La Nuova Zelanda riapre le porte agli espatriati residenti

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Pubblicato 2020-09-16 alle 09:00 da Veedushi
Secondo un comunicato del governo, a partire da Ottobre, la Nuova Zelanda aprirà le porte agli stranieri che durante la crisi sanitaria avevano lasciato l'isola senza la possibilità di fare ritorno. Vediamo insieme di cosa si tratta. 

Secondo le statistiche ufficiali, circa 268.000 cittadini stranieri hanno lasciato la Nuova Zelanda all'inizio della pandemia. Pur rimanendo l'incertezza sulla revoca delle restrizioni alle frontiere, il governo ha deciso di rivedere la sua politica inerente all'immigrazione. Se in un primo momento era stata data priorità d'ingresso solo ai neozelandesi e ai residenti permanenti, oggi hanno accesso sul territorio anche i lavoratori temporanei in possesso di un visto, cosi come coniugi e figli di cittadini neozelandesi e di residenti stranieri. La condizione da soddisfare è dimostrare un legame duraturo ed avere motivi fondati per rimanere nel paese a lungo termine.

Quasi 850 stranieri residenti in rientro in Nuova Zelanda

Per poter entrare, i residenti stranieri devono avere un lavoro in Nuova Zelanda o essere degli imprenditori. Devono anche essere in possesso di un visto adatto alla loro professione. Inoltre, non devono aver lasciato il paese prima del 1° dicembre 2019 ed averci vissuto per almeno due anni. Hanno diritto di rientro anche gli stranieri in possesso di visto valido fino a fine 2020, che hanno vissuto in Nuova Zelanda per almeno un anno, ed hanno inoltrato la domanda per rinnovare il visto entro il 10 agosto 2020. Tra questi profili rientrano gli Imprenditori stranieri con un'attività attiva in Nuova Zelanda, i residenti abituali con figli a carico da almeno sei mesi e chi ha chiesto un permesso di residenza prima del 31 luglio 2020.

Secondo le autorità locali, grazie a questa misura, circa 850 residenti stranieri dovrebbero poter tornare in Nuova Zelanda nei prossimi mesi, anche se le restrizioni alle frontiere rimarranno in vigore. Inoltre, tutti i viaggiatori in arrivo saranno messi in quarantena o isolati per 14 giorni.

Riunire gli espatriati che erano stati separati

Migliaia di coppie, costrette a vivere separate durante la crisi, possono finalmente ricongiungersi. Prima che il governo varasse le nuove misure, gli stranieri potevano entrare in Nuova Zelanda solo con un visto per familiare a carico, o assieme al compagno/a neozelandese, o in compagnia di uno straniero residente. Oggi hanno accesso, assieme ai figli, senza restrizioni. I residenti australiani, qualora la loro richiesta di ingresso fosse accettata, riceveranno un Critical Purpose Visitor Visa e in seguito un permesso di residenza. 

Permesso di soggiorno e rinnovo dei visti temporanei

Con l'attuale chiusura delle frontiere, circa 5.600 titolari di permesso di soggiorno non hanno potuto rinnovare il documento. I permessi di residenza scaduti a partire dal 2 febbraio 2020 sono stati sostituiti da un nuovo visto, valido per 12 mesi. I titolari di questo visto saranno ammessi nel paese solo se sono esenti dalle attuali restrizioni di viaggio e solo dopo aver ottenuto un'esenzione.

Inoltre, i titolari di un visto di lavoro temporaneo in scadenza entro la fine del 2020, così come i loro familiari, potranno rimanere più a lungo in Nuova Zelanda grazie a un'estensione di 6 mesi. Questa misura interessa circa 16.500 lavoratori stranieri e le loro famiglie. I titolari di un visto per visitatori in scadenza a fine ottobre, possono restare nel paese per altri 5 mesi. Per quanto riguarda i titolari di visto concesso nell'ambito del regime RES (Recognized Seasonal Employer), attualmente bloccati in Nuova Zelanda, possono restare per altri sei mesi e beneficiare di una maggiore flessibilità degli orari di lavoro.

I provvedimenti per gli studenti internazionali

Gli studenti stranieri non potranno trasferirsi in Nuova Zelanda quest'anno. A partire dal 10 agosto 2020, le nuove domande di visto, compresi i visti per studenti, non sono più state accettate. Secondo l'ufficio neozelandese per l'immigrazione (INZ), gli studenti internazionali bloccati all'estero sono più di 5.000 e 1.704 tra loro ha già perso il diritto di ottenere il visto. Possono comunque studiare a distanza e inoltrare una nuova richiesta di visto quando le restrizioni alle frontiere saranno sollevate. Dovranno però dimostrare di aver seguito attivamente i corsi. Chi sceglie di non fare ritorno può contattare la propria università e chiedere la cancellazione del visto. Ogni caso sarà valutato singolarmente. Gli studenti stranieri che sono attualmente in Nuova Zelanda (39.794) possono proseguire il soggiorno senza problemi.