Domande sul trasferirsi da ex INPDAP

Salve a tutti.... mi chiamo Antonio e sono qui per la prima volta tra voi e ho una serie di domande da porre.
Sono prossimo alla pensione per raggiunti limiti di età (collocamento a riposo previsto a ottobre 2023) e sono un ex INPDAP. Si precisa che sono sposato, ho un figlio minore che, si spera, nel 2024 dovrebbe terminare le superiori e dunque iscriversi all'università nel 2024, attualmente ho una casa di proprietà, un'auto e uno scooter. Ora vi chiedo:
1. una volta trasferito e fermo restando l'obbligo della residenza all'estero di almeno 183 gg, nel restante periodo si può tornare in Italia ed eventualmente lavorare?
2. se dalla Tunisia si va in in un'altra nazione come p.e. la Spagna cosa determina rispetto l'obbliogo di residenza all'estero? E se la nazione in cui si va non fa parte dell'unione europea?
3. se esistono quanto costa mediamente la consulenza di una ditta specializzata e cosa prevede?
Spero nelle Vostre gentili risposte augurandovi ongni bene.
Salve a tutti.... mi chiamo Antonio e sono qui per la prima volta tra voi e ho una serie di domande da porre.
Sono prossimo alla pensione per raggiunti limiti di età (collocamento a riposo previsto a ottobre 2023) e sono un ex INPDAP. Si precisa che sono sposato, ho un figlio minore che, si spera, nel 2024 dovrebbe terminare le superiori e dunque iscriversi all'università nel 2024, attualmente ho una casa di proprietà, un'auto e uno scooter. Ora vi chiedo:
1. una volta trasferito e fermo restando l'obbligo della residenza all'estero di almeno 183 gg, nel restante periodo si può tornare in Italia ed eventualmente lavorare?
2. se dalla Tunisia si va in in un'altra nazione come p.e. la Spagna cosa determina rispetto l'obbliogo di residenza all'estero? E se la nazione in cui si va non fa parte dell'unione europea?
3. se esistono quanto costa mediamente la consulenza di una ditta specializzata e cosa prevede?
Spero nelle Vostre gentili risposte augurandovi ongni bene.
- @adx1963

Salve ADX e benvenuto nel forum, ti rispondo punto per punto che facciamo prima ricordandoti che tanti argomenti sono stati abbondantemente trattati quindi ricercandoli con la lentina in alto a destra trovi tutto, veniamo a noi:

1) nessun problema per tornare in Italia, per lavorare un po' meno, se sei pensionato e svolgi attività lavorativa retribuita non credo vada bene, dovresti a quel punto sentire un patronato perchè in Italia comunque faresti un reddito ma saresti anche pensionato;

2) la teoria è una cosa e dice che come INPDAP devi sostare 183 giorni in Tunisia, nella pratica puoi andare dove vuoi;

3) se intendi il trasferimento e le pratiche di defiscalizzazione a Sousse chiedono circa 500 euro a persona (mi sembra un prezzo giusto), ti fanno tutte le pratiche relative alla residenza, AIRE e defiscalizzazione, ti aiutano nella ricerca di una casa e ti fanno conoscere la città e altri connazionali.

Grazie per gli auguri, altrettanto :)
AntoTunisia intanto grazie per la pronta risposta. Si, hai ragione, posso cercare con la lente anche in altre discussioni già avviate ma era un modo come un altro per presentarmi e salutare tutti. Un carissimo saluto e augurio a tutti del sito. 1f600.svg
Ciao Adx, come già detto da Anto se sei pensionato....teoricamente non dovresti lavorare, oltretutto , per l'Agenzia delle Entrate , uno dei requisiti per essere defiscalizzato ( oltre alla permanenza fuori dall'Italia per almeno 6 mesi ed un giorno) e che l'espatriato abbia il centro dei suoi interessi fuori Italia .se ci lavori....va da sè che la residenza estera non basta. Tornando al 6 mesi ed un giorno fuori dall'Italia la regola è chiara, del restante tuo tempo libero puoi fare ciò che vuoi (anche se alcuni dicono che tu debba restare in Tunisia ma su questo non so darti certezze): quindi, per l'Italia e la sua famigerata A.d.E. - che poi è quello che a noi interessa maggiormente -  l'importante è che tu sia fuori dall'italia per i famosi 6 mesi ed un giorno ( 183 o 184 gg a seconda se anno bisestile o meno) .

