Cosa cambia per gli espatriati con la nuova riforma sull'immigrazione attuata dagli Emirati Arabi Uniti?

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Pubblicato 2022-08-30 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Proseguono le riforme degli Emirati Arabi Uniti (EAU) in materia di immigrazione. Dopo l'introduzione di nuove categorie per il Golden Visa, l'allentamento delle regole per ottenere la residenza, l'estensione dei termini di rinnovo dopo la scadenza del visto e la decisione di concedere sussidi di disoccupazione ai locali e agli espatriati, gli Emirati Arabi Uniti hanno appena annunciato nuove riforme applicabili ai turisti e agli espatriati. Ma non a tutti. Gli EAU puntano ai talenti internazionali e agli stranieri facoltosi. Quali sono i nuovi visti offerti e i loro vantaggi?

Nuovi visti per attirare più turisti

Gli Emirati Arabi Uniti proseguono nella loro politica di apertura con l'introduzione del visto di visita, del visto turistico multi-ingresso e del permesso di ingresso per visitare parenti o amici.

Come indicato dal nome, il visto di visita consente ai viaggiatori di soggiornare sul territorio per 60 giorni. È il doppio del tempo concesso dal visto precedente. Questo nuovo visto sarà disponibile da settembre. Per visitare il Paese per un periodo più lungo, il viaggiatore può richiedere un visto turistico multi-ingresso. Questo visto di 5 anni non richiede uno sponsor e consente di restare negli Emirati Arabi Uniti per un massimo di 90 giorni consecutivi (il soggiorno non deve superare i 180 giorni consecutivi in un anno). L'unico vincolo è il reddito: nei 6 mesi precedenti la domanda di visto, i richiedenti devono disporre di 4.000 dollari (dollari o un'altra valuta) nel loro conto corrente. Il permesso di ingresso per visitare parenti o amici è un altro visto che non richiede uno sponsor. I viaggiatori che vogliono richiedere questo visto devono essere parenti o amici di un cittadino degli Emirati Arabi Uniti.

Alla ricerca di stranieri altamente qualificati

Per attrarre un maggior numero di stranieri altamente qualificati, gli Emirati Arabi Uniti stanno compiendo un ulteriore passo avanti introducendo due nuovi visti: il visto di ingresso per affari e il visto di ingresso per cercare lavoro, che possono essere ottenuti senza sponsor. Questi visti dovrebbero dare al Paese una visibilità a livello internazionale.

Il visto d'ingresso per affari è pensato per gli investitori e gli imprenditori. Permette agli stranieri di fare impresa e di investire negli Emirati Arabi Uniti. Il visto di ingresso per cercare lavoro è una novità. Rientra nella politica di emiratizzazione del settore privato e si rivolge ai neolaureati delle 500 migliori università del mondo.

Un'altra novità è il visto verde, dedicato ai professionisti, che può essere ottenuto senza sponsor, e consente il ricongiungimento familiare. È valido per cinque anni ed è aperto anche a liberi professionisti e investitori.

Visto d'ingresso per l'esplorazione del lavoro e l'emiratizzazione del mercato del lavoro

Omanizzazione, saudizzazione, emiratizzazione, qatarizzazione... Dietro questi termini c'è la volontà politica di assegnare più posti di lavoro agli oriundi. Le aziende emiratine ora preferiscono assumere professionisti locali. Questa strategia potrebbe sembrare un paradosso, dato che gli Emirati vogliono aprire il loro mercato del lavoro agli stranieri. Negli EAU, il programma di emiratizzazione è in corso da molti anni e mira a garantire che almeno il 2% dei dipendenti qualificati nel settore privato siano emiratini. Si punta a raggiungere il 10% entro il 2026.

