Aumentano i costi dell'assistenza sanitaria nel mondo: ripercussioni sugli espatriati e consigli

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Pubblicato 2023-09-26 alle 11:00 da Natallia Slimani
I costi della sanità stanno aumentando. Secondo un rapporto di PwC , il costo delle cure mediche dovrebbe aumentare del 7% nel 2024. Ciò è dovuto a fattori quali l'aumento dei prezzi e la mancanza di personale. Il problema non riguarda solo le persone senza assicurazione, ma anche gli altri.

Prima del COVID, i costi dell'assistenza sanitaria stavano scendendo, ma durante la pandemia sono aumentati molto e negli ultimi due anni sono saliti. 

I premi delle assicurazioni mediche sono aumentati del 10-25% nell'ultimo anno. L'aumento è dovuto a fattori quali il rincaro delle spese mediche, le nuove tecnologie e l'aumento del numero di persone che desiderano un'assistenza sanitaria migliore.

Le assicurazione sanitarie private hanno alzato ancora di più i prezzi, intorno al 15-20%. Le altre invece hanno introdotto un incremento del 10-15%, perché, secondo gli addetti ai lavori, offrono vari tipi di assicurazione.

L'aumento dei costi sanitari complica le cose per la maggior parte della popolazione e soprattutto per gli espatriati, che devono fare i conti con un sistema sanitario straniero.

Cosa possono fare gli espatriati se l'assistenza sanitaria nel Paese ospitante diventa troppo costosa?

Affrontare l'aumento dei costi dell'assistenza sanitaria può diventare particolarmente impegnativo se vivi all'estero. Senza una conoscenza approfondita del sistema sanitario locale, o senza contatti con strutture mediche e professionisti, gli espatriati tendono a fare affidamento sull'assicurazione sanitaria stipulata per loro dalla ditta per cui lavorano. Quindi, se le spese sanitarie aumentano, hanno poco margine di manovra per trovare opzioni di cura più convenienti.

Per questo, se le spese mediche nella destinazione di espatrio salgono, è meglio avere dei piani alternativi.

Ecco alcune idee:

  • Innanzitutto, controlla se ci sono piani di assicurazione sanitaria più convenienti che offrano comunque una copertura adeguata alle tue esigenze. Puoi anche parlarne con il datore di lavoro e chiedergli aiuto per trovare un piano sanitario più idoneo.
  • Verifica se il Paese offre servizi sanitari pubblici più convenienti e se puoi usufruirne. Nella maggior parte delle nazioni, essere residente permanente ti garantisce l'accesso a determinati servizi di assistenza sanitaria pubblica.
  • Se i Paesi limitrofi offrono assistenza sanitaria a costi più abbordabili, valuta la possibilità di viaggiare per sottoporti a cure mediche. Alcune delle destinazioni più popolari per il turismo medico sono Canada, Turchia, Thailandia, Spagna e Dubai.
  • Consulta i piani di assicurazione sanitaria internazionale pensati appositamente per gli espatriati, che possono offrire una copertura totale a un costo ragionevole. Se hai un contratto di lavoro a lungo termine, rinegozia con l'azienda per includere prestazioni sanitarie o indennità che si adattino alla tua nuova situazione economica.
  • Predisponi un fondo di emergenza per coprire spese mediche inaspettate. E' sempre una buona idea mettere da parte dei soldi ogni mese per le emergenze, sia mediche che di altro tipo. 
  • Iscriviti a gruppi o forum di espatriati per chiedere consigli su come affrontare i costi dell'assistenza sanitaria nella nuova destinazione.
  • Cerca di mantenerti in buona salute per ridurre al minimo la necessità di trattamenti costosi. Adotta uno stile di vita più sano per ridurre la necessità di cure mediche. Può sembrare un consiglio banale, ma prendersi cura di sè stessi può ridurre il rischio di certe malattie.

È possibile tornare nel Paese d'origine per sottoporsi a cure mediche?

Sì, il rimpatrio è una possibilità, ma ci sono degli aspetti da considerare. 