Ad Hammamet ci sono tre agenzie di servizi ed i prezzi sono un po' più alti rispetto a Sousse ed il servizio offerto è similare; considera comunque che il permesso di soggiorno va richiesto nel Governatorato (regione/provincia) dove metti la residenza e, nel caso di cambio, sopratutto di Governatorato, bisogna comunicarlo e fare altre pratiche.
Non è vero che da pensionato non si possa lavorare.

Non è più così dal 2008. Fatte salve alcune limitazioni.

Chiarito questo e fermi gli altri punti per ottenere la defiscalizzazione sulla pensione, sui redditi prodotti in Italia pagherai le imposte in Italia.

L'importante è svolgere un lavoro che non richieda la residenza anagrafica in Italia.
Ciao Adx, come già detto da Anto se sei pensionato....teoricamente non dovresti lavorare, oltretutto , per l'Agenzia delle Entrate , uno dei requisiti per essere defiscalizzato ( oltre alla permanenza fuori dall'Italia per almeno 6 mesi ed un giorno) e che l'espatriato abbia il centro dei suoi interessi fuori Italia .se ci lavori....va da sè che la residenza estera non basta. Tornando al 6 mesi ed un giorno fuori dall'Italia la regola è chiara, del restante tuo tempo libero puoi fare ciò che vuoi (anche se alcuni dicono che tu debba restare in Tunisia ma su questo non so darti certezze): quindi, per l'Italia e la sua famigerata A.d.E. - che poi è quello che a noi interessa maggiormente -  l'importante è che tu sia fuori dall'italia per i famosi 6 mesi ed un giorno ( 183 o 184 gg a seconda se anno bisestile o meno) .

Ad Hammamet ci sono tre agenzie di servizi ed i prezzi sono un po' più alti rispetto a Sousse ed il servizio offerto è similare; considera comunque che il permesso di soggiorno va richiesto nel Governatorato (regione/provincia) dove metti la residenza e, nel caso di cambio, sopratutto di Governatorato, bisogna comunicarlo e fare altre pratiche.
- @Luna60

Faccio un esempio:

Io statale con 100000 di reddito , prendo residenza fittizia in Hammamet ( affitto casa già abitata) con il consenso del proprietario.
Nel frattempo abito in hotel.
Poi dopo permesso di soggiorno, e casella postale ( curata da amico)  i sei mesi che devo fare in Tunisia li faccio invece a Nizza.

Per l'italia tutto a posto, per la Tunisia chi controlla? Violo la defiscalizzazione?

Salut
@Live in tunisia

Per quanto riguarda la legge del 2008, buono a sapersi anche se sarebbe interessante conoscere queste limitazioni; ma, rimane comunque un ostacolo: se lavori in Italia come la mettiamo rispetto a quanto esplicitato dall'Agenzia delle Entrate che dice  chiaramente che “il centro degli interessi non deve essere in Italia” altrimenti, nonostante il cambio di residenza e l'iscrizione all'Aire, non si ha diritto a defiscalizzare? Presumo che svolgere un'attività lavorativa in Italia potrebbe essere interpretato come un'interesse piuttosto predominante e, se consideriamo che lavorando pagherai le tasse e che quindi l'Agenzia delle Entrate ne sarebbe a conoscenza....magari il rischio che possano mettere in discussione il diritto alla defiscalizzazione potrebbe essere piuttosto alto...con tutte le conseguenze del caso.
@Luna60 concordo con te, diventa tutto ridondante, ci sono stati casi dove i figli minori sono stati dichiarati "centro degli interessi" figuriamoci un'attività lavorativa che dando un compenso economico realmente diventa il centro degli interessi.

Poi ognuno prova e vede :)
Ciao Adx, come già detto da Anto se sei pensionato....teoricamente non dovresti lavorare, oltretutto , per l'Agenzia delle Entrate , uno dei requisiti per essere defiscalizzato ( oltre alla permanenza fuori dall'Italia per almeno 6 mesi ed un giorno) e che l'espatriato abbia il centro dei suoi interessi fuori Italia .se ci lavori....va da sè che la residenza estera non basta. Tornando al 6 mesi ed un giorno fuori dall'Italia la regola è chiara, del restante tuo tempo libero puoi fare ciò che vuoi (anche se alcuni dicono che tu debba restare in Tunisia ma su questo non so darti certezze): quindi, per l'Italia e la sua famigerata A.d.E. - che poi è quello che a noi interessa maggiormente -  l'importante è che tu sia fuori dall'italia per i famosi 6 mesi ed un giorno ( 183 o 184 gg a seconda se anno bisestile o meno) .

