Crisi dei medici nel Regno Unito: Chi se ne va, perché e dove?

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Scritto da Ameerah Arjanee il 28 maggio, 2024
Il forte sentimento di insoddisfazione che grava sui medici del Regno Unito li spinge a trasferirsi all'estero, o a considerare l'idea di espatriare in futuro. Il problema riguarda soprattutto i giovani medici di base formati nel Regno Unito, che si sentono sovraccarichi di lavoro, sottopagati e sottovalutati. Le loro destinazioni preferite sono altri Paesi anglofoni, soprattutto Australia, Nuova Zelanda e Canada, ma in tanti optano anche per gli Emirati Arabi Uniti.

Le trattative con il governo britannico sugli stipendi sono a un punto morto

Negli ultimi due anni, i medici specializzandi del Regno Unito hanno scioperato più volte per manifestare la loro insoddisfazione al governo. I medici dell'NHS, il sistema sanitario pubblico britannico, possono restare specializzandi per un massimo di 10 anni, fino a quando non acquisiscono sufficiente esperienza. 

Il sindacato principale, la British Medical Association (BMA), afferma che gli stipendi dei medici specializzandi non aumentano dal 2008/2009, il che impedisce di far fronte a un tasso di inflazione superiore al 3% e all'aumento del costo della vita. Un'inchiesta della BBC della fine del 2023 ha rivelato che alcuni medici specializzandi percepiscono una tariffa oraria standard di sole 14 sterline, di poco sopra il salario minimo. Senza fare gli straordinari o lavorare nel fine settimana, questi professionisti non riescono a guadagnarsi da vivere né a pagare eventuali mutui studenteschi (che, secondo Money Advisor, ammontano a 50.000-90.000 sterline per ogni laureato in medicina).

La BMA chiede un aumento di stipendio del 35%. Il governo ha concesso un aumento di stipendio pari solo all'8,8% nel 2023, sostenendo che un aumento maggiore sarebbe costato troppo all'erario. Come riporta la BBC, il governo e la BMA hanno concordato di riavviare le trattative a maggio, ma la situazione generale rimane in stallo.

I giovani medici di base vogliono lasciare il Regno Unito

Non tutti i medici sono ugualmente colpiti dalla crisi che interessa il sistema sanitario nazionale; i più interessati sono quelli che si affacciano alla carriera e quelli meno specializzati ossia chi sta frequentando i due anni di formazione di base (dopo la laurea in medicina) e di chi è già diventato medico di base ma è all'inizio della carriera. In genere hanno meno di 40 anni.

Nel novembre 2023, il General Medical Council (GMC), l'ente regolatore dei medici nel Regno Unito, ha pubblicato un rapporto dettagliato intitolato Identifying Groups of Migrating Doctors Research. Lo studio si basa su un'indagine condotta sul 13% dei medici praticanti in Gran Bretagna. Le loro risposte sul livello di soddisfazione professionale e sul desiderio di trasferirsi all'estero sono state classificate nelle seguenti categorie: Profondo malcontento, Scettici del sistema, Stress cronico causato dal lavoro, Sviluppatori di carriera mobile, Aperti a nuove opportunità e Soddisfatti della vita nel Regno Unito.

Quasi il 60% dei medici intervistati rientra nelle prime tre categorie (scarsa soddisfazione professionale). Solo l'8% si è dichiarato “Soddisfatto nel Regno Unito”, e non ha intenzione di andarsene. Nel frattempo, circa il 35% degli “Sviluppatori di carriera mobile” e degli “Aperti a nuove opportunità” espatrierebbero per motivi indipendenti dal lavoro come il ricongiungimento familiare, un'opportunità stimolante o il desiderio di scoprire nuove culture. Questi sono i cosiddetti “fattori di attrazione” (aspetti attraenti della vita all'estero) in contrasto con i “fattori di spinta” (desiderio di lasciare il Paese di nascita o quello di espatrio a causa dell'insoddisfazione). È chiaro che siano soprattutto i fattori di spinta a guidare l'esodo dei medici del Regno Unito.

I medici che sono soddisfatti della loro vita nel Regno Unito o che si trasferirebbero solo per fattori di attrazione tendono ad essere medici esperti con più di 40 o 50 anni; la maggior parte ha conseguito la laurea in medicina fuori dal Regno Unito. Si tratta principalmente di espatriati o immigrati, non cittadini britannici per nascita. Spesso lasciano il Regno Unito per ricongiungersi alla famiglie e riallacciare i rapporti con la cultura d'origine.

