Essere scrittore di viaggio: non è tutto oro quello che luccica

Vita quotidiana
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Pubblicato 2020-09-30 alle 09:42 da JerryANelson
Essere uno scrittore di viaggio non significa solo visitare destinazioni esotiche, soggiornare gratuitamente in resort di lusso, e sorseggiare cocktail a bordo piscina. Jerry Nelson, americano espatriato a Buenos Aires ed appassionato di scrittura, sfata il mito su questa professione.

Gli occhi di Tom Johnson si dilatano e il suo cuore batte all'impazzata. Ha appena aperto la casella di posta elettronica e ha trovato la mail che tanto aspettava.

"Guadagna migliaia di euro come scrittore di viaggi e viaggia gratis", dice l'oggetto della mail.

Negli ultimi tre anni, Tom, un americano in Spagna, si è goduto la vita. Le cose sono però cambiate in questi mesi. 

A causa dell'attuale crisi economica, la società di Tom ha cominciato a licenziare i dipendenti in ufficio. All'inizio si è sentito al sicuro perchè lavora da remoto, ma, alla fine, la triste sorte è toccata anche a lui. 

Dopo un periodo senza lavoro tra dubbi e domande, arriva questa email inaspettata a salvarlo. Con soli 19€ può seguire un corso di un mese per diventare scrittore di viaggi. 

Si rende però presto conto che si tratta di promesse vane e che diventare scrittore di viaggi non lo avrebbe fatto sbancare. 

Purtroppo Tom non è il solo ad essere vittima di promesse stravaganti. Se sei nella stessa situazione, di seguito trovi dei suggerimenti che ti aiuteranno a capire che dietro i mestieri da sogno ci celano difficoltà, fatica... e non è tutto cosi patinato come appare in superficie. 

Cosa fa lo scrittore di viaggi nella realtà

Quasi tutti hanno un'idea distorta della vita dello scrittore di viaggi.

La percezione più diffusa è che ci spostiamo da una destinazione esotica all'altra, soggiorniamo gratuitamente in resort e ville di lusso, e mangiamo le migliori prelibatezze.

Alcuni pensano che veniamo accompagnati a visitare le attrazioni turistiche più interessanti, spesati di tutto. Altri credono che frequentiamo i caffè alla moda delle capitali europee deliziandoci della compagnia di nomadi digitali e persone che contano. 

A fine giornata ci sdraiamo sull'amaca in spiaggia ad ammirare il tramonto, con una birra ghiacciata in una mano mentre con l'altra digitiamo sul pc. 

Sappiate che a me queste situazioni non sono mai capitate, e sono solo la ciligina sulla torta per chi fa questo mestiere. Dopo mesi e mesi di duro lavoro può capitare di andare a fare viaggi esplorativi per conoscere una destinazione, ma diciamo che questo è il traguardo. La strada per arrivarci non è cosi entusiasmante e richiede gli stessi sacrifici di ogni altro lavoro. 

Dietro le quinte

Ecco tutto quello che sta alla base del mio mestiere:

Trascorrere ore davanti al pc leggendo riviste di viaggio

Scrivere ed inviare centinaia di email ai direttori delle testate, presentando le mie idee per un articolo

Lavorare a più testi contemporaneamente cercando di mantere le scadenze 

Inviare manoscritti ai vari rappresenti delle destinazioni all'estero per far controllare le informazioni che ho scritto

Passare in rassegna gli articoli che ho già scritto e fatto pubblicare per vedere quali posso rivendere per guadagnare di più

Passare ore interminabili in voli intercontimentali e far finta di sembrare sveglio quando intervisto un personaggio locale non appena scendo dall'aereo

Contatti gli uffici del turismo per chiedere visite gratuite, o uno sconto sul soggiorno, sui pasti, sui trasporti perchè i soldi a mia disposizione non permettono di coprire tutte le spese

Questo è lo scotto da pagare per poter godere di qualche mese in viaggio!

Se stai iniziando una carriera come scrittore di viaggi, rileggi questo articolo tra un anno e poi dimmi se sto esagerando o dicendo la verità.

Per concludere

Per evitare di cadere vittima di annunci che sono solo specchietti per le allodole, fai le tue ricerche prima di imbarcarti in un lavoro come scrittore di viaggi. Certo questa professione fa al caso tuo se sei un libero professionista, ti piace viaggiare e sei un espatriato, ma pianifica le mosse con cura. 

Non ti dimenticare che i tuoi clienti sono gli editori e se a loro non piace quello che scrivi, le tue idee resteranno solo parole su un pezzo di carta e non ti daranno da mangiare. 

Se sei un blogger devi focalizzare l'attenzione sia sulle esigenze dei tuoi lettori, sia sugli enti per il turismo che possono commissionarti dei lavori. Devi saper vendere bene le tue idee altrimenti non andrai lontano. Fin quando non sarai un professionista apprezzato, sappi che il 90% del successo dipende da come ti sai proporre, il restante 10% lo fa il contenuto che scrivi. 

Articolo tradotto da Travel writing for expats