Ad Hammamet ci sono tre agenzie di servizi ed i prezzi sono un po' più alti rispetto a Sousse ed il servizio offerto è similare; considera comunque che il permesso di soggiorno va richiesto nel Governatorato (regione/provincia) dove metti la residenza e, nel caso di cambio, sopratutto di Governatorato, bisogna comunicarlo e fare altre pratiche.
- @Luna60

Grazie Luna60, molto gentile...

dunque, premesso che la domanda sul lavoro nasce da alcune notizie frammentarie che ho raccolto qua e la nei vari forum (alcuni dicono sia possibile l'importante è poi versare le tasse in Italia) ho capito che dovrò verificare direttamente con gli uffici italiani.

Riguardo le agenzie penso che mi rivolgerò a qualche agenzia che si trova nel Governatorato di Tunisi giacché ho già dei contatti anche per un potenziale appartamento tre le zone di Mnihla e Ariana. Questo almeno nel primo periodo perché poi vorrei "guardarmi" meglio intorno considerando che preferirei di più vivere in zone meno caotiche rispetto la città di Tunisi per quanto mi è piaciuta specialmente la Medina.

Quando venni in Tunisia nel lontano '98 oltre aver visitato tante località e città lungo tutta la costa tunisina (da Biserta a Ben Gardane) rimasi molto colpito dalle città di Sousse, Mahdia e Monastir. Ho vissuto per più di 15 gg in una costruzione del Parc national de Sidi Toui, 60 km a sud di Ben Gardane tra ragni, vipere e scorpioni e dove per bere dovevi andare a prendere l'acqua in cisterne che raccoglievano quella piovana in pieno deserto... ho avuto anche il piacere e l'onore di essere invitato più volte a pranzo a casa di amici tunisini senza sapere un h di francese e men che meno di arabo, ho dormito sul loro terrazzo e alla loro maniera avvolto nei tappeti, ho visto come sono le "vecchie" costruzioni e come sono anche certe strutture ricettive che raramente vengono utilizzate dai turisti (una bellissima a Djerba), ho avuto la fortuna di aver vissuto una festa in pieno deserto (nei pressi di una di quelle strutture "sacre" di cui ora mi sfugge il nome) dove la musica dei tamburi risuonava al chiarore di una scintillante luna piena e dove ho asssaporato il miglior cus cus di carne di montone che abbia mai mangiato... ... beh devo dire che c'è tanto di più da valutare, vivere e scoprire...

Qualcuno su questo forum, non ricordo chi e dove, ha detto una cosa bellissima che suonava più o meno così: "la cosa migliore sarebbe il poter vivere guardando il mondo con gli occhi di un bambino" ecco, questo credo sia lo spirito migliore con cui si possa partire per iniziare una nuova vita in un paese diverso. Con gli occhi di un bambino tutte le "difficoltà" diventano scoperte ed è quello che spero di poter fare...

Dunque, se ho ben capito la procedura è la seguente pur rivolgendosi ad una agenzia (se mi date qualche riferimento ve ne sarei grato):
  • individuare la città, zona, quartiere dove si vuole vivere almeno il primo periodo,
  • affittare una abitazione e procedere alle pratiche per farsi riconoscere l'affitto (non ho capito come si fa...),
  • aprire un conto bancario su cui far confluire la propria pensione/stipendio,
  • fare domanda di permesso di soggiorno definitivo,
  • Invio pratica per la defiscalizzazione all'INPS compilando il modulo preposto (INPS nel mio caso devo vedere se è direttamente Roma o Pescara dato che sono nel CNVVF),
  • iscrizione AIRE (ho letto che è possibile la preiscrizione... potreste spiegarmi per favore?),
  • procedere alle pratiche di iscrizione al registro automobilistico del proprio mezzo dopo aver ottenuto l'attestazione dell'Hotel de finance (cosa sarebbe questo ufficio?),
Spero di non essermi sbagliato e nel caso di essere corretto anche nell'ordine da seguire.

Ringrazio come sempre tutti augurando a tutti buona vita...

Antonio (questo è il mio nome 1f643.svg)
Ho letto dopo le varie risposte riguardo il lavoro...

Grazie
  • individuare la città, zona, quartiere dove si vuole vivere almeno il primo periodo,
  • affittare una abitazione e procedere alle pratiche per farsi riconoscere l'affitto (non ho capito come si fa...),
  • aprire un conto bancario su cui far confluire la propria pensione/stipendio,
  • fare domanda di permesso di soggiorno definitivo,
  • Invio pratica per la defiscalizzazione all'INPS compilando il modulo preposto (INPS nel mio caso devo vedere se è direttamente Roma o Pescara dato che sono nel CNVVF),
  • iscrizione AIRE (ho letto che è possibile la preiscrizione... potreste spiegarmi per favore?),
  • procedere alle pratiche di iscrizione al registro automobilistico del proprio mezzo dopo aver ottenuto l'attestazione dell'Hotel de finance (cosa sarebbe questo ufficio?),

- @adx1963

Antonio l'iscrizione AIRE va fatta tra la domanda di permesso di soggiorno e la definizione della pratica per l'inps (sono collegate tra loro).

