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La Tunisia durante la pandemia... Paese stretto o largo?

AntoTunisia

Ormai (speriamo) ci stiamo avvicinando alla fine delle restrizioni, l'Italia da oggi ha allargato un po' le sue maglie e la Tunisia ci sta pensando, molto probabilmente dal 6 giugno cambierà qualcosa.
Alcuni di voi si sono trovati bloccati in Italia o in Tunisia o hanno dovuto affrontare viaggi con tamponi, quarantene (anche in Hotel) e lungaggini burocratiche.
Certo, se qualcuno mi avesse detto che avremmo passato un simile evento non ci avrei mai creduto ma è successo.
Anche come valvola di sfogo ed allo scopo comunque di analizzare i vari pro e contro di vita, come avete vissuto questo periodo? La Tunisia (o entrambi i Paesi per chi ha potuto viaggiare) vi sono sembrati troppo chiusi o siete riusciti comunque a gestirvi la vita più o meno serenamente?

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AntoTunisia

Di seguito la mia esperienza di questo anno e mezzo di pandemia.
A fine febbraio dell'anno scorso sono andato a Roma per rinnovare la patente, in aeroporto a Tunisi una calca assurda per il controllo passaporti, tutti senza mascherine (ma ancora non era sorto realmente il problema), arrivo a Roma e ci si doveva sottoporre solo a un termoscanner attaccato al soffitto, insomma nulla di particolare, dopo qualche giorno torno in Tunisia e trovo da compilare un foglietto aggiuntivo dove si doveva riportare da dove si veniva e per quanto tempo si era soggiornato all'estero. Passa qualche giorno, in Italia la situazione va peggiorando sempre più, la prima decade di marzo arriva a Monastir una barca a vela italiana per fare lavori di carenaggio... vengono trattati come appestati, la barca circondata, nessuno si poteva avvicinare, allerto il servizio di emergenze dell'ambasciata ed a seguire rappresentanti politici in Italia ed a Bruxelles. Gli italiani dalla barca fanno contatti quotidiani in videoconferenza con giornali e politici ma devono fare la quarantena, intanto scatta da parte nostra una solidarietà verso di loro approvvigionandoli dei generi richiesti. Qui mi sono reso conto che qualcosa stava precipitando. I primi di aprile la Tunisia si chiude, tutti in lock down e si esce solo per fare la spesa. Il tempo di soffrire della chiusura non c'era, si sentivano notizie terribili giungere dall'Italia poi arriva il Ramadan, l'Aid e con l'estate il Paese si riapre, si va a ballare, i locali ultra affollati, nottate intere in discoteca, l'Hard Rock Cafè offre serate di musica live con il tutto esaurito, insomma una bella estate spensierata solo norme restringenti per i viaggi ma per il momento non potevo andare da nessuna parte.
Con l'autunno viene dichiarata l'emergenza, parte il primo confinamento ma... non è più un confinamento "di polizia" (gestito dalla polizia) ma è "di governatorato" (gestito dai singoli governatorati) quindi affronto il primo viaggio Sousse/Tunisi facendo strade che mi evitavano gli incontri con i  posti di blocco (sono sempre ai soliti punti) ma alla fine mi viene detto che alla polizia quello che interessava era che per l'ora del coprifuoco si era in casa, si poteva andare dove si voleva, i treni marciavano tranquillamente. Il coprifuoco è stata la cosa più snervante perchè ti obbligava a rientrare a casa la sera ma, per il resto qua di pandemia nell'ultimo periodo autunno/primavera non è che se ne sia vista chissà che, i centri commerciali lavoravano, le mascherine erano randomiche come il gel per le mani (personalmente ho preso le mie precauzioni ma di leggerezza se ne vedeva anche troppa), in tanti asserivano che era tutta una manovra politica per chiedere contributi internazionali infatti li hanno chiesti ma non li hanno avuti e quindi sono iniziate partenze sempre più pressanti di barconi tunisini verso Lampedusa (questa è una mia analisi personale).
Durante il Ramadan è stato anche mandato in onda uno sceneggiato sui clandestini tunisini, dipingeva gli italiani non proprio bene ma a detta loro serviva a disinvogliare le partenze.
Da oggi l'Italia si sta aprendo, la Tunisia ha iniziato la sua riapertura dall'altro ieri... speriamo di raggiungere una normalità al più presto.
La conclusione (per restare in tema) è che non mi sono sentito particolarmente costretto in Tunisia, mi è mancata la libertà di poter andare in Italia anche solo per un giorno ma la vita qui è stata abbastanza libera e serena. Sono stato ad El Jem, Mahdia, Monastir, Sousse, Hammamet, Tunisi, Biserta e Tabarka.

