Tunisia, mi vuoi oppure no?

Mi chiamo Alberto, sono un pensionato ex inpdap e vivo in Italia in una barca a vela di 9 mt sto progettando di trasferirmi in Tunisia per questione di costi, ma leggo di problemi con la dogana per quanto riguarda la barca. Ho scorso e letto tutte le discussioni in tal senso, ma mi sarebbe utile un elenco schematico delle cose da fare e di cui preoccuparsi. Grazie a chi vorrà aiutarmi

Buongiorno Alberto e benvenuto nel forum, le norme doganali vietano ad un cittadino straniero di avere in Tunisia un'imbarcazione battente bandiera estera se questo è residente in Tunisia per la maggior parte dell'anno. Senz'altro la tua barca deve essere immatricolata, il natante non è considerato nel resto del mondo ma è un'unica italianità.

Premesso quindi che lo hai "elevato" ad imbarcazione da diporto, se la porti in Tunisia devi poi permanere all'estero per la maggior parte dell'anno. Questa norma viene applicata dovunque meno che ad Hammamet Yasmine almeno fino ad oggi.

Fondamentalmente quindi l'imbarcazione deve essere in ordine con i documenti di proprietà e di bandiera ed avere l'assicurazione valida.

Il porto dove sceglierai di sostare è consigliabile contattarlo per la prenotazione del posto barca, una volta arrivato dovrai fermarti in un'area che ti definiranno gli ormeggiatori dove avrai i controlli della dogana e della polizia di frontiera. La dogana ti farà compilare il "Manifest" dove dovrai dichiarare tutti gli apparati di navigazione, eventuali tender e motori ausiliari, armi, liquori e sigarette, la polizia di frontiera insieme alla dogana ti faranno compilare la prima parte del certificato di "libre pratique" che è la dichiarazione di ingresso con i dati tuoi e della barca. Questi certificati vanno custoditi e riconsegnati quando si parte per tornare in Italia o in qualsiasi altro Paese estero.

Per il momento penso di averti detto tutto ciò che può servirti.

Grazie della celerità,  leggevo che praticamente per avere bandiera tunisina occorre "importare" doganalmente, la barca è pagarci i dazi. Sai dirmi come sono calcolati e a,quanto ammontano?

Non è una cosa facile, certo, ti chiedono l'importazione della barca ma questa non è una cosa celere, ci sono a Monastir imbarcazioni ferme da più di 3 anni in attesa di una definizione doganale. Questi ritardi derivano proprio dalla difficoltà di stabilire un valore dell'imbarcazione, deve essere nominata una commissione con un processo verbale, quindi la commissione si riunisce ed effettua un numero imprecisato di visite all'imbarcazione per definirne il valore, una volta stabilito ci si accorge che hanno messo una cifra sproporzionata rispetto al valore reale del mezzo quindi si fa ricorso e nuova prassi, dal processo verbale alle visite e così via. Davvero non è il caso di provare ad importarla anche perchè rischi di pagare una seconda volta la barca perchè la somma stabilita equivale al prezzo che ti è costata quando l'hai comprata. In Tunisia non esiste il diporto come in Europa, la barca è considerata un lusso e quindi tutto l'indotto doganale è oneroso. Se ad esempio hai un radar, un plotter cartografico, il pilota automatico, il tender, il motore del tender e magari un gruppo elettrogeno tutti questi ausili vanno valutati e aggiunti al valore della barca. Nel caso poi che resti con la bandiera estera scegliendo di vivere la maggior parte dell'anno fuori dalla Tunisia devi sapere che se ad esempio ti rubano il fuoribordo dovrai rifondere la dogana del valore del motore (stabilito da loro) come se tu fossi un contrabbandiere che immette sul mercato tunisino un motore senza pagarne il dazio.

Dimenticavo in Tunisia MMSI questo sconosciuto, non avresti neanche la possibilità di settare il DSC della barca.