La preiscrizione viene fatta in modo facoltativo presso gli uffici comunali dichiarando la volontà di trasferirsi nel paese estero prescelto, una volta formalizzata la pratica la data sarà quella della preiscrizione. Tieni presente che alcuni enti fiscali Tunisini non accettano che la data di iscrizione sia antecedente al visto di ingresso sul passaporto quindi ci sta sempre da andare preparati ad affrontare il problema.

Iscrizione della macchina? e dove lo hai letto? Non puoi portare l'auto italiana in Tunisia ed immatricolarla tunisina. Puoi portare un'auto che sia inferiore ai 3 anni di vita e immatricolarla RS una volta ottenuto il permesso biennale.
  • individuare la città, zona, quartiere dove si vuole vivere almeno il primo periodo,
  • affittare una abitazione e procedere alle pratiche per farsi riconoscere l'affitto (non ho capito come si fa...),
  • aprire un conto bancario su cui far confluire la propria pensione/stipendio,
  • fare domanda di permesso di soggiorno definitivo,
  • Invio pratica per la defiscalizzazione all'INPS compilando il modulo preposto (INPS nel mio caso devo vedere se è direttamente Roma o Pescara dato che sono nel CNVVF),
  • iscrizione AIRE (ho letto che è possibile la preiscrizione... potreste spiegarmi per favore?),
  • procedere alle pratiche di iscrizione al registro automobilistico del proprio mezzo dopo aver ottenuto l'attestazione dell'Hotel de finance (cosa sarebbe questo ufficio?),

- @adx1963

Antonio l'iscrizione AIRE va fatta tra la domanda di permesso di soggiorno e la definizione della pratica per l'inps (sono collegate tra loro).

La preiscrizione viene fatta in modo facoltativo presso gli uffici comunali dichiarando la volontà di trasferirsi nel paese estero prescelto, una volta formalizzata la pratica la data sarà quella della preiscrizione. Tieni presente che alcuni enti fiscali Tunisini non accettano che la data di iscrizione sia antecedente al visto di ingresso sul passaporto quindi ci sta sempre da andare preparati ad affrontare il problema.

Iscrizione della macchina? e dove lo hai letto? Non puoi portare l'auto italiana in Tunisia ed immatricolarla tunisina. Puoi portare un'auto che sia inferiore ai 3 anni di vita e immatricolarla RS una volta ottenuto il permesso biennale.
- @AntoTunisia

Grazie come sempre per la rapida risposta e delle precisazioni sull'ordine.

Riguardo l'auto che dire, che peccato, ciò significa dover poi acquistarne una li... vabbé significa che dovrò cercare una vecchia Toyota land cruiser 4x4 1f60d.svgoppure mi dovrò accontentare di un pic up di quelli indistruttibili anni 70/80 e poi magari anche un vecchio Yamaha Ténéré... in ogni caso l'hotel de finance cos'è?

Grazie di nuovo a tutti

Antonio
Le strutture "sacre" di cui ora mi sfugge il nome: Marabù o Marabut 1f609.svg
Non basta dire recette de finanze, ma dire anche dove si trova, e non basta dire la via ed il numero,
ma indicare il modo di trovarla, dato che non ci sono i numeri civici, se è aperta solo di mattina ed il venerdì chiuso. È questo andrebbe fatto per tutti gli uffici ed altri principali.
altrimenti si paga l'agenzia e cessa ogni discussione burocratica.

Saluti
@adx1963
MI sembra tu abbia le idée molto chiare e sappia bene come procedere.. à parte la giusta correzione di Anto X Quanto riguarda l'Iscrizione Aire...
Non avrai certo problèmi di adattamento visto i tuoi Trascorsi
@Giovannibattista
Se dai un indirizzo à un taxista Sai dove ti porta... Dalla parte opposta tu dévi andare.. Da Che mondo e' mondo.. Fino à Prova contraria e fino à oggi.. Prima del tuo INTERVENTO.. Poi magari ti ascolteranno e procéderanno come tu indichi.. Qui e intendo in Tunisia.. Ci si muove con riferimenti.. Recette.. Poste... Supérette.. Banque.. Zone..Café.. Restaurant... . Le vie 80 % sono intestate a Habib Bourghiba.. I numeri civici Li mettono quando si ricordano... Mo' arrivi Tu e prétendi Che i Tunisini si Adattino alle tue le Esigenze.. Vabbè.. Mi sembra... Prétendi troppo...
@adx1963 attento Antonio che le macchine che stai inserendo benchè vecchie costano davvero un boato, qui il mercato dell'auto è davvero strano, lasciamo perdere le moto poi che sono tutte o quasi con il motore scoppiato, quando verrai ti consiglio di valutare un'auto che non dia grandi spese di manutenzione (es la clio) ed abbia poca elettronica all'interno.

