Oltre all'inglese, se parli queste lingue straniere puoi trovare lavoro all'estero

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Pubblicato 2022-08-31 alle 00:00 da Ameerah Arjanee
Secondo quanto riportato da eFinancialCareers, le società finanziarie di Hong Kong avvantaggiano l'assunzione di professionisti che parlano cinese rispetto a quelli che parlano solo l'inglese. Questo dato potrebbe sorprendere chi ritiene che l'inglese sia la lingua franca più diffusa nel mondo del lavoro. In realtà, con l'affermarsi di economie regionali forti e la localizzazione sperimentata da queste economie durante la pandemia, è aumentata l'importanza di altre lingue come il cinese, il francese e l'arabo. 

L'inglese come lingua commerciale globale

Secondo Wikedepia, una lingua franca è una "lingua che viene usata come strumento di comunicazione internazionale o comunque fra persone di differente lingua madre e per le quali è straniera". Con la caduta dell'Unione Sovietica nel 1989, che ha posto fine al bipolarismo tra URSS e USA, e la diffusione del mercato neoliberale in quasi tutti i Paesi del mondo negli anni '90, l'inglese è diventato di fatto la lingua globale per gli affari. 

Un articolo di Tsedal Neeley, pubblicato nel 2012 sulla Harvard Business Review riporta che, dieci anni fa, le multinazionali con sede in qualsiasi Paese tendevano a utilizzare l'inglese come lingua aziendale comune per facilitare la comunicazione e la cooperazione con i colleghi di altre filiali nel mondo. Questo era il caso, ad esempio, di Samsung, Airbus e Microsoft a Pechino. Queste tre aziende sono rispettivamente coreane, francesi e americane; coordinare tutto in inglese, invece che imporre ai dipendenti di imparare anche il coreano o il francese, era più semplice.

Altre lingue franche nel mondo

A partire dal 2012, la situazione globale è cambiata sotto molti aspetti. Innanzitutto, i Paesi emergenti del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) sono diventati più potenti, così come altri Paesi al di fuori del mondo anglofono, ad esempio quelli del Golfo. Questo ha fatto sì che le loro lingue ufficiali (portoghese, russo e cinese) abbiano acquisito maggior rilievo come lingue franche per fare affari nella regione. 

La conoscenza del portoghese e dello spagnolo dovrebbe consentirvi di lavorare in tutta l'America centrale e meridionale. A fronte di una popolazione giovane e numerosa, di cui 24% ha meno di 14 anni, si stima che il predominio di queste lingue aumenterà. I territori in questione potranno contare su una forza lavoro più giovane, in un momento in cui molte nazioni devono confrontarsi con l'invecchiamento della popolazione.

Anche l'importanza dello spagnolo come lingua franca è destinata a crescere, dato che si prevede che il 30% della popolazione degli Stati Uniti lo parlerà come lingua madre entro il 2050. Molti impieghi negli Stati Uniti richiedono già competenze sia in inglese che in spagnolo. Conoscere lo spagnolo è molto utile se state pianificando di espatriare in Stati come la California, il Texas, il New Mexico o New York.

Per quanto riguarda il russo, è ancora una lingua franca nei Paesi dell'ex URSS, dell'Europa orientale e dell'Asia centrale. Questo significa che, anche se non parlate il georgiano o l'azero, la conoscenza del russo semplificherà il vostro espatrio in Georgia o in Azerbaigian. Il caso dell'India è leggermente diverso. Essendo una ex colonia britannica, l'inglese è ancora utilizzato come lingua franca nelle varie regioni, dove si utilizzano 22 idiomi ufficiali diversi. Per fare un esempio, una persona che vive nelTamil Nadu conosce meglio l'inglese rispetto all'hindi o al gujarati.

Il francese è parlato anche in Canada e in gran parte dell'Africa. Il Canada, che prevede l'arrivo di 450.000 nuovi residenti all'anno, è uno dei Paesi più aperti agli stranieri in questo momento. Questa nazione è bilingue, e sia l'inglese che il francese sono riconosciuti come lingue ufficiali. In Québec, il francese è la sola lingua ufficiale, anche se l'inglese è ampiamente utilizzato. La cosiddetta Carta della lingua francese del Quebec dà il diritto a qualsiasi azienda, o lavoratore, di scegliere di usare solo il francese sul posto di lavoro. Questo documento impone inoltre alle imprese più grandi (con 50 o più dipendenti) di utilizzare il francese come lingua predominante.

