Le vostre prime impressioni dopo il trasferimento in Vietnam

Buongiorno a tutti,

Ve lo ricordate il primo periodo dopo il trasferimento in Vietnam? Con molta probabilità la risposta è affermativa perchè andare a vivere all'estero è un passo che lascia il segno.

Oggi vi invitiamo a condividere con noi le prime impressioni ed emozioni che avete vissuto appena arrivati in Vietnam.

Felicità, ansia, confusione: quale di questi stati emotivi ha accompagnato l'inizio del vostro espatrio?

Come si è modificato ed evoluto il vostro stato d'animo nel tempo?

Fattori esterni come ad esempio clima, traffico, ambiente lavorativo o lingua diversa, hanno avuto un impatto sul modo in cui vi siete sentiti all'inizio?

Vi siete uniti a qualche gruppo di espatriati per avere supporto? Se si, hanno favorito la vostra integrazione?

Quanto tempo ci avete messo per ambientarvi in Vietnam?

Grazie mille per il vostro contributo!

Un saluto,

Francesca
Team Expat.com

Sono passati alcuni anni.... circa 8 dal mio arrivo in Vietnam.
L'arrivo è seguito a 2 viaggi di lavoro preparatori durante i quali avevo si e no capito nulla del Vietnam ed ero preoccupato. Anzi direi che mi ricordo una mattinata guardando fuori dalla finestra dell'hotel a Saigon mi dissi "io qui non posso starci a vivere".
Ciò nonostante il mio trasferimento avvenne e la mia bellissima esperienza ebbe inizio.
I primi giorni ho cercato di capire cose semplici, dove affittare uno scooter, che la spesa il supermercato te la consegna a casa gratuitamente, che la polizia ci prova ogni tanto a "giocare" con le sanzioni ecc.
Tutto appariva non facile ma la sensazione di essere in un mondo nuovo immerso in una cultura diversa era emozionante.
Ci ho messo un poco a capire che spesso alcuni nostri gesti di cortesia vengono interpretati male e spesso i vietnamiti se ne approfittano credendoci un pochino tonti. Quindi se fingono di sbagliare il resto fate subito notare che volete tutto il vostro resto, non esitate un instante! Anche se sono 10.000 dong (meno di 50 centesimi di euro) fatevi valere. Vi rispetteranno e la cosa si traduce in migliori rapporti.
Ho da subito evitato di circondarmi di connazionali. I miei nuovi amici sono stati vietnamiti, coreani, francesi, neozelandesi ecc.
Ho scovato in facebook diversi gruppi di expat che si scambiavano informazioni e da li attingevo a piene mani.
La cosa più bella è stata essere guidato dalle nuove conoscenze alla scoperta del cibo vietnamita, fuori dalle zone classiche degli expat. Nei vicoli ho scoperto luoghi che tuttora ho nel cuore e dove quando posso vado per un ca phe sua da o per mangiare OC (conchigliame cucinato in mille modi diversi) e molto altro.
Girando nel tempo libero ho scoperto negozi interessanti e visto anche gente abitare in luoghi di grande miseria.
Ho per mia scelta evitato da subito luoghi come Bui Vien (la zona dei così detti backpaker, turisti ed espatriati di pessime abitudini e con una idea distorta del Vietnam e quindi senza rispetto per chi ci ospita nel loro Paese).
Mi sono invece inpratichito di distretti diversi, come quello dove vivevo il D7 o il D4 (ed i suoi vicoli peggio di labirinto) e molto altro.
Sono stato bravo o meglio fortunato, gli amici che ho scelto mi hanno aperto mille volte gli occhi su cose altriemnti difficili da trovare da solo.
Qualche cosa ho imparato a farla da solo, come convertire la mia patente italiana in qualle vietnamita così da poter guidare una moto di grossa cilindrata. Entrate negli uffici pubblici imparerete che è una esperienza che si divide in 2 esperienze. C'è l'ufficio che nel vederti entrare e prima che tu parli ti fa capire che non si può..... anche se nemmeno hai chiesto nulla... C'è poi la seconda esperienza, dove gli impiegati pubblici si fanno in 4 per aiutarti (nel mio caso il tax department nel D2 dove persino la dirigente è scesa per aiutarmi) o nell'ufficio della motorizzazione dove di fatto mi hanno guidato come fossi il loro più caro amico.
Ho imparato che non tutto è bello e scintillante, che loro negli affari non hanno nessuna etica ne morale. Ma ho capito che non vanno giudicati, vanno accettati e bisogna capire come agire. Un esempio? Firmi un contratto, bene subito, dico subito, vi deve venire pagato l'anticipo. Niente fatture pagamenti a 30 giorni. SUBITO, solo così si sentiranno vincolati al rispetto del contratto che altriemnti risulta quasi carta straccia.
I primi tempi sono stati belli e non sempre facili. Non ne ho tanta nostalgia (se non perchè ero più giovane...), non provo nostalgia perchè ho ancora moltissimo da vedere ed imparare.

Grazie Riccardo-bs, ho letto avidamente la tua testimonianza, utile ed interessante!  :thanks:

Grazie mille ma purtroppo sono in italia per motivi famigliari per adesso appena ci sara possibilita riprendero dove o lasciato un saluto