Ci sono diversi enti fiscali in Tunisia, la recette de finance è la più diffusa ed è il luogo dove si pagano le tasse, si comprano i bolli, si paga il bollo dell'auto, ecc.

Poi a seconda delle funzioni ci sono Hotel de finance, bureau de finance, direction de finance, palais de finance e così via in base a cosa si trova all'interno. Normalmente l'ente di controllo fiscale dove ti vistano il modello EP 1/2 per dichiararti soggetto fiscale tunisino si chiama Bureau de Finance ma a seconda di dove ti trovi può assumere un nome differente, normalmente presso questi "uffici superiori" troviamo al piano terra una "recette de finance".
@adx1963 attento Antonio che le macchine che stai inserendo benchè vecchie costano davvero un boato, qui il mercato dell'auto è davvero strano, lasciamo perdere le moto poi che sono tutte o quasi con il motore scoppiato, quando verrai ti consiglio di valutare un'auto che non dia grandi spese di manutenzione (es la clio) ed abbia poca elettronica all'interno.

Ci sono diversi enti fiscali in Tunisia, la recette de finance è la più diffusa ed è il luogo dove si pagano le tasse, si comprano i bolli, si paga il bollo dell'auto, ecc.

Poi a seconda delle funzioni ci sono Hotel de finance, bureau de finance, direction de finance, palais de finance e così via in base a cosa si trova all'interno. Normalmente l'ente di controllo fiscale dove ti vistano il modello EP 1/2 per dichiararti soggetto fiscale tunisino si chiama Bureau de Finance ma a seconda di dove ti trovi può assumere un nome differente, normalmente presso questi "uffici superiori" troviamo al piano terra una "recette de finance".
- @AntoTunisia

Si Anto lo so che le macchine che mi piacciono costano 1f610.svg e del resto in Tunisia ho scoperto "meccanici" che pur non essendo ufficiali avevano competenze incredibili e sapevamo mettere mano un po' ovunque ecco perché ho parlato anche di picup anni 70/80... per le moto era più una battuta anche se a Djerba c'era uno che affittava e non stavano malissimo, quasi esclusivamente yamaha xt600. In ogni caso oltre ad essere anche troppo avanti nel progetto ho intenzione di non superare il budget di 15.000€ (p.e. tayara.tn/item/629cdb173f780d04fc01db64/#item-caroussel-4)

Grazie per la delucidazione sugli uffici per il pagamento delle tasse e quindi sull'hotel de finance.
Antonio
@Live in tunisia

Per quanto riguarda la legge del 2008, buono a sapersi anche se sarebbe interessante conoscere queste limitazioni; ma, rimane comunque un ostacolo: se lavori in Italia come la mettiamo rispetto a quanto esplicitato dall'Agenzia delle Entrate che dice  chiaramente che “il centro degli interessi non deve essere in Italia” altrimenti, nonostante il cambio di residenza e l'iscrizione all'Aire, non si ha diritto a defiscalizzare? Presumo che svolgere un'attività lavorativa in Italia potrebbe essere interpretato come un'interesse piuttosto predominante e, se consideriamo che lavorando pagherai le tasse e che quindi l'Agenzia delle Entrate ne sarebbe a conoscenza....magari il rischio che possano mettere in discussione il diritto alla defiscalizzazione potrebbe essere piuttosto alto...con tutte le conseguenze del caso.
- @Luna60



No. Il centro degli interessi non c'entra nulla.

Art.4 della Convenzione.

E se anche c'entrasse, deve essere per la maggior parte dell'anno.
Lavorando in Italia accende l'occhio di sauron, e sebbene abbia ragione, detta ragione va perorata in commissione tributaria, in quanto lo stato italiano è abituato a fare cause perse.

Potrebbe mancargli liquidita per due anni.

Salut
Balle. Non si accende alcun occhio.

Ho diversi clienti che da anni percepiscono la pensione defiscalizzata e fanno consulenze in Italia.

