Testimonianza di Benedetta dall'Inghilterra

Interviste agli espatriati
Pubblicato 2018-04-26 alle 00:00 da Francesca
Benedetta vive a Newport Pagnell, una cittadina nel Buckinghamshire, da Aprile del 2017. Lavora come Design Development Engineer a Cranfield. L' Inghilterra le piace e le sta dando tante soddisfazioni dal punto di vista della carriera ma non esclude un rientro in Italia per essere più vicina alla famiglia e agli amici. 

Raccontaci di te: chi sei e dove vivi attualmente?

Sono Benedetta, ho 39 anni e sono trevigiana (piú o meno), e da fine aprile 2017 vivo in Inghilterra, a Newport Pagnell (Milton Keynes).

Da quanto tempo sei all'estero?

Da un anno.

Quali sono i motivi principali che ti hanno portata in Inghilterra?

Lavoravo da 12 anni e mezzo in una grande azienda del nord est, ad un'ora da casa. 
Ho sempre pensato di fare il lavoro piú bello del mondo, la packaging designer, ma ero frustrata dal sessismo e dalla totale assenza di attenzione alla persona e alla mancanza di crescita professionale. Per anni avevo cercato un lavoro all'estero,  poi ho rinunciato cercando solo in Italia.
Un giorno mi è arrivato un messaggio di Linkedin in cui mi chiedevano se fossi interessata ad un lavoro in Inghilterra. Pensavo ad uno scherzo. Dopo 3 mesi avevo un'offerta di lavoro come Design Development Engineer a Cranfield. Mi sono licenziata con un sacco di dubbi e paure.

Appena arrivata a Cranfield, qual è stata la prima sensazione che hai provato?

Assoluto terrore. Avevo appena attraversato l'Europa con la mia vecchia punto e la migliore amica (appassionata di UK),  avevo sfruttato i 4 mesi di preavviso a studiare le zone intorno a Cranfield, Newport Pagnell, Milton Keynes. 
Avevo affittato una camera vicino al lavoro per 3 mesi, per darmi il tempo di trovare un mini appartamento tutto per me e una macchina ma mentalmente non ero assolutamente preparata alla sensazione di smarrimento che avevo addosso.
Ho giá vissuto all'estero (un anno in Repubblica Dominicana quando avevo 17 anni e quattro mesi a Dublino a 21anni in Erasmus), sapevo che potevo farcela ed io adoro i cambiamenti, mi piace conoscere persone, mi piace la sensazione del tutto nuovo, dell'iniziare da capo.

Quali sono le prime pratiche da effettuare per essere in regola per lavorare/vivere in UK?

La prima cosa in assoluto é stata ordinare una scheda ricaricabile con GiffGaff (che mi é arrivata a casa in Italia).
Un paio di mesi prima di trasferirmi ho cercato delle camere in affitto nella zona di Cranfield, via mail e whatsapp ho fissato le visite nei 3giorni che avevo programmato per conoscere i colleghi, dare un'occhiata di persona a tutto quello che avevo visto tramite google street view, e ne ho fermata una in una fattoria, con il bagno in camera.
Avere almeno la certezza di un tetto sopra la testa e la serenità di sapere dove sarei approdata dopo ore ed ore di macchina mi sembrava importante, ed effettivamente così è stato.
Una volta arrivata ho chiamato il numero verde per avere un appuntamento per il National Insurance Number (il codice fiscale inglese) e ho aperto il conto in banca (dove potessero versarmi lo stipendio).
La banca che ho trovato piú disponibile é stata Santander: con il contratto della casa e il passaporto mi hanno aperto senza problemi il conto, ma accettano anche la nostra vecchia carta d'identitá.
In UK le “proof of address” sono molto importanti non esistendo il registro di residenza, ma per chi come me non aveva bollette (le stanze normalmente comprendono anche le bollette e il wifi) o altre tipi di lettere, puó diventare arduo aprire un conto in banca.
Accettano le lettere del NIN, ma la lettera non arriva prima di 3 settimane dall'intervista, quindi se si ha una certa urgenza é utile sapere quale banca é disponibile senza dover cominciare a girare.
Ora ho aperto un conto con la MetroBank, perché mi permette di usare la carta di credito e prelevare contanti anche in euro (quando torno in Italia) senza pagare commissioni. Loro per esempio esigono 2 “proof of address” ed il passaporto (non la nostra carta d'identitá)

Di cosa ti occupi al momento?