Iniziamo con i vantaggi:

Sicuramente hai più familiarità con il sistema sanitario, la lingua e le norme culturali del tuo paese d'origine. Probabilmente conosci dei professionisti di fiducia a cui rivolgerti o puoi entrare in contatto con il tuo vecchio medico di famiglia. 

Potresti avere una maggiore fiducia nella qualità delle cure mediche e delle strutture nel tuo paese d'origine. 

Potrai contare su familiari e amici in grado di fornirti supporto durante le cure e la convalescenza.

Ma ci sono anche aspetti negativi da valutare: 

Tornare a casa per sottoporsi a cure mediche può comportare tante spese di viaggio, tra cui voli, alloggio e trasporti, soprattutto se il datore di lavoro non copre i costi. 

A seconda della durata della cura e del periodo di convalescenza, potresti assentarti dal lavoro per molto tempo e se l'azienda ti riducesse lo stipendio, o decidesse di non pagarti, sarebbe un problema.

Inoltre, alcuni trattamenti medici richiedono un'attenzione immediata e potresti non avere il tempo sufficiente per tornare in patria.

Se il datore di lavoro paga la tua assicurazione sanitaria nella destinazione di espatrio, verifica che copra i trattamenti nel tuo Paese d'origine e se è necessaria una pre-autorizzazione.

Rientrare a casa potrebbe interrompere la continuità delle cure, se ti sei rivolto a medici o specialisti locali. Inoltre, se devi sottoporti a una lunga procedura medica, potresti dover fare la spola tra il tuo Paese d'origine e quello ospitante, il che può diventare molto dispendioso in termini di tempo e denaro.

Un'altra cosa importante da considerare quando si prende una decisione di questo tipo è la disponibilità delle cure. Se le terapie più comuni sono disponibili in tutti i principali ospedali, indipendentemente dalla località, alcune procedure più specialistiche possono essere accessibili solo in certi Paesi. Informati presso gli operatori sanitari nella tua destinazione attuale e all'estero, per assicurarti che le tue esigenze siano soddisfatte al meglio.

Il tuo Paese d'origine copre le spese sanitarie se vivi all'estero?

Se il tuo Paese offre un'assistenza sanitaria pubblica universale e gratuita, probabilmente non avrai problemi a chiedere assistenza medica al tuo ritorno. Tuttavia, in alcune nazioni, l'accesso all'assistenza sanitaria è soggetto a condizioni.

Se lavori all'interno dell'UE (compresi Islanda, Lichtenstein, Norvegia, Svizzera o Regno Unito) e risiedi in un altro Stato membro, hai il diritto di ricevere cure mediche in entrambi i Paesi, alle stesse condizioni della popolazione locale. Devi però registrarti nella nazione dove lavori e ottenere il modulo S1 dall'autorità sanitaria. 

In America, invece, le cose sono molto diverse. Se vivi fuori dagli Stati Uniti per più di sei mesi, Medicare non offre più copertura medica. Per assicurarti che le spese mediche all'estero siano coperte, dovrai sottoscrivere un piano sanitario internazionale.

Alcuni Stati hanno stipulato accordi di reciprocità sanitaria con alcune nazioni, consentendo ai loro cittadini di accedere ai servizi sanitari all'estero. Gli accordi possono coprire le cure mediche di base, ma non necessariamente tutte le spese.

Se hai un'assicurazione sanitaria nel tuo Paese d'origine, ti potrebbe offrire una copertura parziale per le spese mediche all'estero, soprattutto in caso di emergenza.

Alcuni piani di assicurazione sanitaria per espatriati prevedono una copertura sia nel Paese ospitante che in quello di origine. Questi piani sono progettati specificamente per gli espatriati e possono offrire una copertura più ampia. In genere è una buona idea negoziare o rinegoziare con il datore di lavoro un piano di copertura adatto agli espatriati.

Per avere diritto alla copertura sanitaria, alcune nazioni potrebbero richiedere di mantenere la residenza o di beneficiare di determinati status giuridici (come quello di cittadino non residente). Questo è un aspetto che devi verificare con l'autorità sanitaria preposta e il datore di lavoro.

Ricordati di fare ricerche approfondite per avere una visione completa di come funziona il sistema sanitario nel posto dove stai per trasferirti, considerando le tue esigenze personali.