Uno addirittura ha ripreso part-time con il suo precedente datore di lavoro.

Basta fare le cose per bene.
@Live in tunisia

Ottimo e buono a sapersi.....sai com'è.....dalla famosa A.d.E. bisogna sempre guardarsi!
Certo più di qualcuno che usufruisce del sistema di defiscalizzazione  si reca periodicamente in Italia dove esercita e/o fa consulenze .  Perfetto ad oggi nessun problema con A d. E. e/o INPS.  Se per questo c'è qualcuno che esercita anche in Tunisia o comunque svolge attività,  nonostante sia chiaramente vietato effettuare da pensionato con regine defiscalizzato alcun tipo di attività !! Sarei curioso di sapere se questi che si recano in Italia  fatturano regolarmente e in particolare se gli organi suddetti ne sono a conoscenza. Penso che se l'Agenzia delle Entrate ne venga a conoscenza, i suddetti clienti di Live  avranno un problema è penso anche serio!!! Si accettano scommesse!!
@franzii
Certo esattamente come dici.. Figurati 'Fatture... Se ne guardano bene sia in Italia Che Qui... Quando mai.... Non si preoccupano di rispettare i 183 giorni fuori dall' Italia vuoi Che pensino a essere in regola con lavori extra....c'e' Chi non Sa nemmeno dove sta la Recettes des Finances  X pagare le Tasse sulla pensione.. Dai.. Siamo Italiani... Chi può frégare.. Frega.. e poi ci stupiamo dei Politici Che rubano...
@mauro biazzi

Già siamo italiani e come diceva il Grande Gaber “..per fortuna o purtroppo sono italiano..”
@mauro biazzi  infatti non ci crederai ma stavolta ho dato ragione a Giovannibattista, non per Sauron ma perchè anche se nel giusto (e non so in quanti agiscano così, visto che in tutte le attività quando si presenta la finanza tutti iniziano a sudare freddo), in seguito ad un accertamento si rischia se tutto va bene di stare un paio di anni a contare le foglie cadere dagli alberi per poi riprendere gli arretrati... la cosa che non capisco è se uno ha lavorato una vita perchè deve continuare a farlo oltre il limite? Perchè quando lavorava se era autonomo non ha provveduto a mettere via i soldini necessari a percepire una pensione dignitosa? Perchè quando a 17 anni andai via da casa per mettere le stellette tutti i miei amici dicevano "chi te lo fa fare" e ora io sto in ferie 365 giorni e loro stanno ancora a spaccarsi la schiena?

Ecco semplici considerazioni off topic :D (pure io le voglio mettere ogni tanto)
@franzii ma poi quello che non capisco è la parola "consulenze", ora uno fa una consulenza ma ha una partita iva? come precisavi tu rilascia una fattura? o parliamo di consulenze nel senso più lato della parola.

Si racconta e in tanti sono pronti a giurarlo che un ragazzo conobbe una ragazza e le offrì un caffè, lei si sporcò il vestito, il giorno dopo il ragazzo trovò in macchina una cosa della ragazza e andò alla casa dove l'aveva accompagnata per restituirla, la porta la aprì la mamma e disse che la figlia era morta da molti anni, andarono sulla tomba e trovarono il vestito sporco di caffè...

Questa leggenda gira da tantissimi anni come le tante leggende metropolitane, se andiamo ad analizzare tutti i casi di "persone che lo hanno fatto" all'inizio tutti diranno che li conoscono direttamente ma scava che ti scava queste "persone" magari manco esistono e siamo sempre nei meandri delle leggende.

Dire quindi che uno fa consulenza è limitativo, quale attività svolgeva prima e quale svolge adesso è differente, dove vive anche è significativo, l'ex INPDAP che vive in Madagascar e defiscalizza in Tunisia e quando rientra in Italia svolge la sua consulenza se fosse costretto a dimostrare qualcosa dovrebbe veramente cavare tutte le castagne dal fuoco compresi i pagamenti1f631.svg delle tasse in Tunisia che come dice Mauro in tanti manco conoscono la recette de finance.

Personalmente viva la libertà di fare ciò che mi pare!
Certo più di qualcuno che usufruisce del sistema di defiscalizzazione  si reca periodicamente in Italia dove esercita e/o fa consulenze .  Perfetto ad oggi nessun problema con A d. E. e/o INPS.  Se per questo c'è qualcuno che esercita anche in Tunisia o comunque svolge attività,  nonostante sia chiaramente vietato effettuare da pensionato con regine defiscalizzato alcun tipo di attività !! Sarei curioso di sapere se questi che si recano in Italia  fatturano regolarmente e in particolare se gli organi suddetti ne sono a conoscenza. Penso che se l'Agenzia delle Entrate ne venga a conoscenza, i suddetti clienti di Live  avranno un problema è penso anche serio!!! Si accettano scommesse!!
- @franzii

Certo che fatturano. Proprio per non avere problemi. Taluni addirittura alla PA dato che sono ex medici.

