Buoni motivi per vivere all'estero come nomade digitale

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Pubblicato 2022-05-13 alle 10:00 da Jeanne
Il nomadismo digitale è uno stile di vita che attira sempre più persone alla ricerca di una via di fuga dalla routine. Questa tendenza, particolarmente apprezzata da blogger, creatori di contenuti e influencer, fa sognare anche tanti di noi. Negli ultimi anni, grazie all'incremento del lavoro a distanza e al diffondersi della tecnologia, è cresciuto il numero dei nomadi digitali. Se ti stuzzica l'idea di guadagnarti da vivere viaggiando per il mondo, leggi i nostri consigli.

Chi è il nomade digitale?

I nomadi digitali 2.0 sono persone che scelgono uno stile di vita itinerante e finanziano i loro viaggi lavorando online. Tutto ciò di cui hanno bisogno è un computer portatile, una buona connessione internet e possono lavorare da qualsiasi luogo e vivere dove preferiscono.

La maggior parte dei nomadi digitali sono lavoratori autonomi, ma alcuni sono impiegati da aziende che permettono di lavorare da remoto. Il nomadismo digitale non significa solo godere di maggiore libertà, flessibilità e mobilità ma è anche uno stato d'animo, un diverso modo di vivere.

Perché diventare un nomade digitale?

Se ti piace viaggiare e conoscere il mondo incontrando nuove persone, scoprire nuove culture, se vuoi vivere con altri espatriati e prenderti il ​​tempo per assaporare l'atmosfera dei luoghi che visiti passandoci delle settimane o qualche mese, il nomadismo digitale fa per te!

Lungi dall'essere in vacanza, i nomadi digitali lavorano mentre viaggiano, il che è nettamente diverso dal turismo. Questo stile di vita può rivelarsi un'ottima alternativa alla routine tradizionale. Inoltre, nel 2022, è semplice dotarsi di strumenti che consentano di lavorare da qualsiasi parte del mondo: bastano un pc portatile e una connessione alla rete, e il gioco è fatto. Che sia sulla spiaggia di Koh Tao in Thailandia, nel Parco Nazionale del Corcovado in Costa Rica o nelle Ande peruviane, ora è possibile conciliare lavoro e vita itinerante.

Non bisogna essere per forza ricchi per permettersi questo modo di vita. In alcuni Paesi, tra cui il Sud America, l'Asia o l'Indonesia, i costi sono più bassi se paragonati a quelli europei. Inoltre, essendo un nomade digitale, non hai l'affitto da pagare o altre spese fisse.

Quali lavori per diventare un nomade digitale?

L'elenco dei lavori praticabili a distanza cresce ogni anno, il che è un indubbio vantaggio per chiunque voglia mettersi alla prova.

Il nomadismo digitale comprende tutte le professioni che possono essere svolte in piena autonomia in qualsiasi parte del mondo come web design, web writing, programmazione, creazione di siti web, fotografia, community management, formazione, graphic design, e-commerce, ma anche traduzione, servizio clienti, coaching, assistente virtuale...

Per diventare un nomade digitale, ti basta avere la giusta predisposizione d'animo, devi avere buone qualità professionali ed avere conoscenze in ambito digitale.

Quale status scegliere per essere un nomade digitale?

Esistono diversi modi per svolgere un'attività come nomade digitale:

Lavoratore a distanza 

Alcune aziende consentono ai propri dipendenti di lavorare a tempo pieno da casa, che sia in Italia o in qualsiasi altra parte. Ovviamente la tipologia di lavoro svolto deve essere compatibile con il remote working. Certe imprese hanno addirittura adottato il concetto di "Work From Anywhere", offrendo un impiego più flessibile, senza alcun vincolo sul luogo da cui lo si esercita.

Libero professionista

Se scegli di lavorare in proprio, il nomadismo digitale non ti esonera dalla creazione di uno status giuridico necessario per esercitare la tua attività professionale.

Puoi optare per la microimpresa, una ditta individuale o altro, a seconda dell'attività che svolgi e del fatturato. In linea generale, il modello che più si adatta alle esigenze dei nomadi digitali è la micro-impresa che consente una gestione semplificata in termini di amministrazione e contabilità, un'aliquota contributiva relativamente bassa e una tassazione vantaggiosa, soprattutto all'inizio dell'attività. Tieni presente invece che non potrai detrarre eventuali spese e pagherai contributi e tasse in base al fatturato e non ai guadagni effettivi.

Trasferimento salariale

Infine, alcuni lavoratori freelance scelgono il trasferimento salariale per combinare la flessibilità della vita da freelance con la sicurezza dello status di lavoratore dipendente.

I Paesi più adatti ai nomadi digitali 

Oggi tutto il mondo è connesso: le persone si spostano da una parte all'altra, lavorano e fanno affari. Va da sè quindi che un nomade digitale possa vivere e lavorare ovunque nel mondo. Numerosi Paesi si adattano a questo stile di vita. Tra questi:

La Thailandia è molto popolare tra i nomadi digitali. È nota per le sue spiagge paradisiache, ma anche per il costo della vita che è molto inferiore a quello di nazioni come l'Italia o gli Stati Uniti. L'atmosfera è amichevole e gli spazi di coworking sono in costante crescita.

Il Messico è una destinazione da sogno dove puoi lavorare e godere di un ambiente piacevole senza spendere troppo. La località balneare di Playa del Carmen offre un vantaggio da non sottovalutare: il Wi-Fi. Estremamente veloce, la connessione permette di effettuare videochiamate e lavorare online.

Il Canada è considerato uno dei più grandi centri tecnologici del mondo, la connessione a internet è ottima e i posti da cui si può lavorare sono davvero tanti. La comunità di espatriati che lavora in Canada come nomade digitale è numerosa. 

L'Australia è perfetta per chi, oltre al lavoro, ama la natura. Il costo della vita è alto, ma gli stipendi lo sono altrettanto, e gli spazi di coworking sono davvero numerosi. Inoltre, la città di Melbourne è stata classificata dall'Economic Intelligence Unit (EIU) come la "città del mondo dove si vive meglio".

Bali è la destinazione dei nomadi digitali per eccellenza. Offre un basso costo della vita, spiagge da sogno e numerosi spazi condivisi da cui lavorare. Un connubio ideale che ti permetterà anche di approfittare al massimo del tempo libero.

L'ascesa della "Gig economy" consente ora ai nomadi digitali di svolgere la propria attività professionale in ogni dove. Alcune destinazioni cosiddette "nomad friendly" come Barbados, Isole Cayman, Messico, Mauritius e Costa Rica, incoraggiano gli e-workers a stabilirsi per alcuni mesi sul loro territorio concedendo un visto per nomadi digitali che offre la possibilità di soggiornare per un periodo più lungo rispetto al permesso turistico. Una situazione vantaggiosa su entrambi i fronti, dato che i nomadi digitali contribuiscono a far girare l'economia della nazione che li ospita.