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Passi da fare per trovare lavoro in Ungheria

Ultima attività 15 Agosto 2017 di Alexsk

Nuova discussione

Francesca

Buongiorno,

Per avere successo nella ricerca di impiego in Ungheria bisogna informarsi sul funzionamento del mercato del lavoro locale… partire all’avventura è una perdita di tempo, denaro ed energie.

Da dove iniziare: ricerche online e tramite i social network, registrazione con agenzie interinali, invio di candidature spontanee… quali sono i canali più efficaci?

Quanto è importante parlare la lingua del posto?

Come scrivere un curriculum efficace? Va allegata una lettera di presentazione?

Qual’ è il periodo dell’anno più favorevole per trovare lavoro in Ungheria?

Quali sono le figure professionali di cui il mercato è saturo e quali sono i profili stranieri più richiesti?

Quali sono i passi giusti da fare quando si cerca lavoro in Ungheria?

Grazie in anticipo per i suggerimenti,

Francesca

ferracci claudio

Buongiorno Francesca,io non lavoro in Ungheria,almeno non ora.Arrivai in Ungheria nel 1991 come logistico di una società italo-svizzera per realizzare due progetti industriali nel Borsodi Abaùj Zemplin...per divergenze con la mia azienda decisi di interrompere il rapporto con loro dopo un anno,nel frattempo avevo iniziato ad imparare l'ungherese,mia quinta lingua oggi,ed avevo conosciuto quella che sarebbe divenuta mia moglie,decisi quindi con alcuni collaboratori ungheresi di aprire un ristorante pizzeria al nord del paese e di rimanere li.Gli eventi come molti sanno negli anni '90 sconvolsero un po il mondo lavorativo,non ultimo fu l'aumento delle tasse sui guadagni che il governo equiparò agli standard europei.Il mio ristorante viveva sopratutto grazie alla presenza di molti stranieri,franccesi impegnati a  in quel progetto che oggi sono le splendide colline coltivate a tokaj e che danno uno dei migliori vini ungheresi....spagnoli del settore del legno  che dalla Slovacchia e dalle foreste ungheresi del nord ricavavano legnami da esportare vero l'ovest,americani della Reynolds tabacco in joint venture con l'azienda ungherese del settore e tante aziende italiane impegnate nel settore tessile e meccanico...bene fu esattamente l'aumento della tassa sui profitti portata al 36% nel 1994 che se da un lato tutelò il paese dai banditi dell'ovest creando una netta linea tra le aziende serie e gli avventurieri...io purtroppo ebbi un drastico calo della clientela dovuto al rapido abbandono del paese da molte piccole aziende che esportarono le loro attività verso i più permissivi paesi limitrofi.Fu così che un ristorante ITALIANO,che usava esclusivamente prodotti italiani importati,nato nel cuore del profondo nord magyaro fu costretto a chiudere.Tornai alla mia antica attività...se togliamo un impianto che nel 2000 ho ricondizionato a Baja per conto di una azienda italiana che ha trasferito le sue attività in Ungheria ...in Ungheria non ho più lavorato.Il mio settore è quello dell'industria molitoria e della pasta,settori che hanno pochissime industrie e tecnici nel paese,al mondo siamo noi italiani la punta di diamante,lavoro prevalentemente in paesi lontani ed in mercati emergenti,negli USA e ovunque ci sia un mulino o un pastificio da impiantare.Per questo credo che se dei giovani frequentassero in Italia le uniche scuole al mondo in grado di formare tecnici in questo campo avrebbero un futuro molto roseo nel mio paese adottivo.Come sempre cordialissimi saluti a tutti voi.

Francesca

Saluti a te Claudio e grazie del contributo!

A risentirci

Alexsk

Io sono molto ricco,
quindi é stato semplice, é bastato aprire una KFT e le tasse ungheresi sono il 10% non il 28-48% del governo ladro italiano!!!

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