Mi chiamo Alberto, sono un pensionato ex inpdap e vivo in Italia in una barca a vela di 9 mt sto progettando di trasferirmi in Tunisia per questione di costi, ma leggo di problemi con la dogana per quanto riguarda la barca. Ho scorso e letto tutte le discussioni in tal senso, ma mi sarebbe utile un elenco schematico delle cose da fare e di cui preoccuparsi. Grazie a chi vorrà aiutarmi


Ciao, ti "imbarcheresti" in un mare di problemi.


Sebbene la polizia e il ministero degli interni accetti la residenza in baca per rilasciare il permesso di soggiorno, un residente (straniero e tunisino) non può detenere in Tunisia un'imbarcazione battente bandiera straniera. La solita ignoranza e "convenienza" ad interpretare le norme può far si che a volte localmente certe situazioni siano tollerate, ma ciò non toglie che ci si trova in violazione delle leggi.


Questo perché l'ingresso con bandiera estera in regime di temporanea importazione è consentito ai cittadini di qualunque nazionalità (tunisina inclusa) che abbiano la loro residenza principale all'estero, ovvero che vi soggiornino per oltre 184 giorni l'anno.


La barca entra in regime turistico ed è consentito un periodo di utilizzo di 180 su 365.


Durante il periodo di libera pratica, sebbene non si debbano fare ulteriori pratiche doganali, per uscire dal porto ogni volta occorre passare ad informare la capitaneria/direzione .


Per fermare il contatore dei giorni occorre ogni volta fare una pratica di immobilizzazione. Al termine del periodo di 365 giorni tra utilizzo e sospensione l'imbarcazione deve essere fatta uscire effettivamente facendo la pratica in dogana. Poi può rientrare e il ciclo ricominciare.


Concludendo: se l'idea è di andare in giro in barca per più di sei mesi fuori dalle acque tunisine e trascorrere meno di sei mesi in Tunisia la cosa ci starebbe; se invece l'idea è quella di continuare a vivere in barca come fai adesso allora ti andresti a porre in una situazione potenzialmente foriera di problemi, a seconda dell'uzzo del doganiere di turno.


Ci sono poi altri aspetti delicati che andrebbero valutati relativamente alla posizione nei confronti del fisco tunisino. Non trascorrendo almeno 6 mesi in Tunisia il fisco potrebbe considerarti non residente. Il contratto con il porto, accettato dalla polizia per rilasciati il permesso, non è sempre accettato dagli uffici fiscali. In tal caso occorrerebbe avere un contratto di locazione immobiliare aggiungendo costi all'operazione. Questione da verificare preliminarmente.


Insomma....come ti ho scritto in apertura....acque agitate in vista.

Effettivamente il quadro appare complesso, soprattutto come esordio... La mia vita è impostata da sempre alla semplicità ed al rispetto di ogni legge, norma e regolamento, seppur a volte non ne comprendo il significato, a maggior ragione essendo ospitato da un nuovo Paese. Credo che sceglierò, per iniziare, di venire in Tunisia da "terricolo" con un traghetto o un volo aereo,  con il mio fedele bassotto, prendere residenza in una casetta, piccola ma decorosa, magari "blattaesente" ed in seguito, compresi meglio certi meccanismi, provare a portare la barca, salvo prima immatricolarla. Se posso ancora approfittare della vostra gentilezza, mi sembra, leggendo, di individuare come area preferibile per prendere casa, Hammamet, data la presenza di una certa comunità di connazionali. Se non ho capito male.  E' così ?  Ci sono su internet agenzie immobiliari del posto per provare a iniziare una ricerca di appartamento? Grazie

Ciao, comunità di italiani sono anche in altre città, forse non così nutrite (il che potrebbe anche essere un bene) come ad Hammamet ma, comunque per esperienza personale posso dirti  che, passate le prime tre/quattro settimane di adattamento, si può tranquillamente “navigare” anche senza il supporto della comunità italiana, se poi ti sei avvalso di una delle tante “agenzie” di trasferimento il supporto italiano neanche ti serve, se poi ancora parlicchi un poco di francese tutto è facile. Per quanto riguarda le agenzie immobiliari in genere, quello che si vede su internet, spesso e volentieri non corrisponde o alla realtà o alla effettiva disponibilità. La cosa migliore, sempre ammesso che tu non ti avvalga di un agenzia di cui sopra che, di suo, ti mette in contatto con un'immobiliare di loro fiducia che ti mostra tre appartamenti (prima di innervosirsi...ahaha) è venire sul luogo (Hammamet/Sousse o Monastir che sia) e girare per due o tre agenzie, decidere il budget in anticipo e far presente che hai un cane.

