Le scuole nel mondo riaprono dopo il COVID-19

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Pubblicato 2020-05-26 alle 14:38 da Veedushi
Il deconfinamento è gradualmente iniziato in molti paesi del mondo e la vita inizia a riprendere il suo corso. Anche le scuole riaprono le porte pur non incontrando i favori di tutti i genitori perchè alcuni temono di mettere a rischio la salute dei figli. Ecco una panoramica.

In generale le Autorità hanno adottato tutte le precauzioni necessarie per garantire la riapertura regolare di tutte le scuole nel rispetto delle norme sanitarie. Tra queste misure figurano il distanziamento sociale di uno o due metri, l'installazione di barriere protettive e la fornitura di gel idroalcolici all'ingresso degli edifici. 

Se la riapertura delle scuole in Italia è fuori discussione per il momento, in altri paesi, come negli Stati Uniti, è argomento di dibattito. I Governatori dei vari Stati dovranno valutare singolarmente la situazione prima di agire, anche se il Governo federale spinge per riaprire il prima possibile.

La Francia, il cui anno scolastico termina il 4 luglio, si muove con cautela. La riapertura delle scuole l'11 maggio scorso, nonostante il rispetto del distanziamento sociale, ha gettato nel panico vari dipartimenti tra cui Tolosa, Villeneuve d'Asq, Gard e Charente. Numerosi casi sospetti di COVID-19 hanno costretto gli istituti a richiudere. I genitori, molti dei quali continuano a lavorare a distanza, sono pertanto tenuti a garantire la continuità scolastica dei loro figli da casa.

Altrove nel mondo

Come previsto, la riapertura delle scuole in Cina il mese scorso è stata fatta secondo un rigido protocollo. A Shanghai, ad esempio, l'ingresso degli studenti e del personale docente e non docente è stato monitorato con uno scanner termico. Oltre che alla disinfezione totale degli edifici, sono state installate delle barriere di vetro tra i tavoli delle mense per far sedere solo due bambini alla volta. Alle pareti delle aule sono stati affissi dei poster per sensibilizzare alunni ed insegnanti circa i pericoli del coronavirus.

Nei Paesi Bassi sono state posizionate delle lastre di plastica tra i banchi e dei disinfettanti per le mani sono disponibili all'ingresso di ogni scuola.

In Svizzera, dove le lezioni sono cominciate l'11 Maggio, la ripresa avviene per fasi e varia da un cantone all'altro. In alcuni le classi si svolgono in piccoli gruppi, la mattina o il pomeriggio, e in altri a giorni alterni. Alunni ed insegnanti devono rispettare una distanza di due metri, mentre l'utilizzo delle mascherine non è obbligatorio. Inoltre, i bambini a rischio, o quelli che vivono con persone a rischio, possono seguire dei corsi a distanza a patto di presentare una richiesta ufficiale. 

Una riapertura graduale

In Danimarca si teme una seconda ondata di COVID-19. Le scuole e gli asili nido sono stati riaperti a metà aprile ma molti genitori hanno scelto di lasciare i figli a casa. In molti casi l'insegnamento continua a distanza. Inoltre, data la regola del distanziamento sociale, la maggior parte delle lezioni si tiene al di fuori degli istituti scolastici.

In alcune zone dell'Australia le scuole stanno riprendendo prima del previsto ma nel rispetto di misure rigorose. Gli studenti possono partecipare alle lezioni una volta alla settimana e per scaglioni. A Victoria, le scuole secondarie hanno riaperto questa settimana mentre a Melbourne, le elementari riprendono il 9 giugno.

Nella provincia del Quebec, in Canada, la ripresa è iniziata l'11 maggio e si svolge in tre fasi. Al momento sono operative solo le scuole materne ed elementari, mentre gli istituti secondari e le università riapriranno a fine agosto. Per ora i genitori sono liberi di scegliere se mandare, o meno, i figli a scuola.

Il Primo Ministro Boris Johnson conferma il rientro sui banchi di scuola a partire dal 1 giugno. Iniziano i più piccoli, quelli da 1 a 6 anni. Dal 15 giugno, solo un quarto degli studenti che frequenta l'anno dal 10 al 12 sarà autorizzato a riprendere lezioni per potersi preparare agli esami.