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Possible trasferimento

Ultima attività 07 Aprile 2020 di morcal

Nuova discussione

Volpe1980

Ciao buongiorno mi chiamo Alessandro ho 39 anni  sono di Albenga in provincia di savona sono un libero professionista ,ho un azienda di piante in vaso.
È da un paio che ho in mente di andare via da dove abito e cambiare vita......
Con mia moglie abbiamo pensato al portogallo perché ci sembra un posto tranquillo molto simile all italia .
Sono completamente ignaro di che parte del portogallo scegliere.
Accetto consigli e informazioni
Grazie
A presto
Alessandro

micolino5

Volpe 1980:non è facile rispondere alla Sua domanda, troppe variabili!!!
Sole, centro abitato, entroterra, caldo, freddo etc etc
Io ho abitato due anni al Nord ed ora trasferita al Sud. Se scrive più dettagli o se vuole contattarmi in privato, Le posso dare mie valutazioni personali in base a ciò che cercate.

GIULIO TORRES

io suggerisco povoa do varzim
vicino aporto gente seria attrezzato sulla riviera del mare
prova a vedere su internet giulio

Francesca

Ciao Alessandro  :)

Ti suggerisco di prenderti il tempo necessario per leggere tutte le informazioni sulle varie zone del Portogallo che trovi sul nostro forum.
La maggior parte delle informazioni che cerchi sono già state tutte inserite.

Se vuoi puoi fare anche una ricerca per argomento seguendo questo link: www.expat.com

Saluti,

Francesca
Team Expat.com

marco.t.london

Un posto "tranquillo" generalmente mal si abbina al business.
Valuta bene le prospettive di guadagno, considera che le possibilità di spesa dei portoghesi sono inferiori a quelle degli italiani ed anche che la burocrazia si dice sia peggio di quella italiana.

ls4giovanni

Se vuoi una impressione, chiedi a tuo nonno come era l'Italia negli anni 6/70.
Quello e ciò che mi pare di ricordare  di quegli anni sentendo parlare di Portogallo. Tu ancora non c'eri . Ma siccome sei ancora molto all inizio della Tua ricerca, avrai certo tempo di capire soprattutto oggi in periodo di coronavirus. Dopo sarà tutto un altro mondo. Come lo fu quel periodo post bellico. Qui, in Portogallo e ovunque. Dipende da dove si parte e da quale parte del mezzo bicchiere secondo te è piena o vuota.

morcal

@ Volpe1980 : Ogni decisione  dovrebbe  essere  obbligatoriamente, a mio avviso, preceduta da un soggiorno in  Portogallo di entrambi i coniugi per almeno 15 giorni . Una visita che deve partire da Lisbona/Porto ed includere  altre aree interne e costiere del paese. Per quanto ne capisco e da quello che si vede in giro in Algarve, se si ha esperienza e conoscenza avanzata  sulle coltivazioni intensive  in serra ( non solo fiori ma principalmente ortaggi e frutti di bosco ) si puo' fare qualche cosa. Sono ancora un poco agli inizi mentre. per es. la vivaistica (palme e  piante ornamentali) e' abbastanza sviluppata e diffusa.

ls4giovanni

Solo per dare un parere da ex addetto al settore. Sull'agricoltura in generale è complicato operare in Portogallo. Sulle coltivazioni specializzate (vino/uva ad esempio) hanno un loro mercato di riferimento nel quale è molto difficile entrare da fuori. Sul resto hanno una realtà ancora molto legata alla manodopera che però costa un terzo di quanto costi in italia. La burocrazie è elemento essenziale derivando dai contributi UE parte significativa del reddito . E  credo di aver capito che in tema di burocrazia non sono secondi all'Italia. Gli sbocchi sul mercato sono frammentati in mille rivoli. Tipico di agricolture ancora molto legate alla frammentata proprietà contadina e alla manodpoera famigliare di più generazioni assieme. Da quello che vedo i terreni in vendita hanno quotazioni per turisti e per di più ricchi.  Con vincoli ambientali che credo siano peggio di quelli liguri.  Infine è un paese stretto e lungo dove la variabilità climatica è veramente ampia. Da Porto a Faro e dal mare oceanico e ventoso all'interno montagnoso confine con la Spagna le condizioni cambiano veramente molto.  Non per scoraggiare nessuno. Solo per confermare Morcal immaginando che 15 gg servano solo per capire che ce ne vogliono ben altri per capire bene.  :)
Nella logica di trasferirsi per guadagnarsi la pagnotta. Viverci da pensionati dove la pagnotta te la sei già guadagnata e speri solo che te la paghino come da contratto, è altra situazione.

