Vaccino anti-covid e vita sociale

Vita quotidiana
  • vaccination contre la Covid-19
    Shutterstock.com
Pubblicato 2021-06-15 alle 10:00 da Veedushi
E' il dilemma del momento: dobbiamo vaccinarci, oppure no, contro il COVID-19? La vaccinazione potrebbe diventare obbligatoria? Consentirà un ritorno più rapido alla normalità? 

Indipendentemente dal posto in cui ci troviamo in questo momento, piacerebbe a tutti uscire senza l'obbligo di indossare la mascherina o di disinfettarci le mani in continuazione. O di stringere tra le braccia un amico in gesto di affetto. Dato l'incessante diffondersi della pandemia, e delle sue varianti, tutto ciò resta un sogno lontano malgrado molte nazioni mirino a vaccinare la maggior parte della popolazione per ottenere l'immunità di gregge.

Vaccino obbligatorio?

Ad oggi, pochissimi paesi hanno osato addentrarsi in questa questione spinosa considerando il fatto che una parte della popolazione, più che essere contraria ai vaccini, preferisce decidere di testa propria il da farsi. Va detto comunque che in alcuni paesi il vaccino non è attualmente disponibile a causa di ritardi negli ordini o problemi di ordine logistico che impediscono la consegna delle dosi in tempi celeri. E' prassi standard a livello mondiale che, la priorità nella somministrazione, viene data alle persone anziane, ai frontliners e alle persone che lavorano nei settori essenziali. 

Nel Regno Unito, ad esempio, è stato richiesto a tutto il personale medico di vaccinarsi contro il COVID-19. Anche in Italia, dal 10 aprile, tutti gli operatori sanitari, così come i farmacisti a contatto con il pubblico, hanno l'obbligo di vaccinarsi. Il Pakistan sta considerando di rendere obbligatoria la vaccinazione per tutti i dipendenti del settore pubblico e privato. In Brasile, sebbene la vaccinazione non sia obbligatoria, chi rifiuta di farsi vaccinare rischia delle sanzioni.

Un altro caso interessante è quello di Mauritius dove tutti i professionisti che operano in ambito educativo e sanitario sono obbligati a vaccinarsi. Il governo ha addirittura legiferato in tal senso. Ma non è tutto! Chi rifiuta di vaccinarsi, ad eccezione dei cittadini che dimostrino tramite un certificato medico di non potersi vaccinare per motivi di salute, deve fare ogni settimana un test PCR. Inoltre, al partire dal 21 giugno, chiunque voglia accedere a istituti scolastici, compresi gli asili nido, nonché a strutture sanitarie (ad eccezione di chi avesse bisogno di cure) dovrà presentare un documento di avvenuta vaccinazione. I trasgressori rischiano una multa salata e fino a 5 anni di prigione. Le Autorità mauriziane auspicano di ottenere l'immunità di gregge entro settembre 2021.

Quali sono i vantaggi di vaccinarsi?

La vaccinazione contro il COVID-19 offre dei vantaggi che potreste non aver considerato. Non si tratta solo di proteggere voi stessi e i vostri familiari. Occorre rendersi conto che il COVID-19 è un virus che ha già colpito 175 milioni di persone in tutto il mondo e ha causato più di 3,7 milioni di morti, e continua a diffondersi.

Molti scienziati e governi credono fortemente che la vaccinazione di massa possa favorire il ritorno alla normalità. Negli Stati Uniti, ad esempio, le persone che hanno già ricevuto le due dosi di vaccino non sono più obbligate a indossare la mascherina nei luoghi pubblici, sia al chiuso che all'aperto. Il che è già un enorme sollievo! Tuttavia, l'uso della mascherina resta necessario nei trasporti pubblici, così come in aereo, in aeroporto e nelle stazioni ferroviarie. In altri Paesi non è più indispensabile indossare la mascherina in presenza di altre persone vaccinate. Una volta vaccinati, potete anche prendervi cura di una persona affetta dal virus, se necessario.

Per chi desidera viaggiare o espatriare, la vaccinazione può essere la chiave che apre le porte giuste. Ora che molti Paesi hanno allentato le restrizione ai confini, è più facile trovare voli disponibili e, se vaccinati, potreste essere esentati dalla quarantena in ingresso e dall'isolamento fiduciario nel periodo che segue l'arrivo. 

Nella maggior parte delle destinazioni in Europa, che stanno aprendo in vista della stagione estiva, sarà richiesta la prova della vaccinazione per partecipare a eventi, concerti e competizioni sportive con più di 1.000 spettatori. Questa manovra dovrebbe consentire alla popolazione di riprendere una vita più o meno normale.

Ma attenzione! Assicuratevi che il vaccino che vi è stato inoculato sia riconosciuto nel Paese dove state per viaggiare o espatriare. Covaxin, Covishield e Sinopharm non sono riconosciuti in Francia e in altri paesi europei. Quelli attualmente riconosciuti dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sono Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca (Vaxzevria) e Johnson & Johnson (Janssen). Sputnik V (sviluppato in Russia), CureVac (sviluppato in Germania), Sanofi-GSK, Novavax e CoronaVac (sviluppato in Cina da Sinovac), sono ancora in fase di valutazione.

Vaccinarsi o no?

Le risposte alla domanda sono divergenti ma con l'introduzione, a breve, del pass sanitario e del passaporto vaccinale, gli umori potrebbero iniziare a propondere per il si. Un recente sondaggio realizzato dal Forum Economico Mondiale, in collaborazione con la Ipsos, condotto su una quindicina di paese nel mondo rivela che i britannici sono i più propensi a farsi vaccinare. Segue Brasile, Cina, Messico, Italia, Spagna, Canada e Corea del Sud. In Francia invece i pareri della popolazione sono discordanti.