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L'Italia come la Francia: esteso l'obbligo del green pass

turkfotograf / Shutterstock.com
Scritto daFrancescail 23 Luglio 2021

A partire dal 6 agosto, il governo italiano estende l’obbligo della certificazione verde Covid-19 per accedere a ristoranti e bar al chiuso, piscine, palestre, musei, eventi e altri luoghi di aggregazione come competizioni sportive, centri culturali, parchi divertimento, fiere, congressi, sagre, casinò e sale da gioco. 

Come forse saprete, il 21 luglio in Francia è entrato in vigore l'obbligo del pass sanitario per accedere a eventi culturali e luoghi di svago che accolgono più di 50 persone. Dal mese prossimo, la misura coinvolgerà anche l'ingresso a ristoranti, bar, treni e aerei. L'Italia segue le orme del presidente Macron, vediamo di seguito quali misure entreranno in vigore. 

Green pass in Italia e nuove misure

Per quanto riguarda l'Italia, la certificazione verde Covid-19, o green pass, viene rilasciata alle persone che hanno fatto il vaccino (anche una dose), a chi è guarito dal virus o è in possesso di un test molecolare/antigenico negativo. E' scaricabile dal sito del Ministero della Salute con tessera sanitaria o Spid/Cie, dalla app Immuni o dalla app IO. Da sapere che il certificato di guarigione è valido per 6 mesi dalla data di emissione e il test molecolare per 48 ore dalla data del prelievo.

Il certificato verde, obbligatorio a partire dai 12 anni d'età, è entrato in vigore il 1 luglio e permette di accedere a strutture sanitarie, eventi pubblici, viaggiare all'interno dell'Unione Europea e della zona Schengen. E' notizia dell'ultim'ora che il Consiglio dei Ministri ha prorogato lo stato di emergenza nazionale al 31 dicembre 2021 e ha esteso l'obbligo del green pass. Dal prossimo 6 agosto, la certificazione sarà obbligatoria per accedere in luoghi chiusi, come tavoli interni di bar e ristoranti, e per partecipare a svariate attività aggregative e di ricreazione tra cui fiere, sagre, piscine al coperto, palestre, cinema e teatri. Via libera invece per l'ingresso a supermercati, negozi e farmacie, nonché piscine scoperte, ristoranti e bar all'aperto.

Le attività commerciali restano quindi aperte ma gli ingressi sono contingentati. Saranno i gestori dei locali e delle attività al pubblico che dovranno controllare che i clienti/utenti siano in possesso della documentazione necessaria per accedere. Nel caso in cui le regole non fossero rispettate, sono previste pesanti multe a carico sia degli esercenti che degli utenti. 

Il governo ha deciso di introdurre questa misura allo scopo di evitare il sovraffollamento dei luoghi pubblici, in un momento in cui il numero dei casi di coronavirus è in crescita. Al momento della pubblicazione di questo articolo, i casi positivi registrati sono 5.057, più del doppio della settimana scorsa.

A differenza della Francia, che imporrà ai cittadini l'obbligo di esibire il green per accedere ai mezzi di trasporto pubblico, l'Italia non ha ancora legiferato in tal senso. Per ora tutti possono prendere il bus, il tram e la metro indossando la mascherina e rispettando le distanze di sicurezza.

Esibendo la certificazione sarà inoltre possibile assistere agli spettacoli teatrali e di musica dal vivo, partecipare a un concerto o andare al cinema. E' però necessario prenotare il posto a sedere in anticipo e mantenere il distanziamento sociale (un metro tra una persona e l'altra).

Per i vaccinati, la certificazione verde Covid-19 è valida per 9 mesi dopo la conclusione del ciclo vaccinale. Il documento è disponibile e utilizzabile anche da chi ha fatto una sola dose. E' valido dopo 15 giorni dall'inoculazione e fino alla somministrazione della dose successiva.

Per conoscere nel dettaglio le modalità di rilascio della certificazione verde Covid-19, leggete questo articolo

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Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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