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Il mercato del lavoro a Budapest

companies in Budapest
Shutterstock.com
Aggiornato daFrancescail 28 Gennaio 2020

Budapest offre differenti opportunità di lavoro, tanto che molti ungheresi si trasferiscono in città da altre zone del paese. Non si tratta solo delle offerte disponibili, ma anche delle paghe che sono più alte, così come lo è, di contro, il costo della vita.

Opportunità di lavoro a Budapest

Budapest è una destinazione turistica e, per questo, troverete molto lavoro nel campo dell'ospitalità e nel turismo, dal cameriere in un ristorante alla guida turistica. Con un buon inglese, o con la conoscenza di un'altra lingua straniera, come expat troverete lavoro facilmente, ma non aspettatevi di guadagnare molto: la media dello stipendio di una guida turistica, per esempio, è di circa 200.000 HUF al mese (625 euro), un receptionist prende più o meno 205.000 HUF al mese e un cameriere circa 250.000 HUF  (758 euro) che, però, lavora 10 o 12 ore al giorno.

Insegnamento

Un altro lavoro tipico per gli stranieri è quello dell'insegnante di inglese. Gli anglofoni nativi sono sempre i benvenuti. Per insegnare vi serviranno una laurea e il certificato TOEFL. Trovate opportunità di lavoro navigando sui seguenti siti:

Angolintezet
Teachaway
British Council
Learn4Good

In quanto insegnanti non diventerete di certo ricchi: la media del salario va da i 160.000 e i 250.000 HUF (tra i 485 e i 750 euro), a seconda della scuola e delle ore di lavoro. Lavorando come insegnante privato probabilmente riuscirete ad avere una paga più alta - circa 4-5.000 HUF all'ora - ma dovrete spostarvi per raggiungere i vostri studenti.

Tecnologia e finanza

È possibile guadagnare stipendi più alti nel campo delle Tecnologie, della finanza e del business, in particolar modo se lavorate per una grande azienda multinazionale come IBM, Morgan Stanley, Ericson, Vodafone, Tata Consultancy Services, General Electric, ecc. In questo caso la retribuzione è molto più alta della media, ma potrebbe esservi chiesto di lavorare fuori orario ed, inoltre, le condizioni di lavoro potrebbero essere molto più rigide rispetto a quelle di un'azienda più piccola.

Startup

Un'altra opzione popolare tra i giovani è quella di lavorare per una startup, una forma di business che sta prendendo piedi anche a Budapest: uffici nuovi e atmosfere amichevoli, metodi di lavoro meno stressanti e ruoli professionali interessanti. Questo tipo di azienda opera spesso parte nel campo della tecnologia, del marketing o del design, e richiede un pensiero innovativo, un buono spirito di squadra e un ottimo inglese. Una delle più famose, probabilmente, è Prezi: si tratta di una piattaforma di presentazione basata su un cloud, con uffici a Budapest e San Francisco. Se, però, siete davvero interessati alla tecnologia, date un'occhiata anche alle altre aziende.

Il modo più semplice di trovare lavoro è la ricerca online, dove le opzioni sono innumerevoli. Vale la pena cercare su siti come Indeed, Workania e social network come LinkedIn o Facebook. 

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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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