Il problema è che un conto sono le dicerie e le paure più o meno fondate, un altro conto sono le cose che, leggi alla mano, si possono o non possono fare.

Ci sta una convenzione che va letta e studiata.

Se lavori in Italia, hai un domicilio (studio professionale o altro); di conseguenza, per le famose tre condizioni, se considerato imponibile in Italia. In Tunisia hai le condizioni per essere considerato imponibile. La convenzione sta lì apposta per regolare queste situazioni. Non tutte le altre in cui si è considerati imponibili in uno solo dei due stati e, conseguentemente, non si verifica una doppia pretesa impositiva.

Posto quindi di essere ai sensi dell'art. 4 della convenzione residente in Tunisia, gli articoli seguenti normano a quale stato spetta il potere impositivo per ciascuna  specie di reddito.

Il parallelo con la Tunisia non tiene: in Tunisia non lo puoi fare, ma non perché sei pensionato, perché sei straniero e perché usufruisci di un agevolazione fiscale. Se lo vuoi fare nelle regole, basta rinunciare all'agevolazione e pagare su tutto il lordo pensione. Conviene? 1f923.svg Di chi lo fa irregolarmente qui non si discute.

L'AdE ne è a conoscenza, dal momento che, oltre la ritenuta d'acconto, viene poi fatta regolare dichiarazione dei redditi.

Dopo di ché potete pure continuare a dire che non si può fare e che il centro degli interessi e che il grande fratello ti guarda e che ecc. ecc...

Chi vuole prendere informazioni dirette e ragionare con la propria testa, ne ha i mezzi e tutti gli indizi utili ad approfondire.
e quindi già stiamo parlando di medici che avevano sia il lavoro presso le Aziende Sanitarie che lo studio privato con partita iva che hanno conservato quindi stiamo parlando di casi specifici... non parliamo del venditore di automobili presso una concessionaria plurimarche che dopo essere espatriato si mette a fare l'amministratore di condominio... è importante dare un chiaro esempio di ciò che si asserisce perchè daccordo che ci sta la legge ma ci sono anche tante persone che poi fanno i loro film e si trovano nei casini.

Non dimentichiamo comunque che in Italia il settore privato gestito da laureati (medici, avvocati, ecc. ecc.) è al primo posto per l'evasione fiscale!
Ciao Adx, come già detto da Anto se sei pensionato....teoricamente non dovresti lavorare, oltretutto , per l'Agenzia delle Entrate , uno dei requisiti per essere defiscalizzato ( oltre alla permanenza fuori dall'Italia per almeno 6 mesi ed un giorno) e che l'espatriato abbia il centro dei suoi interessi fuori Italia .se ci lavori....va da sè che la residenza estera non basta. Tornando al 6 mesi ed un giorno fuori dall'Italia la regola è chiara, del restante tuo tempo libero puoi fare ciò che vuoi (anche se alcuni dicono che tu debba restare in Tunisia ma su questo non so darti certezze): quindi, per l'Italia e la sua famigerata A.d.E. - che poi è quello che a noi interessa maggiormente -  l'importante è che tu sia fuori dall'italia per i famosi 6 mesi ed un giorno ( 183 o 184 gg a seconda se anno bisestile o meno) .

Ad Hammamet ci sono tre agenzie di servizi ed i prezzi sono un po' più alti rispetto a Sousse ed il servizio offerto è similare; considera comunque che il permesso di soggiorno va richiesto nel Governatorato (regione/provincia) dove metti la residenza e, nel caso di cambio, sopratutto di Governatorato, bisogna comunicarlo e fare altre pratiche.
- @Luna60

Faccio un esempio:

Io statale con 100000 di reddito , prendo residenza fittizia in Hammamet ( affitto casa già abitata) con il consenso del proprietario.
Nel frattempo abito in hotel.
Poi dopo permesso di soggiorno, e casella postale ( curata da amico)  i sei mesi che devo fare in Tunisia li faccio invece a Nizza.

Per l'italia tutto a posto, per la Tunisia chi controlla? Violo la defiscalizzazione?

Salut
- @Giovannibattista

La Tunisia non ti richiede di stare in Tunisia.

