Le università britanniche devono fare i conti con gli studenti internazionali che abbandonano gli studi per inserirsi nel mondo del lavoro

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Scritto da Ameerah Arjanee il 23 gennaio, 2023
Per combattere la carenza di manodopera, il Ministero degli Interni britannico ha semplificato la procedura per ottenere un visto per lavoratori qualificati. Gli studenti internazionali possono ora richiedere questo visto prima di concludere il loro corso di studi, a patto che ricevano un'offerta di lavoro pertinente. Questa misura, tuttavia, si sta rivelando un problema per le università britanniche che, oltre a perdere iscritti, perdono una somma ingente di entrate.

Molti studenti internazionali abbandonano gli studi per mettersi a lavorare

L'anno scorso, il Ministero degli Interni britannico ha allentato le regole per ottenere un visto per lavoratori qualificati. Come riportato dal Financial Times e dall'Economist, i fattori responsabili della carenza di manodopera nel Regno Unito sono due: la Brexit e l'esodo dei lavoratori europei, e la pandemia. Nell'ottobre 2022, il 75% delle aziende britanniche registrava una scarsità di manodopera (fonte Bloomberg). Come affermato da Eshe Nelson sul New York Times, la carenza di lavoratori sta aggravando l'inflazione.

Il periodo post-pandemia sta spingendo le principali economie a riformare le leggi sull'immigrazione per attirare nuovi lavoratori stranieri. Canada, Irlanda, Australia e Singapore hanno snellito, o migliorato, le loro politiche migratorie nel corso del 2022. Il Regno Unito, per non essere da meno, ha fatto lo stesso. Ha lanciato nuovi visti per attrarre e trattenere i talenti internazionali, facilitandone le procedure di ottenimento.

Tra le strategie attuate, c'è quella di permettere agli studenti internazionali, residenti in UK, di chiedere uno Skilled Work Visa prima di laurearsi. La laurea non è più necessaria ai fini dell'impiego, purché il datore di lavoro ritenga che lo studente abbia competenze sufficienti, o qualifiche/esperienze, adatte a svolgere quella mansione. Per integrare il mondo del lavoro, gli studenti devono ricevere un'offerta da parte di un'azienda britannica approvata dall'Home Office, ottenere un certificato di sponsorizzazione ed essere pagati almeno lo stipendio minimo.

In genere, la tariffa minima è di circa 10,10 sterline all'ora, o 25.600 sterline all'anno, ma per i lavori nel settore sanitario è spesso più alta. Per i medici esperti, ad esempio, si aggira tra le 30.000 e le 80.000 sterline. Naturalmente, un medico deve avere una laurea, ma ora non deve più fare la specializzazione (come richiesto in precedenza) per essere assunto come medico generico (general practitioner).

Il PIE News riporta che i settori che hanno beneficiato maggiormente della revisione sui visti di lavoro sono l'assistenza sanitaria e l'assistenza socio-sanitaria. Dall'analisi di recenti statistiche sull'immigrazione, emerge una significativa correlazione tra l'aumento dei visti emessi nei settori dell'assistenza sanitaria e socio-sanitaria e il calo delle iscrizioni all'università (sia a gennaio che a settembre). Il terzo trimestre del 2022, che coincide con l'ammissione all'università di settembre, ha visto un aumento del 179% dei visti rilasciati ai lavoratori qualificati. Si è passati dai 7.711 visti concessi nello stesso trimestre del 2019 ai 21.543 del 2021.

Le ripercussioni del calo delle iscrizioni sulle università 

Se questa tendenza è una buona notizia per l'economia britannica in generale, non lo è altrettanto per le università che fanno largo affidamento sulle tasse pagate dagli studenti internazionali, in alcuni casi il doppio di quelle pagate dagli studenti inglesi (20.000-30.000 sterline all'anno). Secondo il Times Higher Education, durante la chiusure delle frontiere nel 2021, il settore dell'istruzione superiore del Regno Unito ha perso oltre 2 miliardi di sterline.

Alcuni rappresentanti universitari intervistati da The PIE News hanno dichiarato che, pur non potendo impedire agli studenti di abbandonare gli studi per entrare nel mondo del lavoro, fanno il possibile per incoraggiarli a proseguire gli studi. Cercano di spiegare loro l'importanza del conseguimento di una laurea e fanno attenzione a segnali d'allarme come l'assenteismo e il calo nel rendimento. 

Molti studenti ritengono che abbandonare gli studi sia la soluzione migliore. Alcuni si imbattono in offerte di impiego inaspettate che offrono loro una buona stabilità economica. Altri invece potrebbero aver pagato il primo anno di tasse universitarie come espediente per entrare nel Regno Unito a lavorare. Come riportato dal Guardian, nell'ottobre del 2022 si è registrato un numero elevato di offerte nel settore dell'assistenza agli adulti. I requisiti per accedere a questo tipo di professione sono solitamente meno severi rispetto a quelli richiesti in ambito sanitario. Questa è una buona strada da intraprendere per gli studenti che vogliono integrare il mondo del lavoro.

Nonostante tutto, le iscrizioni di studenti internazionali presso le università britanniche stanno riprendendo bene dopo la pandemia. Anzi, sono addirittura aumentate. Come riporta il Monitor ICEF, nel periodo gennaio-settembre 2022 è stato emesso il 77% di visti studenteschi in più rispetto allo stesso periodo del 2019. La maggior parte delle iscrizioni provengono studenti indiani, cinesi e nigeriani.