Il desiderio di lasciare il Paese è forte tra i medici che sono nati e cresciuti nel Regno Unito o che ci vivono dagli anni dell'università. Questi medici più giovani e generalisti, nati o formati nel Regno Unito, citano le seguenti ragioni come fattori di spinta:

  • La retribuzione è insufficiente.
  • Il carico di lavoro è troppo elevato, con scarso equilibrio tra lavoro e vita privata e stress cronico. Ne consegue l'impossibilità di creare una famiglia o prendersi cura dei figli.
  • Sono profondamente scettici sulle politiche del governo relative al sistema sanitario nazionale e ritengono che queste politiche rendano sempre più difficile fornire adeguata assistenza ai pazienti.
  • Troppi vincoli amministrativi che impediscono agli specializzandi di essere promossi a medici di base
  • Non si sentono apprezzati e rispettati sul lavoro. Alcuni di loro hanno subito atti di bullismo e discriminazione sul lavoro.
  • Retribuzione, lingua, politiche d'immigrazione e squilibrio tra lavoro e vita privata.

Dove si trasferiscono o vorrebbero trasferirsi questi giovani medici? La maggior parte di loro vuole trasferirsi nell'Emisfero Sud o in Canada. Secondo lo studio del GMC, l'Australia è la destinazione preferita dal 51% degli intervistati. Seguono il Canada (29%) e la Nuova Zelanda (26%). Gli Emirati Arabi Uniti si piazzano al quarto posto con il 16%. Sebbene non sia tecnicamente una nazione dove la maggior parte dei residenti è di madrelingua inglese, la lingua è ampiamente parlata in ambito professionale. 

L'assenza di barriere linguistiche è un fattore motivante. Nei Paesi anglofoni, infatti, la comunicazione tra medico e paziente è diretta, e i sistemi di formazione medica nei Paesi del Commonwealth sono abbastanza simili tra loro, il che facilita la conversione delle qualifiche. I medici che si trasferiscono in Spagna o in Francia sono pochi dato che, per lavorare nella sanità pubblica, dovrebbero padroneggiare la terminologia medica nelle lingue locali.

L'obiettivo del Canada in materia di immigrazione è quello di richiamare un milione di espatriati qualificati tra il 2024 e il 2025. I medici del Regno Unito possono immigrare in Canada attraverso diversi canali, in particolare l'Express Entry Federal Skilled Worker Program (FSW) e il Provincial Nominee Program (PNP). L'Express Entry si basa su un sistema a punti che i medici possono facilmente ottenere grazie alla laurea e all'esperienza lavorativa. Inoltre, dato che la maggior parte dei medici britannici che desiderano partire ha tra i 20 e i 30 anni, ottengono punti anche grazie alla giovane età (sono lontani dall'età pensionabile). 

Ovviamente ci sono dei passi da seguire per ottenere l'autorizzazione a esercitare in Canada, ma sarebbe lo stesso in qualsiasi altra destinazione. I medici provenienti dal Regno Unito devono far convalidare i titoli di studio, sostenere degli esami e fare un altro tirocinio. L'unica barriera linguistica è in Quebec, dove per esercitare devono dimostrare di conoscere il francese. Nel resto del Paese è sufficiente essere di madrelingua inglese. Nello studio del General Medical Council, i medici britannici che sono già partiti per il Canada hanno riscontrato una qualità di vita più elevata (72%) e una retribuzione migliore (67%).

In Australia, i medici provenienti dal Regno Unito possono scegliere tra una serie di visti di lavoro. Il visto Skilled Independent Subclass 189 è ideale per gli espatriati altamente qualificati che non sono stati sponsorizzati da un datore di lavoro australiano. Il visto Skilled State Sponsored Subclass 190 è adatto ai medici che sono sponsorizzati da una struttura sanitaria australiana. Entrambi consentono di ottenere la residenza permanente. 

Lo Skilled Work Regional Provisional Subclass 491, invece, è un visto temporaneo che permettere a un medico britannico di lavorare per 5 anni in un solo territorio australiano. Per ottenerlo, l'espatriato deve ricevere una nomina da parte del governo territoriale competente. Dopo 3 anni con questo visto, si può richiedere la residenza permanente. Esiste anche il visto 482 Temporary Skill Shortage Subclass (Medium-Term Stream), che è un visto temporaneo per le professioni soggette a carenza di manodopera. Questo visto è tendenzialmente più facile da ottenere. Il visto 482 non è vincolato a limiti d'età, mentre per gli altri l'età massima del richiedente non deve superare i 45 anni. 

Gli stipendi dei medici in Australia sono significativamente più alti rispetto al Regno Unito dove i medici di base guadagnano tra le 70.000 e le 105.000 sterline, e gli specializzandi meno di 40.000 sterline (dati forniti dalla piattaforma di reclutamento Prospects). Di contro, un medico di base in Australia guadagna in media 100.000 sterline, con un picco che tocca le 200.000 sterline per gli specialisti (dati forniti da Alecto Australia). La disparità di retribuzione tra le due nazioni è evidente, pur tenendo conto dell'elevato costo della vita in città come Sydney e Melbourne.