Guest6778

AntoTunisia  ci invita ad una riflessione,.. COME ABBIAMO VISSUTO?
che dire, dipende da come la gente  ha saputo o voluto informarsi  a tale proposito. Invece che rimanere insalamata davanti alle TV di stato, avrebbe potuto indagare meglio ed essere maggiormente reattiva.
Ma non voglio innescare polemiche. CAPISCO BENE che dopo una lunga giornata di lavoro nessuno ha voglia di comprendere come davvero stanno le cose.
Se la gente sapesse la verità ,davvero scoppierebbe una rivoluzione. . Un vaccino ha bisogno di almeno 8 /10 anni di sperimentazione prima di essere commercializzato su larga scala. Trattare popoli  come cavie è la più grande nefandezza della storia. Io  sono fortunato , lavoravo  in smart e uscivo il meno possibile, perchè se avessi incontrato qualcuno che mi puntava un tester   sulla fronte  avrei reagito malissimo.
Povera Italia. Spero , come ho scritto in altro post, che la Tunisia sia + intelligente e rispettosa della sua popolazione. Un saluto a tutti

Francesca

XP300 ha scritto :

AntoTunisia  ci invita ad una riflessione,.. COME ABBIAMO VISSUTO?
che dire, dipende da come la gente  ha saputo o voluto informarsi  a tale proposito. Invece che rimanere insalamata davanti alle TV di stato, avrebbe potuto indagare meglio ed essere maggiormente reattiva.
Ma non voglio innescare polemiche. CAPISCO BENE che dopo una lunga giornata di lavoro nessuno ha voglia di comprendere come davvero stanno le cose.
Se la gente sapesse la verità ,davvero scoppierebbe una rivoluzione. . Un vaccino ha bisogno di almeno 8 /10 anni di sperimentazione prima di essere commercializzato su larga scala. Trattare popoli  come cavie è la più grande nefandezza della storia. Io  sono fortunato , lavoravo  in smart e uscivo il meno possibile, perchè se avessi incontrato qualcuno che mi puntava un tester   sulla fronte  avrei reagito malissimo.
Povera Italia. Spero , come ho scritto in altro post, che la Tunisia sia + intelligente e rispettosa della sua popolazione. Un saluto a tutti


Ancora con questa storia del vaccino? Pensavo fosse stato già chiarito che questo forum non è il contenitore adatto per discutere il taglio che "tu" vuoi dare a questo argomento.

Live in tunisia

E comunque che ci vogliano 8 o 10 anni per sperimentare un vaccino è falso.

Sei rimasto indietro di qualche decennio..

AntoTunisia

@XP300 non chiedo commenti sul vaccino o sulle varie politiche più o meno negazioniste del virus, mi rendo conto del tuo pensiero ma questo non è il luogo per fare simili discussioni che porterebbero tutto fuori tema, quello che chiedo è agli utenti che hanno vissuto in Italia o in Tunisia o in entrambi i luoghi di effettuare delle comparazioni sulla vita quotidiana per vedere se la mia sensazione di "libertà" che ho avuto in questo "quasi" anno e mezzo in Tunisia è solo una mia sensazione o è condivisa anche dagli altri utenti.
Riformulo quindi la domanda: In Italia ti sei sentito soffocare? In Tunisia ti sei sentito soffocare o non hai avuto particolari problemi in entrambi i luoghi? A volte è fondamentale per una persona che decide di trasferirsi capire dove si va a vivere, la Tunisia al contrario di cosa diceva un  utente del forum di tanti anni fa non è il terzo mondo (anche se a volte ci piace scherzare sull'argomento) ma le restrizioni in un Paese che è uscito da 10 anni da una guerra civile (seppur blanda) vanno gestite con molta elasticità. Qui nessuno ha imposto la mascherina per strada, solo verso ottobre venni fermato dalla polizia perchè in macchina non avevo la mascherina ma era una situazione mediatica con la televizione che filmava. Con il poliziotto mi sono subito qualificato quindi mi ha detto che potevo andare, al cameramen che veniva a farmi un primo piano gli ho fatto un bel dito medio e me ne sono andato! Non credo che in Italia sarebbe andata allo stesso modo.

