Disposizioni ritorno temporaneo in Italia.

Salve, sono Angelo e vivo in Svizzera.
visto il lungo periodo di smart working, ho preso in considerazione la possibilita' di tornare in Italia.
So che dovro' effettuare un periodo di quarantena volontaria in casa.
Volevo sapere se qualcuno di voi conosce la regolamentazione a riguardo.
Inoltre volevo sapere se bisogna effettuare la stessa cosa al rientro in Svizzera.
Grazie mille
Angelo

Salve Angelo. Per entrare in Italia in questo periodo, occorre compilare il modulo di autocertificazione sui motivi del viaggio, dove si dichiara che lo spostamento è determinato da motivi di salute, lavoro o di assoluta urgenza, indicazioni che devono essere apposte in modo specifico, concreto e verificabile. Visto che nel tuo caso nessuna di queste condizioni è soddisfatta, temo che l'ingresso in Italia ti verrebbe negato. Potresti per contro rientrare senza problemi in Svizzera presentando il passaporto unitamente ad un permesso di soggiorno valido. Chi è in buona salute non è tenuto ad osservare alcun periodo di isolamento.
Focus: Cittadini Italiani in rientro dall'estero e cittadini stranieri in Italia

chi e' in buona salute non e' tenuto ad osservare alcun periodo di isolamento: questo vale per il rientro in italia o in svizzera?
Grazie

https://i2.res.24o.it/pdf2010/Editrice/ … IONATO.pdf

nell'articolo 4 dice che e' possible rientrare. Cercando un po' su internet il voler incontrare i congiunti e' un motivo di rimpatrio.
Credo di aver capito bene, ovviamente chiedo conferme.
Grazie
Angelo

Chi e' in buona salute non e' tenuto ad osservare alcun periodo di isolamento: questo vale per il rientro in Italia o in Svizzera?
Questo vale per il rientro in Svizzera.

Secondo il Decreto del 26 aprile che entrerà in vigore il 4 maggio e che non è incluso nel documento che hai postato, sono considerate necessarie le visite ai congiunti all'interno della propria regione. Restano invece vietate le visite da regione a regione, e quindi anche dall'estero, non determinate da motivi di salute, lavoro o di assoluta urgenza (regolamentazione dunque invariata rispetto al Decreto precedente). La libera circolazione delle persone all'interno dello spazio Schengen resta infatti limitata fino a nuovo ordine, e risulterebbe senz'altro assurdo se proprio l'Italia come uno dei Paesi maggiormente colpiti costituisse un'eccezione.

Un invito da parte mia a tutti gli utenti di questo forum: quando affermate di avere trovato in rete determinate informazioni, favorite indicare dove esattamente queste informazioni sono disponibili. Risulterà così più facile verificarle ed eventualmente correggere o precisare le deduzioni che ne avete tratto. Grazie.

Salve,
scusa, hai ragione, ma le fonti sono giornali on line e non trovo riscontro a riguardo sul decreto.
un link e' i seguente:
tgcom24.mediaset.it/cronaca/coronavirus-possibile-rientro-in-domicilio-anche-dallestero_17666729-202002a.shtml

ho scritto al consolato di ginevra per avere informazioni a riguardo. Non so quando risponderanno.

Angelo

Buongiorno di nuovo,
il consolato mi ha risposto (segue):

Gentile Signore,

secondo quanto comunicato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le condizioni di rientro dall'estero rimangono invariate fino al 17 maggio: il rientro è possibile esclusivamente nei casi di necessità assoluta, salute o motivi professionali.
È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani che si trovino all'estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). È ugualmente consentito il rientro dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto).

Si attira l'attenzione soprattutto sul fatto che coloro che intraprendono spostamenti verso luoghi lontani dal loro luogo di stabile dimora (come, per esempio, viaggi in Italia di cittadini italiani stabilmente residenti all'estero, o di stranieri parimenti residenti all'estero) devono essere pronti, in caso di controlli di polizia, a dimostrare in modo particolarmente circostanziato l'effettiva necessità ed indifferibilità del loro viaggio.

Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile, spostandosi con mezzi privati.
Le circostanze di assoluta urgenza devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l'autocertificazione e l'autodichiarazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. Entrambi i documenti sono disponibili sulla seguente pagina:
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/ … talia.html