Volpe1980

Ciao buongiorno grazie della solerte risposta.
In serata le scrivo un po di piu su di noi grazie a presto Alessandro

Santi2

Ciao e benvenuto,

Io e mio marito abbiamo fatto questa scelta 3 anni fa, dopo aver visitato diverse volte il Paese, isole comprese, ci siamo trasferiti insieme a MaggieMay, la ns. pelosetta, sull 'ALBUFEIRA DEL CASTELLO DE BODE, un lungo bacino artificiale  vicino a Tomar. 
Ci è piaciuto il verde, gli spazi dilatati, il clima secco rispetto alla costs, il lago  (a breve diventerà una riserva naturale), e anche la comunità mista expat / portoghesi.  Da alcuni anni scriviamo un Blog sulla regione del Centro del Portogallo forse puoi dare un'occhiata, le foto sono nostre, e puoi trovare qualche spunto.
Comunque, se posso, consiglio 1. Visita tutto il Paese e scegli il posto più adatto alla tua attività, 2. Impara molto bene il portoghese prima di trasferirti,  e ripassa inglese e francese.

Sulla base della nostra esperienza, i portoghesi sono mediamente meno istruiti degli italiani, migliaia di statali che tirano a campare (e talvolta, intascano mazzettine) conoscenze in ambito tecnico: "zero", sono molto tradizionalisti  (per es. Non mi riesce di trovare piantine di radicchio, semi di finocchi, i carciofi non sanno cosa siano: piantano quintali di patate-cipolle-broccoli-cavoli-carote), la burocrazia portoghese è peggiore di quella italiana, e sono estremamente fieri del loro Paese, quindi ti diranno che hanno il clima migliore del mondo, la cucina migliore, i vini migliori, etc, 

Il motivo per cui restiamo è che si sta più larghi, qui la densità abitativa è minima, il posto che abbiamo scelto è per noi ideale, la maggior parte delle persone è cordiale, la maggior parte dei lavori in casa abbiamo imparato a farli da soli, e... le sementi ce le facciamo spedire dall'Italia. 

Più di tutto in questa domenica mattina, ci manca un cappuccino decente!
MUITA SORTE😊

morcal

@Santi2: Concordo con l'analisi, un carciofo quando si trova  costa 3-4€ come anche qualche finocchio. All'inizio abbiamo girato mercati e mercatini per trovare un sedano. Un'altra cosa da tenere presente e' che i bancarellisti Portoghesi ti avvisano piu' volte che le loro fragole sono locali e NON Spagnole  ( o Italiane).

Santi2

Con-cor-do!!!!!
(Ma dove li hai trovati i carciofi???)

morcal

Mercatino del mercoledi a Quarteira. Però in compenso ho riscoperto fruttta ed ortaggi che non vedevo in giro da 50 anni, tipo le radici di pastinaca ( le bastunache , in dialetto ) , i fichi secchi neri ( i fichi natalini) , i fichi d'india nani ( figuerinhas ), le mele cotogne ( marmelos)  e tante piccole cose comuni in fanciullezza.

Tinko

Per quanto riguarda i prodotti agricoli, importano quasi tutto quello che vendono nei supermrrcati, e la qualità  molto bassa. Nei mercati comunali, vedi la differenza: patate da far pena, carne fresca buona e economica, carne insaccata da girare alla larga. Baccalà di tutte le qualità, ma come lo cucinano è una immensa pena. Quando ti dicono che i loro prodotti sono i migliori, in realtà sono dei simpatici burloni che hanno una vaga idea della qualità.

morcal

Il concetto di qualita' puo' essere soggettivo, preferisco il concetto di genuinita' .Quanto si trova di locale nei mercati comunali in termini di frutta e verdura non sara' bello ai nostri occhi  ma sicuramente fresco ,genuino,saporito  e non uscito da celle-frigorifero. Ho trovato delle pesche rosse  autoctone pelosette (da sbucciare) che non sono bancabili per supermercato ma molto buone, chi non ha mangiato pesche prima che fossero inventate le nettarine non puo' capirlo.  Il tutto a prezzi abbordabili. Basta saper scegliere e sapere cucinare; lo stesso vale per il pesce e per i tagli di carne. Non mi scompone piu' di tanto il fatto che alimenti e preparazioni locali siano reputate dai Portoghesi  i migliori, basta pensare da noi alle partigianerie sulle varie cucine regionali.

