Menu
Expat.com
Cerca
Magazine
Cerca

L'ambiente di lavoro a Budapest

work culture
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 28 Gennaio 2020

Congratulazioni, siete stati assunti da un'azienda e avete un lavoro a Budapest! A seconda del tipo di lavoro, le vostre prime esperienze potranno essere molto diverse, ma alcune abitudini, che ora scoprirete, sono comuni a tutti gli ambienti.

Codice di abbigliamento

Se si tratta di un lavoro d'ufficio, nella maggior parte dei casi non dovrete badare troppo all'abbigliamento: basterà indossare dei vestiti carini e informali e delle camicie. In altri tipi di lavoro, invece, è richiesta una divisa, ad esempio se lavorate per un'agenzia di viaggi, o una compagnia telefonica, ma anche in un supermercato. Anche a livello manageriale non ci si veste in maniera troppo formale, soprattutto nelle aziende più piccole. Se parliamo di multinazionali più grandi, invece, le cose possono essere differenti.

Ambientarsi

I primi giorni di lavoro saranno dedicati all'apprendimento. L'approccio alle cose da fare ed imparare è graduale, per darvi il tempo di ambientarvi e di sentirvi a vostro agio con il nuovo ruolo. Durante i primi giorni, è usanza comune iniziare più tardi o finire prima, per prendere parte a dei corsi di formazione. Questo atteggiamento rilassato nei confronti del lavoro rimarrà comunque valido anche più tardi: dovete fare il vostro lavoro, ovviamente, ma come e quando farlo è vostra responsabilità e, generalmente, non si è controllati rigidamente.

Orario di lavoro

Di solito, le ore di lavoro vanno dalle 9 alle 5 o 6 del pomeriggio, a meno che non lavoriate nel settore dell'ospitalità o in centri commerciali, dove i negozi rimangono aperti fino alle 20 o alle 21. Lavorare oltre il proprio orario è abbastanza raro, soprattutto perché difficilmente vi pagheranno gli straordinari. Per quanto riguarda i classici lavori d'ufficio, sarete liberi nel weekend, ma se siete impiegati nell'ospitalità, nel turismo, o nella vendita al pubblico, il vostro orario di lavoro includerà anche i weekend.

La pausa pranzo è compresa tra le 12 e le 14 e dura da 30 minuti a un'ora. Molti posti di lavoro sono dotati di mensa interna. Come già in precedenza sottolineato, il pranzo è un pasto importante per gli Ungheresi, a cui difficilmente rinunciano. Sono accettate anche le pause sigaretta (o pause caffè), sempre che non siano troppo frequenti: massimo 2-3 volte al giorno, che durino soltanto pochi minuti.

Comportamento da adottare

Il linguaggio e le relazioni con i propri colleghi, solitamente, sono abbastanza informali: si condividono informazioni e si scherza. Con i superiori, invece, si è più seri ed informali.

Riunioni e fare squadra

Durante la settimana, soprattutto di lunedì, potreste dover partecipare a delle riunioni, dove verranno programmati le cose da fare per i giorni seguenti. Se lavorate in una piccola azienda, saranno brevi ed informali, ma nelle aziende più grandi possono essere molto rigide e frequenti.

Le attività di team building al fuori dell'orario lavorativo stanno diventando sempre più importanti in Ungheria: gli impiegati sono invitati a partecipare a varie attività come il paintball o la escape room. Durante questi momenti di aggregazione avrete l'opportunità di fare amicizia con i vostri colleghi in un modo più spontaneo imparando a fare squadra.  

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti

Scopri di pi