Luna60

Salve a tutti, personalmente non ho risentito troppo delle blande misure imposte in questo secondo periodo di confinamento - l’anno scorso si sono sentite senz’altro di più, considerando anche un’effetto “svuotamento” degli scaffali dei piccoli esercizi: l’unica cosa che ho “sofferto” è stata la ridotta mobilità, anche all’interno della città, ma per una mia decisione di non prendere mezzi pubblici, taxi compresi, per la consapevolezza che le misure di contenimento, sopratutto da parte degli utenti, erano in buona parte inesistenti, ma, a vaccinazione completata, sicuramente tornerò ad utilizzarli. Sono tornata in Italia per un breve periodo ed ho constatato, sopratutto a Roma, una certa isteria: mascherina all’aperto anche da sola ed in strade pressoché vuote, difficoltà a muoversi nei paesi della regione, sensazione di essere, seppur con le previste giustificazioni, alla mercé dell’operatore di polizia che ti fermava -  comprensibilmente visto che siamo un paese di “fantasiosi furbi” -  ho percepito la tendenza a farti comunque il verbale e poi...te la sbrighi tu col Giudice...d’altronde i poverini si sono dovuti barcamenare tra una pletora infinita di decreti, eccezioni ai decreti, ordinanze municipali, regionali etc etc.-
Detto questo, forse anche perché sono un “animale stanziale”, non mi sono sentita “stretta” in Tunisia, considerando che tutto il resto del mondo era nelle stesse condizioni, c’era poco da sentirsi privati delle libertà e quant’altro, ma, anzi, ho visto una maggiore elasticità (un bene? un male? ...non so) Ho sentito invece la sofferenza di quanti vivono alla giornata, ai margini di tutte le attività che, causa confinamento e coprifuoco, si sono ridotte se non fermate. Un saluto a tutti.

Massimo53

Condivido esperienza di Luna60 . Sono stato 5 mesi in Italia ed è stato quasi più pesante anche se era estate . Infatti gli esercizi pubblici erano pieni di giovani che , per bere o fumare ma anche a spasso , erano senza precauzioni ( anche distanze) , e tanti conoscenti sono stati contagiati da nipoti , ecc. . Qui unico problema era la mancanza diffusa di " attenzioni" alle precauzioni minime da parte della popolazione . Tutto sopportabile con la maggiore libertà di vita di tutti i giorni.

Guest6778

Ma secondo voi, questi arresti domiciliari valgono come presofferto ?

A parte le battute, io sono finalmente in pensione, ma nel 2020 lavoravo!
Sede Berlino, famiglia in italia
Non vi dico cosa ho dovuto soffrire !  E cosa
Mi hanno fatto soffrire !

Non è che in Germania fosse stato meglio che in italia:
Albergo dove abitavo niente cena niente cambio biancheria dovevi tenerti asciugamani tutta la settimana
Cene in camera con quanto acquistato al take away
Pranzi al freddo all’esterno degli uffici

Voli aerei, quando c’erano erano rari e stipati, molti bardati come infermieri COVID
Tamponi quarantene test  e questionari da riempire

Evviva la pensione !

Comunque il COVID si è portato via 3 zie e mia mamma.

Cosa dire. Una malattia subdola che colpisce in modo diverso ogni persona, mia nipote che lavora in terapia intensiva mi parla di persone con organi sotto stress polmoni distrutti e non solo positivi ma anche falsi negativi. E stranamente il quadro clinico dei vari pazienti è diverso uno dall altro
Chi ha avuto la fortuna di non dover averci a che fare narra la barzelletta  sui vaccini. Io gli ho fatti e
Mi sento più tranquillo, tu non lo vuoi fare? Buon porto faccia, ma come io non critico te tu non criticare me.

In Tunisia avevamo 3 fornitori che hanno come lavoratori donne bravissime. 
I miei pochi viaggi, lavoravo in ambito Finance, mi hanno permesso di conoscere questo bellissimo paese, ma anche qui questionari test tamponi etc.

Vorrei tornarci da ospite e non più per business

Un abbraccio a tutti