Cambiare lavoro per acquisire nuove professionalità all'estero

Saluto tutti i lettori. Sono nuovissimo su questa piattaforma e probabilmente moverò i miei primi passi con difficoltà. Mi chiamo Domenico Attanasii, 57 anni di Teramo (Abruzzo). Sono professionalmente qualificato come "Operatore informatico" e anche munito di "ECDL European Computer Driving License" e, purtroppo, a causa della crisi attuale in cui versa il nostro Paese, mi trovo in cassa integrazione da anni. La mia conoscenza della lingua inglese è a livello scolastico. Sono sposato e padre di due ragazzi di 18 e 14 anni, che studiano in Italia. Mia moglie è impegnata dall'anno 2004 in un ruolo specifico e qualificato di "Educatrice scolastica" presso un istituto di scuola professionale. Nella speranza di potere continuare a svolgere le mie mansioni e, soprattutto, fortemente motivato a cambiare lavoro per acquisire nuove professionalità anche all'estero, rispondo volentieri all'annuncio serbando in merito anche il serio proposito di potermi trasferire con la mia famiglia in Inghilterra.

La cosa curiosa che mi sta capitando in questi mesi di ricerca di un lavoro in UK è una certa difficoltà che incontro sempre nel relazionarmi con persone che già ho avuto modo di conoscere professionalmente o presentatemi da conoscenti. Un esempio: nel 1997 ho suonato come pianista di pianobar per 3 mesi in un albergo a Cortina d'Ampezzo e avevo al mio fianco, al bar, un giovanissimo aspirante barman divenuto nel tempo un affermato professionista in un hotel a 5 stelle di Londra. Gli ho chiesto dritte, sono andato a trovarlo ma ho ricevuto soltanto indicazioni generiche verso agenzie di collocamento inglesi. Questo mi sta accadendo anche con altre persone.

Sono conscio di essere una "grana" che piove a ciel sereno sulla testa di chi risponde alle mie richieste di informazioni. Ma non aspirando assolutamente a posti di rilievo, almeno all'inizio, mi accontenterei di una situazione che mi permettesse - anche se con i miei 57 anni si rischio la comica - di aprire una stradina all'estero per i miei figli che stanno continuando gli studi in Italia.

Scrivere mi ha fatto bene, spero di avere incuriosito.

Grazie a tutti...

Salve Domenico,

benvenuto sul forum!

Ho iniziato una nuova discussione sul Forum Liverpool per dare maggiore visibilità al tuo messaggio.

Grazie per la bella presentazione, fai bene a cercare una strada professionale all'estero al fine di poter offrire un futuro solido ai tuoi figli.
Mi spiace che tu abbia riscontrato una certa reticenza ad aiutarti da parte di connazionali, a livello generale alcune persone (indipendentemente dalla nazionalità) una volta raggiunta una certa stabilità si dimenticano che una volta anche loro si trovavano in una situazione di precarietà e sono avide nel dispensare consigli ed aiuti...per paura forse che qualche cose gli venga tolta o chissà per quale altro motivo. Pazienza, cosi è e sempre sarà, l'importante è non demordere.
Tu quindi sei già salito a Liverpool ed hai fatto qualche colloquio di lavoro?
La meta ideale è questa città oppure valuti anche la possibilità di altre destinazioni nel Regno Unito?

Saluti,

Francesca

Grazie Francesca per l'accoglienza e per avere spostato la discussione sul Forum Liverpool.

Rispondo alle tue domande con piacere permettendomi di riproporle:

F: "Tu quindi sei già salito a Liverpool ed hai fatto qualche colloquio di lavoro?"

D: No, Francesca. Non sono mai stato a Liverpool. La mia ricerca è iniziata a Londra: una prima volta per fare debuttare mio figlio come batterista, in occasione del suo 18° anno di età, al Ain't Nothin' But Blues Bar, in Kingly St.; la seconda volta, per incontrare due connazionali che operano nella ristorazione.

F: "La meta ideale è questa città (Liverpool) oppure valuti anche la possibilità di altre destinazioni nel Regno Unito?"