Santi2

A Morcal e Tinko,

avete ragione tutti e due... comunque, qui nel Centro mele, pere, ciligie, fragole, pesche sono locali al mercato municipale.  Genuine? Sì. 

Se vado da Paulo, invece di andare al supermercato, la carne è delizia per il palato.  Per il pesce abbiamo banchi di pesce fresco sempre al mercato municipale.   Vorrei poter trovare più varietà... e allora ci siamo tirati su le maniche e dai semi sta crescendo la variegata di Castelfranco a Tomar.  Cresce? Certo che cresce.  Più avanti ci cimenteremo con i carciofi romani, bietole... In tempi di covid-19 è un piacere stare all'aperto, curare il giardino e l'orto.

In Italia ci siamo ingegnati generazione dopo generazione a creare 20 cucine con gli ingredienti locali, con una varietà ricchissima, con una creatività unica.  Utilizziamo erbe (e non solo coriandolo e rosmarino) e spezie a profusione.  L'olio d'oliva del Garda è diverso da quello ligure o umbro o pugliese.  Non inizio neppure a toccare l'argomento vini...Risultato: enciclopedia della cucina italiana 20 volumi + l'indice. 

Certo che se i turisti che girano nella Baixa chiedono paella e sangria, mi viene da dar ragione ai portoghesi che difendono la loro cucina tradizionale, che sarà ripetitiva, ma almeno è autentica.

Forse Alessandro, alias Volpe1980, potrebbe venire qui a portare un po' di varietà ed estendere il biologico (come i nostri agrumi).  Insomma, mettiamo insieme il meglio dei due Paesi...

E Adesso vado a vedermi I Delitti del Barlume...

micolino5

Santi2 ha scritto :

A Morcal e Tinko,

avete ragione tutti e due... comunque, qui nel Centro mele, pere, ciligie, fragole, pesche sono locali al mercato municipale.  Genuine? Sì. 

Se vado da Paulo, invece di andare al supermercato, la carne è delizia per il palato.  Per il pesce abbiamo banchi di pesce fresco sempre al mercato municipale.   Vorrei poter trovare più varietà... e allora ci siamo tirati su le maniche e dai semi sta crescendo la variegata di Castelfranco a Tomar.  Cresce? Certo che cresce.  Più avanti ci cimenteremo con i carciofi romani, bietole... In tempi di covid-19 è un piacere stare all'aperto, curare il giardino e l'orto.

In Italia ci siamo ingegnati generazione dopo generazione a creare 20 cucine con gli ingredienti locali, con una varietà ricchissima, con una creatività unica.  Utilizziamo erbe (e non solo coriandolo e rosmarino) e spezie a profusione.  L'olio d'oliva del Garda è diverso da quello ligure o umbro o pugliese.  Non inizio neppure a toccare l'argomento vini...Risultato: enciclopedia della cucina italiana 20 volumi + l'indice. 

Certo che se i turisti che girano nella Baixa chiedono paella e sangria, mi viene da dar ragione ai portoghesi che difendono la loro cucina tradizionale, che sarà ripetitiva, ma almeno è autentica.

Forse Alessandro, alias Volpe1980, potrebbe venire qui a portare un po' di varietà ed estendere il biologico (come i nostri agrumi).  Insomma, mettiamo insieme il meglio dei due Paesi...

E Adesso vado a vedermi I Delitti del Barlume...


Mi posso auto invitare a pranzo quando passo dalle vostre parti??? Io poi arrivo eh!!!

Santi2

Bom dia,
per Micolino5, durante i weekend di solito siamo liberi, so feel free... però avvisaci prima!

morcal

Alla larga! Penso sia impensabile di questi tempi :(

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