Effettivamente quella della comunità di connazionali,  senza voler mancare di rispetto a nessuno, non è una caratteristica fondamentale. Già parto da una "orsitudine livello  Pro", poi se si deve cambiare, cambiamo 1f60a.svg. Grazie di tutte le indicazioni di cui farò tesoro.

@Gamannossialberto4 ci sono aggiornamenti di ieri (venerdì) relativi alle imbarcazioni da diporto, come era da prevedere anche a Yasmine (Hammamet) è stato sostituito il capo della Dogana ed il nuovo ha detto che applica la norma alla lettera quindi anche Hammamet è scomparsa. Nell'attesa di nuovi sviluppi dati magari dall'abrogazione di questa norma doganale mi è arrivata però la "soluzione" che il capo della Dogana di Hammamet darebbe agli stranieri diportisti residenti:

  • Entrare con la barca come turista, ricevere un attestato di libre pratique senza poter immobilizzare la barca, dopo 6 mesi (scadenza del certificato) uscire verso Pantelleria, Lampedusa o dove si vuole andare, munirsi di almeno uno scontrino fiscale che dimostri l'approdo in quella località e quindi rientrare in Tunisia per altri 6 mesi.

Detto ciò a me sembra fattibile, i mesi sui quali giocare sono Aprile o Maggio e Ottobre o Novembre, fermo restando che l'estate uno una puntata in mare verso l'Italia comunque se la faccia. A quel punto l'unico pensiero del diportista è controllare prima della scadenza dell'autorizzazione le condimeteo come sono in modo da poter prendere il mare in sicurezza verso un'isola nostrana e tornare indietro muniti di scontrino.

Dicono che la multa da pagare per lo sforamento dei sei mesi è di 400 dinari al mese.

Ho posto il quesito al Capitano di Kantaoui, lo porrò anche a quello di Monastir e attendo risposte.

Mi sembra un'ottima notizia è tu, come tutti gli amici che rispondono alle domande qui sul forum, siete  delle preziosissime risorse . Grazie

@Gamannossialberto4 Grazie, ieri ho posto il quesito al Capitano del porto di El Kantaoui e ora sto preparandomi per andare a Monastir per fare la stessa cosa con il Capitano del Cap Marina Monastir. Vedremo cosa risponderanno le due dogane quando si sottoporrà il quesito.

Attendo con interesse. Intanto vi sottopongo un nuovo quesito,  vivendo per esempio ad hammamet è necessario avere un veicolo oppure per le comuni attività giornaliere, spesa, posta, banca ecc le distanza sono tali da poter essere coperte a piedi o comunque con i mezzi pubblici ( me lo dico da solo: dipende da dove vivrai) 1f60a.svg

@Gamannossialberto4 esatto, ti sei risposto, ti faccio il mio esempio di Sousse, la mia prima villa (il primo anno) era abbastanza isolata e serviva la macchina per muoversi, la seconda che poi ho tenuto per tanti anni era invece all'interno di Hammam Sousse, avevo 3 supermercati nelle vicinanze, 4 farmacie e un'infinità di botteghe e panifici, la macchina era un plus per quando serviva da fare qualche cosa o qualche viaggetto. Dipende tutto da come sei abituato, attualmente in casa ne abbiamo due di auto e sono una comodità entrambe, diventa perfino difficile tornare ad averne una soltanto :D

