Impatto del COVID-19 sui programmi di studio internazionali

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Pubblicato 2020-07-08 alle 08:07 da Veedushi
I programmi di scambio studentesco sono un'ottima opzione per coloro che desiderano scoprire nuove culture beneficiando di un'istruzione di alto livello. Ogni anno, migliaia di studenti partono per una nuova avventura all'estero grazie a questi programmi. Il COVID-19 ha purtroppo avuto un impatto negativo su questa tendenza. Nei mesi scorsi la più parte delle nazioni nel mondo ha chiuso le frontiere. Ad oggi per fortuna molti le stanno riaprendo. Se avevi programmato di partecipare a un programma di scambio studentesco quest'anno, ecco cosa devi sapere.

In linea con gli accordi presi dalla Commissione europea nel maggio 2020, quest'anno i programmi di scambio come l'Erasmus si svolgeranno principalmente online. I partecipanti di Erasmus + possono beneficiare di programmi di mobilità ibrida, che comprendono lezioni virtuali e in sede. La maggior parte dei corsi sarà online, ma gli studenti avranno la possibilità di trasferirsi all'estero per completare il programma dopo che le cose miglioreranno. Lo scopo di queste misure è limitare l'impatto finanziario per i partecipanti, in questo momento di crisi, continuando a sostenere gli studenti che desiderano prendere parte a questo tipo di progetto. 

Qual è la situazione attuale?

Le restrizioni alle frontiere e sugli spostamenti internazionali hanno avuto un impatto significativo su programmi come Erasmus + e quelli di volontariato, molto popolari tra gli studenti. Le cifre parlano da sole: all'inizio del 2020, oltre 165.000 giovani erano già partiti un programma di scambio in Europa, mentre 5.000 avevano scelto il volontariato internazionale. Secondo la rete di studenti Erasmus, il 25% dei progetti di mobilità studentesca è stato purtroppo cancellato. Nel frattempo, il 37% degli studenti che erano già all'estero non sono potuti tornare nel paese d'origine.

Gli ultimi aggiornamenti indicano che metà di loro ha ora accesso all'apprendimento a distanza. Diversi paesi, tra cui Irlanda e Italia, hanno preferito posticipare l'inizio dei programmi di scambio a gennaio 2021. Alcune università hanno persino rimosso l'obbligo della presenza fisica alle lezioni. 

Vale la pena notare che, dalla sua creazione nel 1987, oltre 9 milioni di giovani hanno partecipato al programma Erasmus che copre una trentina di paesi, tra cui l'Unione Europea, il Regno Unito, la Norvegia, l'Islanda, il Liechtenstein, la Macedonia e la Turchia. I partecipanti hanno l'opportunità di studiare gratuitamente all'università di loro scelta e hanno diritto ad una sovvenzione per coprire le spese durante il soggiorno all'estero.

E gli studenti che fanno già parte del programma?

Il futuro è incerto per migliaia di giovani studenti che sono già partiti per l'Erasmus. Devono tornare a casa o rimanere nel paese ospitante? Hanno ancora diritto alla sovvenzione nel caso in cui scegliessero di rientrare? E se il loro programma fosse stato cancellato a causa del COVID-19? 

Chi gestisce il programma ha informato i partecipanti che possono beneficiare degli aiuti finanziari anche dopo il rientro in patria,  a patto che seguano le lezioni online e partecipino alle attività virtuali organizzate dalla loro università. Per quanto riguarda coloro che sono ancora bloccati all'estero, potrebbero avere diritto a dei contribiti aggiuntivi, a seconda della disponibilità dei fondi Erasmus + e degli accordi presi con l'organizzazione ospitante.

Cosa sta succedendo nei paesi partecipanti?

Dal 1 luglio 2020 la Francia sta progressivamente aprendo le frontiere ai paesi al che non fanno parte dell'area di Schengen. Pertanto, gli studenti internazionali potranno entrare in Francia per partecipare al programma di scambio e le loro richieste di visto saranno trattate con priorità. Anche altri paesi europei, come la Repubblica Ceca, si stanno preparando ad accogliere giovani stranieri per il prossimo anno scolastico. Ogni anno oltre 10.000 studenti e giovani professionisti si trasferiscono nella Repubblica Ceca per un programma di scambio.

La Germania ha istituito un fondo speciale per aiutare gli studenti internazionali che sono attualmente in difficoltà finanziarie, compresi quelli che stanno facendo l'Erasmus. Ognuno di loro ha diritto a ricevere 500 euro al mese, ed anche un prestito fino a 650 euro al mese concesso dalla Banca KFW. Questo prestito senza interessi è rimborsabile fino al marzo 2021. Il DAAD (German Academic Exchange Office) prevede di istituire un fondo di transizione per sostenere gli studenti internazionali. Inoltre, i partecipanti al programma Erasmus che sono obbligati a seguire corsi a distanza, mantengono il diritto alla borsa di studio.

Per quanto riguarda il Regno Unito, nonostante i cambiamenti apportati dalla Brexit, molti studenti britannici hanno potuto attraversare virtualmente i confini durante il lockdown. Tuttavia, le condizioni dei prossimi programmi di scambio devono ancora essere negoziate con l'UE.

Corsi online Erasmus+

La piattaforma di scambio virtuale Erasmus + è stata istituita nel 2018. Ad oggi, oltre 20.000 studenti hanno potuto beneficiare di corsi online. Questi programmi di mobilità ibrida sono già stati integrati in Erasmus + per il periodo 2021-2027.