solidarité spécifique (ASS), l'allocation équivalent retraite (AER) e il prime forfaitaire pour reprise d'activité. Il bonus viene erogato direttamente dalla Caisse d'allocations familiales (CAF) e non richiede alcun intervento da parte del beneficiario. Se soddisfano i criteri, anche gli espatriati possono ricevere le prestazioni sociali minime erogate dalla CAF (le condizioni possono variare a seconda che si tratti di cittadini dell'UE o meno), compreso il bonus Natale. Nelle Filippine, la legge prevede che i dipendenti che hanno lavorato in azienda per almeno un mese ricevano la tredicesima a dicembre. In questo caso è l'azienda stessa a versarla mentre il governo indica il quadro giuridico all'interno del quale deve essere pagata. Il bonus spetta a tutti i dipendenti in servizio da minimo un mese.

Bonus pagati dalle aziende

Questo tipo di bonus non è obbligatorio per legge. In Giappone, Emirati Arabi Uniti, Finlandia e Sudafrica si tratta di una consuetudine. In linea generale le aziende sono libere di pagarlo o meno ma, nel caso di un contratto collettivo o di un accordo di settore, sono tenute a rispettarlo.

Esistono anche altri bonus di fine anno, come il premio di produzione (basato sulle prestazioni del dipendente nel corso dell'anno) e quello riservato a dirigenti a seconda degli obiettivi raggiunti. A differenza del bonus di fine anno, il cui importo è uguale per tutti, gli altri sono erogati in base a una valutazione del lavoro svolto dal singolo dipendente.

La legge marocchina, ad esempio, non impone ai datori di lavoro di pagare un bonus di fine anno ma alcuni lo fanno per premiare, incoraggiare e fidelizzare i dipendenti. In questo caso, sono obbligati a pagare lo stesso compenso a tutti i dipendenti, siano essi cittadini marocchini o espatriati.

Lo stesso vale in Belgio, dove il bonus di fine anno non è un obbligo di legge. L'importo può variare a seconda del settore e dell'azienda. La somma da corrispondere può essere decisa anche nell'ambito di un settore specifico d'attività, e in questo caso è il risultato di un accordo che deve essere rispettato dalle aziende del settore. In assenza di un accordo, spetta all'azienda singola decidere la cifra. In ogni caso, il pagamento del bonus di fine anno deve essere indicato nel contratto di lavoro o menzionato nelle leggi che regolano il lavoro.