@AntoTunisia grazie Antonello

@Pinopia1 di nulla Lillo ora aspettiamo per avere le definizioni dei due responsabili della dogana

allora, in linea di massima girare per Hammamet a piedi è abbastanza facile, ovviamente, come giustamente hai detto tu, dipende da dove abiti. C'è una linea bus che percorre le principali assi viarie e ci sono i taxi, a qualsiasi ora del giorno e della notte: considera che il costo del taxi, preso da solo e con l'uso del tassametro (che in genere viene attivato di default altrimenti, con sorriso fermo lo si chiede) è davvero irrisorio, ancora più irrisorio il costo del c.d. “Taxi condiviso”, si tratta di taxi che fanno le tratte viarie principali da hammamet sud a centro citta e da centro città direzione Nabeul, caricando via via persone ad un costo che va da 1,10 tdn a poco più, dipende dalla distanza. Anche a piedi le distanze sono accettabili (te lo dice una pigra storica); comunque in quasi tutti i quartieri troverai piccoli supermarket, frutterie, panettieri, pescherie e macellerie quindi la spesa giornaliera potrai farla facilmente sotto casa.Discorso diverso se prendi casa sulla route turistique, molto bella ma che “prende vita” appunto durante la stagione turistica. Certo, l'autovettura ti permette maggiore libertà di scelta ma non è fondamentale.

@Live in tunisia

Ci sono novità per i residenti stranieri in Tunisia che desiderano portare la propria barca battente bandiera estera??? È stata abrogata la norma sibillina? O a che punto è l'abrogazione o modifica?

Grazie

........... Ci sono voci nella comunità italiana che sul tavolo del Ministro delle finanze tunisino sia pronta la riforma per modificare le norme capestri per l'ingresso di barche, e anche auto con + di tre anni, e che non sta firmando in quanto non c'è ancora un governo stabile e pertanto il politico non firma. Ma non ci sono state nuove elezioni a dicembre scorso? ...... Voci voci, solamente voci all'italiana. Nulla di certo. Voi che avete contatti e sapete dove è come cercare avendo più esperienza, potreste informarvi a dovere? Grazie

@Sersè


Ciao.


Non sono al corrente di novità in tal senso.


Opinione personale: non credo che la cosa sia all'ordine del giorno.


Portala in Grecia la barca 1f609.svg

La bozza di modifica da quanto è stato riportato dai Capitani dei porti da diporto tunisini in una delle tante riunioni che hanno fatto con rappresentanti del ministero del Turismo e delle Finanze sono (erano) alla firma del ministro delle finanze che non ha mai apposto alcunchè. A questo punto per certezza posso dire che realmente esisteva una bozza di modifica ma che questa attualmente sia ancora su una scrivania... bè lascia molto a desiderare. In tanti hanno optato per porti italiani, francesi e greci.

Ok grazie. Gentilmente tenete sotto osservazione la questione è se avete novitá, spero, scrivete. Grazie

@AntoTunisia.. impressionante risposta..rapida dettagliata esaustiva e completa di normative tecniche.. ormai Antonio può essere assunto al consolato con Laurea almeno "ad honorem" 1f923.svg1f923.svg1f923.svg1f923.svg1f923.svg mi ha intrigato a me e Nun ciò neanche la bicicletta 1f602.svg1f602.svg1f602.svg1f4aa.svg1f4aa.svg1f4aa.svg1f4aa.svg

@Vincenzo Bruni grazie, l'epilogo comunque è che dal mese di luglio ho detto "ciao" alla Tunisia ed ho portato la barca al sicuro in Italia (per il momento) e non mi sogno più neanche lontanamente di riportarla in Tunisia.

Appena tornato dalla Grecia e già  mi manca. Dal  aprile a settembre ho navigato, poi 2 settimane in hotel ad Atene . Se si potesse defiscalizzazione come ex inpdap in Grecia sarei già  pronto a rifare la valigia per stabilirmi la. Altro che Tunisia e le sue catene che imbrigliano noi europei. La Grecia  costa anche  meno per i naviganti,  non c'è  paragone che tenga anche rispetto all'italia.