Lavoro ancora per la stessa azienda per cui mi sono trasferita, mi occupo sempre di packaging: gestisco i progetti, progetto diversi tipi di prodotto.
Sono in un ufficio di 7 persone dove solo 2 sono “british”, ci occupiamo di sviluppo prodotto in collaborazione con i siti produttivi in Repubblica Ceca, Svezia e Russia.
L'ufficio commerciale é a Londra, ma noi occupandoci di Ricerca e Sviluppo abbiamo affittato un ufficio presso l'universitá di Cranfield.

Dal punto di vista lavorativo, cosa ti dà in più l'Inghilterra rispetto all'Italia?

All'inizio mi sembrava tutto “troppo bello”: nessuna battuta a sfondo sessuale, sono tutti amichevoli, lavoro dalle 9 alle 17, il venerdí si finisce addirittua alle 16, ho un ufficio ordinato, luminoso, non c'é ansia o stress. 
Sembra tutto “semplice”.
Ho anche imparato che se hai bisogno di parlare con qualche assistente universitario per sviluppare qualche progetto o cercare nuove idee é sufficiente contattare qualcuno dell'universitá e loro nel giro di 48 ore ti danno un appuntamento.
Ho fatto dei bellissimi brainstorming alla ricerca di soluzioni tecniche ad alcune necessitá di alcuni prodotti. Entusiasmante!
RiassumereI dicendo che é tutto piú “semplice” e “lineare”.

Cosa ne pensi della qualità dei servizi al cittadino a Milton Keynes?

Dopo circa due mesi e mezzo ho affittato un piccolo bungalow tutto per me (una casetta su un unico piano affiancata ad altre simili).
L'agenzia con una telefonata ha gestito tutte le bollette. Non ho dovuto prendere neanche un'ora di ferie per sbrigare nessuna commissione.
Il comune mi ha mandato il piano di pagamento delle “tasse”, ho chiesto via mail il riconteggio in quanto “single” (25% di sconto), e mi hanno fatto tutto nel giro di 24 ore, e potevo decidere come pagare. Semplice, preciso, gestibile on line.
Perfino il canone televisivo é gestibile con un semplice modulo on line!

Com'è organizzata l'assistenza sanitaria in Inghilterra?

Più o meno come in Italia, ci sono degli ambulatori a cui registrarsi: si ha un medico di base di riferimento (GP) che segue il paziente per le cose non urgenti.
Se si ha un'urgenza non grave, come é capitato a me per un'otite, sono andata in ospedale al “walk-in centre”, che é simile ad un pronto soccorso, e dopo circa 2 ore e mezza mi ha visitato un dottore e mi ha dato la cura. Tutto gratuito, nessun ticket, e l'antibiotico l'ho pagato 8pound.
Ovviamente c'é anche il Pronto Scoccorso, ma per fortuna di quello non ho mai avuto bisogno!

Quali sono le caratteristiche climatiche del posto dove vivi?

Qui tocchiamo il tasto dolente. Ci sono tre stagioni al giorno: quella delle piogge, i monsoni e la terza dipende dalla stagione in corso nel resto d'Europa.
Il tempo é davvero MOLTO variabile, é per questo che gli inglesi ne parlano sempre.

Quanto ti costa al mese vivere a Milton Keynes?

Direi che io sono una spendacciona: mi sono trasferita con la chiara intenzione di avere lo stesso tenore di vita che avevo in Italia, quindi in realtá spendo poco piú di quello che spendevo a Treviso. Ho una casa tutta per me, ma se avessi preso una stanza vivendo con altre persone spenderei molto meno. La vita non é cara come a Londra, una camera puó costare dai 400 (camera singola con tutti i bills inclusi) ai 600 pound al mese (camera doppia con bagno privato).

Che quartiere/zona della città consigli per cercare alloggio?

Dipende sempre da cosa si vuole.
Milton Keynes é una cittadina molto diversa dalle tipiche inglesi: c'é un immenso centro commerciale al posto del centro storico ed una piazza con alcuni locali e ristoranti.
Dista da Londra circa 50miglia, con 45minuti di treno si arriva facilmente a Euston Station.
Le zone residenziali sono dei villaggi con tante villette, comunicanti tramite dei sottopassaggi non carrabili, ottimi per andare in bicicletta, ma senza pubs o vita sociale: ottimi per le famiglie con bambini, ma se sei un single alla ricerca di vita sociale é assolutamente desolante.
Cranfield é un paese con un pub, un ristorante e un supermercato, il campus é distante ma ci sono tre pubs e un paio di piccoli negozi, direi abbastanza invivibile se non sei uno studente.
Ho scelto di abitare a Newport Pagnell perché é un paese vicino a dove lavoro, completo di pubs, ristoranti, negozi, dove posso muovermi a piedi. 
Ho la macchina, quindi per me é facile muovermi intorno, ma se non l'avessi probabilemte avrei scelto i quartieri vicini alla stazione dei treni a Milton Keynes (come Oldbrook), in modo da poter avre una vita sociale, avere i supermercati e anche la stazione dei treni per poter scappare a Londra ogni volta che si ha bisogno di vedere gente.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Le mie passioni mi hanno seguito in Inghilterra: la subacquea ed il buddismo.
Ho trovato vari club di subacquea (nonostante il freddo) e anche qualche gruppo buddista.
La mattina prima di andare in ufficio faccio un salto in piscina. Qui piscine e palestre hanno orari ottimi per chi lavora.
Spesso nel week-end ho amici che mi vengono a trovare dall'Italia, quindi vado in giro scoprendo nuovi posti della campagna inglese.