In Africa settentrionale, occidentale e centrale, se non si conoscono l'arabo, il wolof o lo yoruba, si può usare il francese come lingua franca. È possibile lavorare nelle principali capitali economiche del Nord Africa, come Algeri, Casablanca e Tunisi, utilizzando il francese per comunicare. Ovviamente, si può anche scegliere di imparare un'altra lingua franca regionale, l'arabo. L'arabo vernacolare (parlato), tuttavia, varia da Paese a Paese. L'arabo del Maghreb non sarà compreso appieno in Egitto o in Arabia Saudita.

L'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea ha indebolito l'importanza dell'inglese nell'UE a favore del francese e del tedesco. Quest'ultimo è la lingua ufficiale non solo in Germania, ma anche in Svizzera, Belgio e Austria. Anche in Danimarca, Olanda e Lussemburgo si parla molto tedesco. La conoscenza di questo idioma è quindi fondamentale se avete intenzione di trasferirvi in Europa, soprattutto se volete lavorare nel campo della finanza, dell'istruzione e in ambito diplomatico.

La localizzazione dell'economia dopo la pandemia

La pandemia ha provocato la chiusura delle frontiere, limitato la circolazione dei lavoratori e incoraggiato la localizzazione del mercato del lavoro in alcune regioni del mondo. È il caso della Cina, di Hong Kong e dei Paesi del Golfo. In queste regioni, l'importanza del cinese e dell'arabo come lingue commerciali è aumentata, a scapito dell'inglese.

Come riporta eFinancialCareers, la società americana di private equity Kohlberg Kravis Roberts & Co conta meno dell'1% di espatriati nella sua sede di Hong Kong. Il co-direttore generale sottolinea che privilegiare una forza lavoro locale che parli fluentemente il cinese ha contribuito a creare un rapporto di fiducia con gli investitori locali. Secondo il South China Morning Post, l'esodo degli espatriati ha spinto le aziende con sede a Hong Kong e in Cina a puntare maggiormente sui talenti locali. Sebbene gli espatriati siano ancora i benvenuti, sono in competizione con i lavoratori locali che padroneggiano il cinese.

La stessa cosa sta accadendo nei Paesi del Golfo che vogliono incrementare l'occupazione locale e stanno creando politiche che favoriscono l'impiego degli oriundi nel settore privato. Di conseguenza, gli espatriati avranno maggiori possibilità di essere assunti se conoscono bene l'arabo.

Settori che generalmente richiedono lingue straniere

Sebbene la conoscenza di un'altra lingua sia utile in qualsiasi settore lavorativo, in alcuni ambiti la necessità di conoscere le lingue straniere è maggiore. Il settore bancario e finanziario è chiaramente uno di questi, come spiegato sopra nel caso delle società finanziarie di Hong Kong. Goldman Sachs, ad esempio, richiede che i dipendenti distaccati a Parigi, Francoforte o Zurigo siano in grado di operare nella lingua locale, cioè in francese o in tedesco.

L'aviazione e il turismo sono un altro settore dove la conoscenza delle lingue straniere è cruciale. Anche se l'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile ha specificato che la lingua internazionale dell'aviazione è l'inglese, i membri dell'equipaggio di cabina che parlano altre lingue ricevono una retribuzione extra (fonte Simple Flying) perché sono in grado di fare annunci multilingue ai passeggeri e di assistere quelli che non conoscono l'inglese. I professionisti che parlano le lingue straniere possono ricoprire posizioni come agenti di viaggio, gestire le relazioni con i clienti negli alberghi ed essere impiegati come guide turistiche.

Il commercio al dettaglio, l'e-commerce e il marketing internazionale sono un altro settore globalizzato in cui le lingue straniere sono indispensabili. Secondo la società di traduzioni Tarjama, solo il 26% degli utenti di Internet utilizza l'inglese, il che rende indispensabile comunicare con i clienti dell'e-commerce in più lingue. Secondo uno studio dell'Harvard Business Review e della Commissione Europea, infatti, il 72% degli utenti della rete preferisce navigare in un sito web nella propria lingua madre. L'assistenza clienti multilingue post-vendita garantisce inoltre la soddisfazione e la fidelizzazione dei clienti. Un espatriato che opera in questi settori trarrà senza dubbio un vantaggio dalla conoscenza di idiomi diversi dall'inglese.