I migliori paesi dove trasferirti se lavori nel settore sanitario

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Pubblicato 2020-09-23 alle 08:24 da Veedushi
La crisi sanitaria mondiale ha messo in ginocchio i sistemi sanitari della maggior parte dei paesi nel mondo. A fronte di una carenza di personale qualificato, Australia, Nuova Zelanda e Canada sono alla ricerca di forza lavoro. Se hai le competenze necessarie all'ottenimento di un visto, puoi considerare la possibilità di una carriera all'estero. 

Mancanza di competenze a livello globale

I sistemi sanitari delle principali potenze economiche, inclusi Stati Uniti, Regno Unito e Francia, stavano affrontando una carenza di personale medico qualificato già prima della crisi. Tra i 33 paesi che fanno parte dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), più della metà si confronta con una carenza di specialisti. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dal 2018, mancano 5.9 milioni di infermieri. Con la crisi del COVID-19 la situazione è peggiorata e molte nazioni hanno fatto affidamento su forza lavoro estera. Vale la pena notare che quasi un quarto dei medici che esercitano nei paesi OCSE sono stranieri. In Australia, Nuova Zelanda e Svizzera, la percentuale gli infermieri che hanno ottenuto la qualifica all'estero varia tra il 20 e il 25%. 

La Nuova Zelanda ha bisogno di 25.000 infermieri entro il 2030

Secondo i dati del Ministero della Salute neozelandese, nel paese ci potrebbe essere un deficit di 25.000 infermieri entro il 2030. Già nel 2021, per soddisfare la crescente domanda di assistenza sanitaria, il Paese avrà bisogno di 380 medici specialisti da aggiungere al suo organico. Sul territorio nazionale sono presenti 220 ospedali pubblici e 20 centri sanitari polivalenti, oltre a strutture private. Il personale locale non ha competenze nelle cure d'emergenza e nel ramo della chirurgia essenziale, pertanto i professionisti stranieri sono necessari al buon funzionamento del sistema. Tra i profili più richesti, inseriti nella Skills Shortage List, figurano anche infermieri ed ostetriche. Il 41.5% della forza lavoro in campo sanitario si è formata all'estero. I professionisti le cui competenze rientrano nella Skills Shortage List hanno diritto al permesso di soggiorno.

Canada: residenza permanente per gli operatori sanitari

Fonti ufficiali informano che, entro il prossimo anno, il Canada avrà bisogno di circa 60.000 nuovi infermieri. Ad oggi il paese mette a disposizione 200 professionisti ogni 10.000 abitanti. Il sistema sanitario australiano è moderno e ben sviluppato, ma a causa della crisi sanitaria, necessità il prima possibile di forza lavoro dall'estero. Per sopperire alla mancanza di personale in loco, il Canada offre la residenza permanente agli operatori sanitari stranieri disposti a trasferirsi a lungo termine. Le figure maggiormente richieste sono: medico di base, medico specialista, ottico, dentista, chiropratico, farmacista, dietista o nutrizionista, infermiere. I familiari a carico possono fare domanda di visto. Per maggiori informazioni puoi consultare la pagina web della provincia dove vuoi stabilirti. 

Australia: gli specialisti stranieri sono una risorsa

A fronte di una penuria di personale medico, i professionisti con qualifiche in ambito sanitario sono i benvenuti in Australia. La nuova Priority Migration Skilled Occupation List (PMSOL) elenca 17 tipi di profili stranieri più richiesti, tra cui figurano anche specialisti in medicina generale, pronto soccorso, infermieri, ostetriche e psichiatri. Il numero di specialisti australiani è insufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione. Per quanto riguarda le domande di visto, la priorità viene data alle professioni incluse nel PMSOL. La domanda può essere inoltrata dopo aver ricevuto un'offerta di lavoro. I professionisti che si qualificano per l'ottenimento del visto devono richiedere un'esenzione per poter viaggiare in Australia. 

Regno Unito: un visto speciale per medici e infermieri

Riconoscendo il significativo contributo che i professionisti stranieri hanno dato al suo sistema sanitario durante la crisi, il Regno Unito ha da poco lanciato un visto destinato a professionisti altamente qualificati in ambito medico (Health and Care Visa). Questo permesso è meno caro del Tier 2 ed è esente dall'Immigration Health Surcharge. La nazione intende quindi rilanciare e sostenere il settore medico ed allo stesso tempo rafforzare la sua immagine in questo delicato periodo storico. A comprova di ciò, il governo ha deciso di rinnovare automaticamente i visti dei seguenti professionisti in scadenza entro il 1 ottobre 2020: medici generici e specialisti, biochimici, dentisti, fisioterapisti, oftalmologi, farmacisti, psicologi, infermieri e ostetriche.