Per comprare una SIM card, che documenti servono?

Per GiffGaff non serve nulla, a parte una carta di credito o un account Paypal.
Tramite un piccolo stratagemma te la spediscono addirittura in Italia.

Quanti paghi di abbonamento telefonico al mese e cosa include?

Ora sono passata a Three, con 9 pound al mese ho telefonate e messaggi infiniti (verso i numeri inglesi) e 4gb di dati (utilizzabili anche in Italia).
A casa invece ho la linea telefonica di Sky, con 20pound ho l'ADLS illimitata. 

Sei riuscita a costruire una nuova rete di amicizie in loco?

Dopo quasi un anno inizio ad avere qualche amico “british” con cui uscire.
Se si frequenta compatrioti é abbastanza semplice costruire un gruppo di amici quasi come in Italia. La comunitá di italiani qui é grande, gruppi facebook e non solo: ci sono italiani ovunque. 
Io personalmente ho deciso di non partecipare troppo, voglio capire la cultura inglese, imparare fluentemente l'inglese ed integrarmi.
Quindi sfrutto le mie passioni per conoscere “british” e altri stranieri che si sono trasferiti qui.
Non é facile, é un processo piú lento, soprattutto perché non ho piú 20 anni e quindi le persone di solito alla mia etá hanno famiglia e prioritá diverse rispetto le mie.

Cosa ne  pensi del livello di sicurezza personale in città?

Onestamente so che devo evitare qualche quartiere (Fishermead e Conniburrow) ma il resto dei quartieri sembra molto tranquillo.
A Newport Pagnell giro tranquillamente la sera da sola.

Cosa ci consigli di visitare a Milton Keynes e dintorni?

Ci sono dei bellissimi laghetti a Milton Keynes, e un sacco di attivitá sportive.
Nel centro commerciale, oltre a tutti i negozi possibili immaginibili, é possibile sciare e fare skydiving.
Newport Pagnell e Stony Stratford sono i paesi da visitare se si cerca qualche Pub con ottimo cibo.
Personalmente porto tutti i miei amici a 30 minuti da Milton Keynes a vedere un mulino a vento a Pitstone, dove c'é anche una bellissima chiesa.

Che suggerimento puoi dare a chi sta per trasferirsi in UK per prepararsi all'espatrio ed evitare passi falsi?

Consiglio di guardare molti film in inglese (con sottotitoli in inglese) per migliorare il proprio livello.
Ci sono molte opportunitá per chi ha voglia di lavorare, eviterei di correre subito nei ristoranti italiani (o in generale di cercare lavoro presso altri italiani). Questo paese é magnifico per le opportunitá di crescita, la meritocrazia. 
La Brexit é alle porte, é un periodo strano, pieno di contrasti: la maggior parte della popolazione é fatta da stranieri, non posso dire che io non mi sia sentita accolta, ma allo stesso tempo credo che se ha vinto l'uscita dall'Europa é proprio perché troppe persone sono venute pensando di “fare i furbi”. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mi lascio trasportare dalla corrente.
Da quando mi sono trasferita le distanze si sono accorciate, sembra tutto piú vicino.
Torno ogni mese in Italia, da mio padre e dagli amici che scalpitano per riavermi a casa. Prendo un aereo come se fosse un treno.
L'inghilterra mi piace molto, penso sempre di essere arrivata qua con 10 anni di ritardo, é piena di possibilitá e non solo lavorative, ma continuo a vederla come un'esperienza temporanea. 
Probabilmente rientreró in Italia,  perché mi manca il contatto umano con la mia famiglia ed i miei amici, il sole ed il mare.
Nel buddismo si dice che “É il cuore che é importante”.

Condividi la tua esperienza d'espatriato!

Partecipa anche tu all' intervista e contattami

Partecipa