Ti richiede di far transitare la pensione in Tunisia.

Il problema è la residenza fittizia: per essere considerato imponibile in Tunisia devi avere un'abitazione principale a disposizione in Tunisia.

Se vuoi fare operazioni del genere devi essere irreprensibile in uno stato e nell'altro.

Quindi devi avere un contratto vero per un appartamento vero e che sia a tua disposizione su base annuale.

Tutto il resto sono "gabole" di cui è inutile discutere.
Ciao Adx, come già detto da Anto se sei pensionato....teoricamente non dovresti lavorare, oltretutto , per l'Agenzia delle Entrate , uno dei requisiti per essere defiscalizzato ( oltre alla permanenza fuori dall'Italia per almeno 6 mesi ed un giorno) e che l'espatriato abbia il centro dei suoi interessi fuori Italia .se ci lavori....va da sè che la residenza estera non basta. Tornando al 6 mesi ed un giorno fuori dall'Italia la regola è chiara, del restante tuo tempo libero puoi fare ciò che vuoi (anche se alcuni dicono che tu debba restare in Tunisia ma su questo non so darti certezze): quindi, per l'Italia e la sua famigerata A.d.E. - che poi è quello che a noi interessa maggiormente -  l'importante è che tu sia fuori dall'italia per i famosi 6 mesi ed un giorno ( 183 o 184 gg a seconda se anno bisestile o meno) .

Ad Hammamet ci sono tre agenzie di servizi ed i prezzi sono un po' più alti rispetto a Sousse ed il servizio offerto è similare; considera comunque che il permesso di soggiorno va richiesto nel Governatorato (regione/provincia) dove metti la residenza e, nel caso di cambio, sopratutto di Governatorato, bisogna comunicarlo e fare altre pratiche.
- @Luna60

Faccio un esempio:

Io statale con 100000 di reddito , prendo residenza fittizia in Hammamet ( affitto casa già abitata) con il consenso del proprietario.
Nel frattempo abito in hotel.
Poi dopo permesso di soggiorno, e casella postale ( curata da amico)  i sei mesi che devo fare in Tunisia li faccio invece a Nizza.

Per l'italia tutto a posto, per la Tunisia chi controlla? Violo la defiscalizzazione?

Salut
- @Giovannibattista

La Tunisia non ti richiede di stare in Tunisia.

Ti richiede di far transitare la pensione in Tunisia.

Il problema è la residenza fittizia: per essere considerato imponibile in Tunisia devi avere un'abitazione principale a disposizione in Tunisia.

Se vuoi fare operazioni del genere devi essere irreprensibile in uno stato e nell'altro.

Quindi devi avere un contratto vero per un appartamento vero e che sia a tua disposizione su base annuale.

Tutto il resto sono "gabole" di cui è inutile discutere.
- @Live in tunisia

Ciao a tutti e grazie per le risposte...

Allora, visto che c'è chi s'è "scaldato" dico subito che, nel caso, io non solo rispetterei tutte le norme ma sarei totalmente obbligato a farlo perché il "mestiere" che andrei a fare (2/3 mesi estivi non di più) sarebbe impossibile senza risultare con tutti i requisiti (nome, cognome, cod. fisc., ecc.).

C'è qualcuno che si chiede perché lavorare ancora... Verrò a vivere in Tunisia ma, pur essendo consapevole dell'età che avanza  sono altrettanto consapevole che quello che finora ho fatto m'è piaciuto e non nego che potrei sentirne la mancanza, almeno all'inizio... lasciar perdere tutto di punto in bianco forse potrebbe risultarmi "pesante" quindi lascio aperto uno spiraglio verso il mondo del privato...

Da quel che so è possibile a patto di fare tutto in maniera legale e trasparente.
Precisamente.

Ci sono diverse condizioni da rispettare.

La tua "bibbia" è la convenzione, in particolare l'art.4.

Proprio perché ti andresti a mettere consapevolmente nella condizione per cui esiste la convenzione stessa; ovvero quello di essere imponibile in entrambi gli stati, ciascuno dei quali vorrebbe tassarti tutti i redditi, ovunque prodotti.
Precisamente.

Ci sono diverse condizioni da rispettare.

La tua "bibbia" è la convenzione, in particolare l'art.4.

Proprio perché ti andresti a mettere consapevolmente nella condizione per cui esiste la convenzione stessa; ovvero quello di essere imponibile in entrambi gli stati, ciascuno dei quali vorrebbe tassarti tutti i redditi, ovunque prodotti.
- @Live in tunisia

Ok, certo, bisogna riflettere molto bene ...