A partire dal 4 maggio, sarà necessaria una nuova autodichiarazione per gli spostamenti sul territorio italiano; il documento sarà disponibile prossimamente.
Sono fondamentali le autocertificazioni che i diretti interessati, italiani e stranieri, devono presentare per qualsiasi spostamento, a cominciare dalla partenza per il nostro Paese (ad esempio all'imbarco in aereo o nel traghetto), successivamente alle autorità di frontiera e, via via, in ognuno dei numerosi controlli effettuati dalle forze dell'ordine sul territorio nazionale. Le autocertificazioni sono oggetto di controlli incrociati e, laddove risultassero false o incongruenti, possono portare a sanzioni amministrative pecuniarie o, in certi casi, anche penali.
In ogni caso chiunque entri in Italia, oltre a dover dimostrare le ragioni stringenti che hanno giustificato il viaggio, deve programmare i propri spostamenti nel territorio nazionale tenendo conto delle limitazioni imposte per limitare il contagio, quindi dovrà comunicare l'ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni, avrà altresì l'obbligo di segnalare con tempestività l'eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19. La sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.
Ad oggi sono disponibili voli da Ginevra a Roma con la compagnia Alitalia. Altrimenti è consigliato spostarsi con mezzo proprio (oppure farsi venire a prendere alla frontiera/prendere un taxi/noleggiare un autoveicolo con o senza autista).

Per quanto riguarda le decisioni del Governo svizzero, la invitiamo a consultare il sito della Segreteria di Stato della Migrazione, competente in materia:
https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/ak … erung.html

Si raccomanda, altresì, di tenersi costantemente aggiornati consultando il portale Viaggiare Sicuri a cura dell'Unità di Crisi, nonché il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Cordiali saluti

Tante parole per confermare quello che avevo scritto in due frasi... ;)

si, vero, ammetto che mi sono mosso su piu' fronti.
Grazie mille.

Buongiorno a Tutti,
thread molto interessante visto che dopo 3 mesi di impossibilità di visita alla mia famiglia in Italia stavo cercando di capire se fosse giunta finalmente l'ora di potersi muovere.

Mi è chiara la situazione della Svizzera, un po' meno quella italiana (lasciamo perdere ogni considerazione su come vengano scritti certi decreti..)

La mia interpretazione, chiaramente potenzialmente fallace visto che tutto sono fuorchè un legale, è che "comandi" l'articolo 1, comma , lettera a in cui, testualmente, si riporta alla fine:

"è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;"

Tolto quindi il caso della residenza (sono ormai iscritto all'AIRE), rimane pero' la possibilità dell'abitazione e/o domicilio da far valere in quanto, soprattutto per il trattamento fiscale, il centro degli interessi, che stabilisce de facto domicilio e/o abitazione, dovrebbe rimanere dove attualmente risiede il resto della famiglia.

Tutto questo (scusate la lunghezza) per dire che secondo me il viaggio dall'estero per riunirsi alla famiglia non sembrerebbe escluso...
Chiaramente si dovrebbe sottostare alle regole sulla quarantena/sorveglianza sanitaria di 14gg non appena si entra in Italia.
Io poi viaggerei in auto quindi con meno complicazioni date dalle modalità di trasporto.

Intanto ho chiesto a mia moglie di verificare questa ipotesi direttamente in Italia per cercare di capirne qualcosa in piu'
Un saluto a tutti

Un grazie a tutti per il confronto e lo scambio di info. Domanda : 1) la visita ai congiunti è permessa 2) non è possibile spostarsi da regione a regione  ... visto che noi residenti svizzeri non abbiamo una regione di appartenenza, possiamo considerare valido solo il primo punto e quindi poter andare dalle ns famiglie, nel mio caso in Veneto ?

Aristotele64 ha scritto :

Un grazie a tutti per il confronto e lo scambio di info. Domanda : 1) la visita ai congiunti è permessa 2) non è possibile spostarsi da regione a regione  ... visto che noi residenti svizzeri non abbiamo una regione di appartenenza, possiamo considerare valido solo il primo punto e quindi poter andare dalle ns famiglie, nel mio caso in Veneto ?


Ciao, a mio parere il fulcro dovrebbe essere nella definizione di domicilio/abitazione.

Se vale cio' che sembrerebbe valere ai fini fiscali (chi ha la famiglia ancora in Italia viene considerato come ancora domiciliato li' perchè è quello il suo "centro di interessi") allora sembrerebbe sussistere un motivo che è valido sempre ed "extraterritoriale".
Un esempio di questa extraterritorialità potrebbe essere quello relativo agli studenti fuori sede che, da quello che mi risulta, sono legittimati a rientrare in famiglia anche se fanno l'università in altre regioni.

Ma servirebbe il parere di un esperto in "legalese" oltre a una qualche rassicurazione su come convincere il poliziotto zelante di turno...

Se sei iscritto all'Aire hai domicilio estero ( ed è il mo caso ) .... non avendo regione di appartenenza posso passare dalla Lombardia per andare in Veneto ?  mah

Il consolato ha detto che se non sono una persona che deve lasciare la propria nazione definitivamente per rientrare in Italia per restarci, allora non è consentito.

Visto che non si parla di un vincolo per problemi tra due stati, ma per motivi sanitari, allora la vedo dura.