D: La mia meta ideale sarà quella che potrà offrirmi un qualsiasi lavoro che mi permetterà di guadagnare e vivere senza sottostare a compromessi squallidi che generazioni di governanti hanno proposto e continuano a proporre quotidianamente. So che Londra è molto cara per gli affitti e tutto il resto, anche se quando ci sono stato io, nell'ottobre e novembre 2014, sono sopravvissuto facendo la spesa nei supermarket. E comunque, qualsiasi altra città - meglio se a misura di provincialotto quale sono - andrebbe bene per me. Liverpool mi sembra un'ottima opportunità.

Per finire, lancio un messaggio in bottiglia:
Per ovvie ragioni, non ho grosse disponibilità economiche (neanche di piccole, per la verità). Di tempo, invece - essendo un cassintegrato - ne ho tanto. Proprio l'altro giorno ho acquistato un biglietto Pescara - London A/R per 20 euro (Ryanair: 27 gennaio - 29 gennaio). Potrei quindi tornare in UK se questa mia "bottiglia" venisse stappata. Anche per lavarla poi in un ristorante e iniziare così a fare piccoli lavori, mentre in Italia la mia azienda mi tiene in cassa integrazione e ogni tanto (4/5 mesi) l'INPS mi spedisce l'assegno pari all'80% di un mese di paga.

Che dire ancora: grazie Francesca. Grazie a tutti.
Domenico

Ciao Domenico,
é comprensibile che tutti o quasi ti rispondano in quel modo perché qui funziona così. Tu cerchi lavoro attraverso alcuni canali, che sono:
portali di annunci econoici come Guntree e siti (centinaia) specializzati in offerte di lavoro. Poi ci sono i servizi di collocamento (I JobCentres) che pubblicizzano gli stessi annunci che trovi sui siti di cui parlavo prima. Rimangono le agenzie di recruitement (che ti ricevono personalmente per reclutarti) e la tua ricerca porta a porta.
Devi però essere qui, per poterlo fare, perché qui, se vieni selezionato, devi presentarti subito (negli UK i tempi sono molto più rapidi che in Italia) e se tu, diversamente, non sei sul territorio, stai tranquillo che difficilmente la tua candidatura verrà presa in considerazione. Personalmente non credo che amici o conoscenti possano aiutarti gran che, se non nel campo della ristorazione, come lavapiatti, kitchen porter, o nel campo dei lavori più pesanti, come ad esempio muratore, o facchino, dove si fatica a trovare e mantenere manodopera. Il consiglio che ti posso dare é di farti un curriculum in inglese, secondo il sistema inglese (che é diverso da quello italiano. Scaricati qualche modello da usare come ispirazione da internet) e con il medesimo criterio, anche una cover letter. Poi vieni qui qualche settimana, magari in una di quelle pensioni economiche, se non hai un amico che ti possa ospitare e comincia a:
- rispondere a più annunci che trovi;
- andare a presentarti alle agenzie di recruitment che trovi;
- provare coi porta a porta (es. quando vedi un cantiere entra e proponiti. Fai lo stesso con le aziende, che spesso ti chiederanno di andare nel loro sito web e fare domanda).

Proponiti per quei lavori che intuisci nessuno vuole fare (lavori di fatica ...) e poi, una volta trovato, con calma, ti prepari per trovartene uno migliore. Lavorando e vivendo qui, un po' alla volta impari come funziona il sistema e diventa via via più facile, anche ad imparare bene la lingua, che ti consentirà di trovare lavori che richiedono maggior concetto.
Con i voli low cost, fuori stagione, potrai andare a casa qualche week end, che qui non corrisponde sempre al sabato e domenica, perciò di chiama "off".

Spero di esserti stata utile.

Tanti auguri.

Katia (come te, un cervello in fuga  ... )

Grazie per i consigli e le dritte. Sai, alla mia età (57 anni) tentare di ricominciare è come giocare alla lotteria di Capodanno. Mi piacerebbe potere aprire un varco all'estero per i miei figli. Continuo a sperare. Grazie ancora per le belle tue parole.