I medici espatriati che si trasferiscono in zone rurali dell'Australia possono guadagnare fino a 200.000 sterline. Come spiega Medrecruit, un'altra agenzia di reclutamento, i medici che lavorano nelle aree decentrate beneficiano di incentivi finanziari statali (sovvenzioni per il trasferimento e altre agevolazioni). Nel rapporto del General Medical Council, la stragrande maggioranza dei medici britannici che si sono già trasferiti in Australia ha dichiarato di avere una qualità di vita (87%) e una retribuzione (80%) superiori rispetto a casa.

La società di risorse umane Remote ha classificato la Nuova Zelanda come il Paese con il miglior equilibrio tra lavoro e vita privata a livello mondiale, mentre l'Australia si aggiudica il quarto posto. Nel rapporto del General Medical Council, l'87% dei medici britannici in Nuova Zelanda ha dichiarato che la loro qualità di vita è migliorata.

Il sito ufficiale del governo Te Whatu Ora | Health New Zealand offre una sezione dedicata alle offerte di lavoro sia a breve termine che a tempo indeterminato. Anche Kiwi Health Jobs è un'ottima piattaforma per cercare offerte di lavoro nella sanità pubblica e privata. L'Hauora Taiwhenua Health Network facilita il collocamento di medici espatriati in località rurali e urbane attraverso i siti NZLocums e NZMedJobs. Come in Australia, i medici espatriati che si trasferiscono in aree rurali della Nuova Zelanda beneficiano di incentivi finanziari e di una retribuzione più alta. Gli stipendi dei medici specilizzandi partono dall'equivalente di 40.000 sterline, mentre i medici di base più esperti guadagnano almeno 85.000 sterline.

In Nuova Zelanda i medici di tutti i tipi, da quelli di base agli specialisti, sono classificati come professioni Green List Tier 1. 

In Nuova Zelanda i medici di tutti i tipi, da quelli di base agli specialisti, rientrano tra le professioni Green List Tier 1 e possono ottenere un visto permanente. Il visto Straight to Residence e il visto Work to Residence sono un'ottima scelta per i medici sotto i 55 anni che ricevono un'offerta da un  datore di lavoro neozelandese. Questi visti consentono inoltre di trasferirsi con i membri della famiglia che hanno diritto alla residenza permanente.

La fuga di medici dal Regno Unito è un problema che dura da decenni e che si sta intensificando 

L'Australia, la Nuova Zelanda e il Canada non sono le uniche destinazioni di punta, ovviamente. Ci sono medici britannici che optano per gli Emirati Arabi Uniti e gli Stati Uniti. L'assenza di tasse sul reddito delle persone fisiche negli Emirati Arabi Uniti è un vantaggio significativo, mentre il settore dell'assistenza sanitaria privata e le tasse relativamente basse negli Stati Uniti consentono di ottenere guadagni molto elevati. 

La fuga dei medici dal Regno Unito verso altri Paesi altamente sviluppati non è una tendenza recente, ma negli ultimi anni si è intensificata. Uno studio del 2012, pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine da Avinash Sharma, Trevor W. Lambert e Michael J Goldacre, dimostra che questa tendenza è iniziata ben 25 anni fa. 

Lo studio, intitolato “Why UK-trained doctors leave the UK: cross-sectional survey of doctors in New Zealand” (Perché i medici formati nel Regno Unito lasciano il territorio: indagine trasversale sui medici in Nuova Zelanda), ha rilevato che i medici britannici si trasferivano in Nuova Zelanda già nel 2005, a causa del sovraccarico di lavoro, dello scarso equilibrio tra lavoro e vita privata e dello scontento verso il nuovo sistema di avanzamento di carriera introdotto all'inizio del secolo. L'intensificarsi della tendenza, come riporta il National Health Executive, è preoccupante perché, se non fosse risolta, potrebbe costare al NHS 5 miliardi di sterline all'anno.

Naturalmente, il vuoto lasciato dai medici che abbandonano il Regno Unito può rappresentare un'opportunità per i medici espatriati dai Paesi in via di sviluppo. Un numero crescente di dottori provenienti dall'Asia meridionale, dalla Nigeria e dall'Egitto, ma anche da Stati europei come la Romania e la Grecia, si sta trasferendo in Gran Bretagna. Il costo dell'assunzione di nuovi medici dall'estero pesa di più rispetto al mantenimento della forza lavoro esistente.

Link utili

Junior doctors guide to industrial action in England (bma.org.uk)

How much do junior doctors really get paid in England? - BBC News

Identifying groups of migrating doctors - GMC (gmc-uk.org)

Working as a doctor in Canada (bma.org.uk)

Working as a doctor in Australia (bma.org.uk)

Working as a doctor in New Zealand (bma.org.uk)

General practice doctor job profile | Prospects.ac.uk

GP Salary UK - General Practitioners Salary in United Kingdom (alectoaustralia.com)

How much do rural and remote doctors make in 2024? (medworld.com)

Kiwi Health Jobs

International Doctors - Hauora Taiwhenua (htrhn.org.nz)

Why UK-trained doctors leave the UK: cross-sectional survey of doctors in New Zealand - PMC (nih.gov)