Per i datori di lavoro è un vero grattacapo. Ma per il governo ha senso. È necessario combinare l'immigrazione con l'impiego di personale locale. Il Paese conta una popolazione di 10.800.000 di abitanti, di cui quasi 9 milioni sono immigrati. Le autorità degli EAU credono nell'importanza di valorizzare i talenti locali. Le aziende che non rispettano le leggi sull'emiratizzazione rischiano di pagare delle multe salate. Per incoraggiarle ad agire in entrambi i sensi, il governo ha lanciato il visto d'ingresso per l'esplorazione del lavoro.

Visto d'ingresso per l'esplorazione del lavoro dedicato agli studenti internazionali 

I requisiti per ottenere questo visto sono molto rigidi. Per poter presentare domanda, le competenze del laureato devono essere valutate dal Ministero delle Risorse Umane e dell'Emiratizzazione. Il candidato deve inoltre essersi laureato in una delle 500 migliori università del mondo. La buona notizia è che questo visto può essere ottenuto senza bisogno di uno sponsor.

Grazie a questo visto, i laureati stranieri potranno cercare impiego, sostenere colloqui di lavoro, partecipare a eventi professionali e persino avviare una propria attività. In breve, questo visto dà ai talenti internazionali il tempo di scoprire e "testare" il mercato del lavoro e la cultura aziendale degli Emirati Arabi Uniti prima di trasferirsi.

Super Golden Visa?

Mentre il "visto d'oro", o golden visa, suscita polemiche soprattutto nell'Unione Europea, gli Emirati Arabi Uniti ampliano il suo raggio d'azione. Il visto d'oro (valido per 10 anni) è un ottimo modo per attirare gli espatriati facoltosi. 

La riforma dell'immigrazione negli Emirati Arabi Uniti ha aperto il visto d'oro agli investitori immobiliari, agli imprenditori, agli scienziati, ai dipendenti altamente qualificati, ai migliori studenti e agli individui dotati  di "eccezionale talento". La nuova riforma ha allentato i criteri di ottenimento e abolito il periodo minimo di permanenza sul territorio. 

Visti d'oro per investitori e talenti internazionali

Per ottenere il visto d'oro, gli investitori immobiliari devono ancora investire 2 milioni di dirham ma possono acquistare la proprietà accendendo un mutuo presso una banca locale o comprarla sulla carta. Anche gli imprenditori possono ora richiedere il passaporto d'oro. La loro attività deve  essere una PMI con sede negli EAU e avere un capitale di almeno 1 milione di dirham.

Gli scienziati e i ricercatori devono avere un dottorato di ricerca in ingegneria, scienze della vita o scienze naturali e devono essere selezionati dal Consiglio emiratino degli scienziati. Inutile dire che vengono prese in considerazione solo le candidature di laureati provenienti dalle migliori università del mondo. Lo stesso vale per gli studenti/neolaureati. Questi ultimi possono godere di un visto di 10 anni qualora abbiano studiato in una università degli Emirati Arabi Uniti ottenendo voti ottimi. Se hanno studiato all'estero, devono essersi laureati in una delle 100 migliori università del mondo.

Anche i talenti stranieri possono ottenere un visto di 10 anni. Qui non è necessaria alcuna laurea. Conta solo il merito. Talento eccezionale nelle arti, nello sport, nella cultura, nella medicina, nella legge, nella tecnologia o nell'innovazione. Il candidato deve essere referenziato o riconosciuto da un'autorità emiratina federale o locale. 

Quali sono i vantaggi di questa riforma per gli espatriati?

Questi provvedimenti rappresentano una grande opportunità per gli stranieri che desiderano trasferirsi negli Emirati Arabi Uniti. Grazie a una maggiore flessibilità e senza obbligo di uno sponsor, tutto è finalizzato ad attrarre un maggior numero di stranieri. La politica di emiratizzazione non sembra compromettere la maggiore flessibilità delle norme sull'immigrazione, almeno per ora. Tuttavia, l'impatto di questa riforma sull'immigrazione di talenti stranieri e di stranieri facoltosi potrà essere valutato solo in futuro.