Impatto della Brexit sulla mobilità degli studenti europei

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Pubblicato 2023-08-29 alle 14:30
Dalla fine del periodo di transizione della Brexit, nel dicembre 2020, gli studenti dell'Unione Europea non hanno più diritto ai prestiti universitari nel Regno Unito. Il costo degli studi è passato da un massimo di 9.250 sterline all'anno, a una cifra compresa tra 15.000 e 70.000 sterline all'anno. Il calo nelle iscrizioni non sorprende. I giovani europei ora preferiscono andare a studiare in Germania, Paesi Bassi, Francia, Irlanda, Spagna, Olanda e Canada, dove le tasse universitarie sono più accessibili.

Le iscrizioni di studenti europei nel Regno Unito sono diminuite del 53%

L'Agenzia di Statistica per l'Istruzione Superiore (HESA) del Regno Unito informa che nel primo anno dopo la Brexit, ovvero l'anno accademico 2017/2018, le iscrizioni degli studenti dell'UE nelle università britanniche sono diminuite di circa il 7%. Come riportato da UCAS, nel 2017 sono arrivati circa 42.000 nuovi studenti europei. Al tempo, i negoziati per l'accordo di recesso UE-Regno Unito erano ancora in corso e, anche se non si conoscevano i termini dell'accordo finale, gli studenti dell'UE sapevano di poter contare su un periodo di transizione di qualche anno.

La vera e propria batosta è arrivata quando l'accordo è stato firmato nel 2020 e il nuovo regolamento è entrato in vigore nel gennaio 2021. L'HESA riporta che per l'anno accademico 2021/2022, sono arrivati nel Regno Unito circa 31.000 studenti UE del primo anno, sia a livello universitario che post universitario. Un calo del 53% rispetto ai livelli precedenti al 2021. Il calo maggiore è stato registrato da Germania, Italia, Francia e Grecia. Un leggero aumento è stato invece registrato da Romania, Polonia, Portogallo e Irlanda, ma l'incremento è stato troppo basso per compensare la diminuzione complessiva degli studenti dell'UE.

Da gennaio 2021, gli studenti dell'UE sono soggetti alle stesse regole degli studenti non UE provenienti da Asia, Africa, Medio Oriente e Americhe. Devono richiedere un visto per studenti nel circuito della Student Route, pagano tasse più alte (prima pagavano le stesse tasse degli studenti britannici) e non possono ricevere prestiti dalla Student Loans Company (SLC), che è un ente governativo. Possono comunque ottenere borse di studio, comprese quelle erogate dal governo britannico come le borse di studio Chevening e Commonwealth.

Come già detto, in Gran Bretagna, le tasse scolastiche per gli stranieri sono due o tre volte più alte rispetto a quelle degli studenti locali. La media è di circa 22.000£ all'anno; i costi vanno da 15.000 £/anno fino a raggiungere 30.000 £/anno presso la London School of Economics. Per la facoltà di medicina, le tasse possono arrivare a 70.000£/anno.

Come se non bastasse, il Regno Unito ha uno dei visti per studenti più costosi al mondo (363£). Oltre a questa spesa, devono pagare ogni anno una tassa sanitaria (IHS - Immigration Health Surcharge) di 624£. L'NHS sta affrontando problemi di fondi e di personale, il che significa che questa quota è destinata ad aumentare. Gli studenti dell'UE sono spesso esonerati dal sostenere il test di lingua IELTS, ma non dal pagamento delle tasse per il visto e l'IHS, che ammontano complessivamente a poco più di 1.000£.

Anche la mobilità è meno fluida. Gli studenti dell'UE sono costretti a fare code molto più lunghe negli aeroporti britannici per il disbrigo delle formalità. Inoltre non possono iniziare immediatamente a lavorare nel Regno Unito dopo la laurea, ma devono richiedere un visto per laureati, che costa 715£, come gli altri laureati stranieri.

Gli studenti europei scelgono destinazioni più convenienti in UE o vanno in Nord America

Con tutti questi ostacoli di tipo finanziario e amministrativo nel Regno Unito, non c'è da stupirsi che molti studenti preferiscano andare in altri Paesi dell'UE. Alcuni optano anche per il Canada, attratti dall'accessibilità e dalle prospettive offerte sul lungo termine.

Quali sono i Paesi dell'UE che hanno registrato un forte aumento delle iscrizioni di studenti comunitari dopo la Brexit?

