La Cina dice "NO" alle lauree online
Nel mondo accademico si sta scatenando una piccola tempesta, anche se le università australiane accolgono con favore la decisione della Cina. A fine gennaio, Pechino ha annunciato che non avrebbe più riconosciuto i corsi o le lauree online ottenute presso istituzioni straniere. Il provvedimento ha avuto effetto immediato. Durante la pandemia, molti studenti cinesi hanno optato per i corsi online, che erano, in pratica, l'unico modo per portare avanti la loro istruzione. L'annuncio del governo arriva poco prima dell'inizio dell'anno accademico. Gli studenti cinesi iscritti presso università straniere devono affrettarsi a raggiungere la sede fisica prima dell'inizio ufficiale delle lezioni. Tra loro, anche 40.000 giovani che devono lasciare in fretta e fuori la Cina per viaggiare in Australia.
Per Phil Honeywood, CEO dell'International Education Association of Australia (IEAA), si tratta di una buona notizia. La presenza fisica in aula è parte integrante della didattica. Non tutti però sono d'accordo, ritenendo che la misura imposta da Pechino metta i bastoni tra le ruote a tanti studenti. Il problema principale sta nella richiesta del visto, che con molta probabilità non arriverà in tempo, ma anche nella ricerca dei voli e di un alloggio in Australia.
L'Australia sta lavorando alacremente per elaborare il maggior numero possibile di richieste di visto, ma non riesce a tenere il passo. Gli studenti cinesi che studiano all'estero sono preoccupati e criticano l'atteggiamento del loro governo. Le università australiane hanno dichiarato che faranno del loro meglio per mantenere i corsi a distanza per gli studenti che non riescono a viaggiare nei tempi previsti.
Formazione a distanza: che valore ha il diploma ottenuto?
Dopo la crisi sanitaria, si è registrata una crescita esponenziale di corsi di formazione a distanza. Sono erogati da università, scuole, centri di formazione, organizzazioni statali o altri enti e possono essere seguiti sia da giovani che da professionisti, espatriati o meno. La questione fondamentale è stabilire se questi corsi abbiano valore legale e se siano riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
Come suggerisce il nome stesso, un corso di diploma rilascia un diploma. Ne esistono di diversi tipi:
- Diplomi statali, che sono indispensabili per lavorare in un determinato settore professionale (ad esempio in campo medico).
- Diplomi nazionali, che attestano il superamento di un esame organizzato e approvato dallo Stato.
- Diplomi universitari, che vengono rilasciati dall'università ma che non sono necessariamente riconosciuti a livello nazionale.
Anche gli istituti di formazione possono rilasciare dei diplomi accreditati di apprendimento a distanza. Lo stesso non si può dire per alcune organizzazioni che rilasciano delle certificazioni che non sono riconosciute da enti nazionali. E questo è decisamente un problema. Prima di intraprendere un ciclo di studi online è sempre bene assicurarsi sul tipo di certificazione che rilasciano.
Università, centro di formazione, scuola 100% online: come scegliere?
Scegliere un'università riconosciuta offre diversi vantaggi tra quello di sponsorizzare il visto degli studenti stranieri. Lo stesso vale per le scuole di lingua approvate dallo Stato, che possono anch'esse sponsorizzare questo tipo di permesso. Inoltre, se uno studente desidera proseguire gli studi presso un'università locale, la certificazione rilasciata da una scuola di lingua accreditata garantirà le sue competenze linguistiche, un prerequisito fondamentale per accedere ad alcuni atenei.
Al contrario, bisogna essere molto cauti nell'optare per le nuove scuole 100% online. Sebbene esistano molte scuole digitali perfettamente regolamentate, altre si avvalgono del web per restare in una zona d'ombra ed evitare i controlli statali. Spesso millantano percentuali di riuscita che sfiorano il 100% e offrono programmi di studio a costi ultra-competitivi, se non completamente gratuiti.
Per evitare spiacevoli sorprese, è meglio assicurarsi che questo tipo di scuole siano accreditate dal governo. Se lo sono, l'informazione dovrebbe essere riportata sul loro sito web. Per fugare ogni dubbio, una ricerca internet in base al nome dell'istituto dovrebbe bastare, anche se la "truffa del nome" è una delle tecniche più comuni per ingannare i futuri studenti. Infatti, queste istituzioni senza scrupoli utilizzano un nome noto per imbrogliare le persone. Ad esempio, tutti conosciamo la famosissima Cambridge University, mentre la Cambridge University of Communication non esiste. Per non cadere vittima di questi raggiri, consigliamo di controllare i dettagli di contatto dell'istituto, di consultare le recensioni dei corsi e di diffidare di offerte troppo allettanti, come la possibilità di ottenere un "diploma" in pochi mesi e a basso costo.
In ogni caso, il futuro dei corsi di formazione a distanza è ancora roseo. Sono un modo alternativo per definire le curve di apprendimento e, in una certa misura, contribuiscono all'internazionalizzazione degli scambi. Mentre alcune istituzioni optano per un approccio completamente digitale, altre preferiscono seguire un modello ibrido, fornendo un numero maggiore di corsi in aula. Per questi istituti, l'apprendimento a distanza rappresenta uno strumento di supporto che favorisce il processo di apprendimento ma che non sostituisce i corsi in presenza.