Germania

Il Servizio tedesco per gli scambi accademici (DAAD) riferisce che il numero di studenti stranieri è aumentato del 26% tra gli anni accademici 2020/2021 e 2021/2022. Per il 2021/2022, l'aumento è stato più modesto, pari all'8%.
Secondo i dati della Wissenschaft Weltoffen, la maggior parte degli studenti proviene dall'Italia (10.000 nuove iscrizioni) e dalla Francia (7.000 nuove iscrizioni). L'Associazione Tedesca per gli Studenti Internazionali (DEGIS), a seguito di un sondaggio del 2021, ha rilevato che il 45% dei giovani stranieri va a studiare in Germania perchè non si pagano tasse universitarie.

Paesi Bassi

Nel 2020, il PIE News aveva condotto un sondaggio tra gli studenti dell'UE sulle destinazioni che avrebbero scelto se non fossero andati nel Regno Unito causa Brexit. La metà aveva scelto i Paesi Bassi come alternativa principale.
Le università olandesi offrono numerosi programmi in inglese, soprattutto nel campo della scienza e della tecnologia (anche se il governo sta pensando di limitare l'uso dell'inglese per questi corsi). Nel 2021, quando le tasse per gli studenti europei in UK sono aumentate, le iscrizioni nelle università dei Paesi Bassi sono aumentate del 14% (fonte: Nuffic).

Francia

Come in Germania, anche in Francia l'istruzione superiore pubblica è gratuita per tutti gli studenti dell'UE. Gli studenti extracomunitari devono invece pagare delle tasse universitarie, ma sono piuttosto basse. Con l'entrata in vigore della Brexit, all'inizio del 2021, la Francia ha visto un aumento delle iscrizioni soprattutto dalla Spagna (+16% nel 2021), dall'Italia (+25%) e dalla Germania (+17%).
Campus France riporta che gli italiani sono ora il quarto gruppo di studenti internazionali sul territorio. Tra il 2016 e il 2021 sono aumentati del 57% e, attualmente, quelli che vengono a studiare in Francia sono circa 20.000 ogni anno. Dal 2016, il numero di studenti spagnoli è salito del 51% e quello dei portoghese del 48%. Ad oggi, la Spagna invia ogni anno circa 12.000 nuovi studenti e il Portogallo 8.000.

Irlanda

L'Irlanda è un'alternativa interessante al Regno Unito per chi vuole studiare in un paese anglofono del continente europeo. Oltre a conservare tutti i vantaggi di essere uno stato membro dell'UE, ha tasse universitarie accessibili. Il PIE News riporta che, dal 2021, diverse università irlandesi hanno registrato un aumento degli studenti dell'UE, dall'8% del prestigioso Trinity College di Dublino al 34% dell'Università di Limerick.
Un consulente di analisi marketing di Studyportals afferma che molti studenti provenienti da Paesi meno ricchi dell'UE, come la Romania e la Polonia, optano per l'Irlanda perché non hanno più diritto ai prestiti per studenti nel Regno Unito. Ciò detto, l'Irlanda subisce il peso della concorrenza di destinazioni europee più popolari come la Germania e i Paesi Bassi.

Spagna

Anche la Spagna ha registrato un aumento degli studenti provenienti dalle nazioni europee limitrofe che parlano una lingua romanza e dalla Germania. Nel 2021, il numero di nuovi studenti italiani in Spagna è aumentato dell'8,8%, arrivando a circa 10.000, mentre quello dei francesi è cresciuto del 26,4%, toccando le 7.000 unità. Anche gli studenti tedeschi sono aumentati del 21,9%, e sono circa 7.000. La Spagna non offre un'istruzione superiore gratuita ai cittadini dell'UE, ma le tasse universitarie rimangono basse, circa 1.000-2.000€ all'anno.

Canada

La Brexit ha innescato anche un altro cambiamento di rotta nella mobilità degli studenti europei. Inside Higher Ed riporta che, dal 2021, il Canada ha rilasciato molti più visti agli studenti dell'UE rispetto al passato. A seconda del Paese, l'aumento è andato dal 10 all'80%. Tra il 2019 e il 2021, gli studenti tedeschi in Canada sono aumentati del 70% e le loro iscrizioni nelle università britanniche sono diminuite drasticamente. Anche quelli in arrivo da Francia, Belgio e Danimarca sono aumentati in modo considerevole. Il governo canadese ha introdotto diverse opzioni di visto e incentivi a favore dell'immigrazione, che spingono gli stranieri a trasferirsi.