Studiare all'estero: i Paesi più gettonati dopo la pandemia

Vita quotidiana
  • universite en Coree du Sud
    qingqing / Shutterstock.com
Pubblicato 2022-11-28 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Negli ultimi anni, due eventi importanti hanno ostacolato gli spostamenti degli studenti: la Brexit e la pandemia di Covid. La mobilità internazionale è ripresa dopo la riapertura delle frontiere e alcune destinazioni attirano più di altre. Quali sono e perchè gli studenti stranieri le preferiscono?

Riprende la mobilità internazionale degli studenti

Gli studenti tornano a viaggiare, vogliono migliorare le loro competenze e scoprire una nuova cultura. Secondo l'ultimo studio dell'UNESCO, gli iscritti presso università estere sono 6 milioni. Questo dato risale al 2019, quindi prima della Brexit e della pandemia. Tra le destinazioni più gettonate figuravano varie nazioni in Europa, la Cina e la Corea del Sud.

La crisi globale ha delineato i nuovi contorni della mobilità studentesca internazionale. Dopo la Brexit, il Regno Unito, un tempo tra i Paesi con la più cospicua comunità di studenti stranieri, è stato surclassato dall'Australia. Gli Stati Uniti, il Canada e la Germania rimangono tra le mete preferite. La Russia era tra queste (5° nazione ospitante nel 2019) ma la guerra in Ucraina ha rallentato il flusso. La Francia si mantiene in buona posizione, dopo Stati Uniti, Canada, Germania e Australia.

I paesi preferiti dagli studenti internazionali

Dobbiamo aspettare per conoscere i dati aggiornati sulla mobilità internazionale degli studenti ma nel frattempo possiamo dire che ci sono delle destinazioni che si stanno, a poco a poco, affermando. Tra queste, la Corea del Sud. 

  • Corea del Sud

Lo "hallyu", l'onda coreana che sta travolgendo il mondo, non ha bisogno di presentazioni. Protagonista indiscusso degli ultimi anni, grazie alla musica (K-pop, il pop coreano), alla moda (K-fashion), al cinema e serie tv (K-drama), ai fumetti (manwha e webtoon), al make-up e alla scena gastronomica, lo hallyu è in realtà una politica governativa nata 30 anni fa. Questa strategia, ispirata al modello americano, è semplice: rendere la Corea del Sud appetibile attraverso la cultura pop. E funziona. Le star sudcoreane si sono fatte ambasciatrici del loro Paese; milioni di persone si sono appassionate alla cultura coreana e ne imparano la lingua. Tante altre fanno un passo ulteriore andando a studiare in Corea del Sud.

Secondo il Ministero dell'Istruzione sudcoreano, nel 2019 più di 160.000 studenti internazionali frequentavano le università locali. Una cifra in costante aumento dal 2014. Il solo calo registrato (-4%) è stato nel 2020 a causa della pandemia. Dopo la riapertura delle frontiere, il flusso è ripreso.

Tra questi studenti si contano sempre più giovani africani. Una buona parte continua ad andare in Cina (più di 81.000 nel 2018, secondo il Ministero dell'Istruzione cinese), ma anche la Corea del Sud li attira. Se nel 2003 solo 98 erano iscritti presso un'università sudcoreana, nel 2019 sono saliti a 2.800. La ragione di questa popolarità va ricercata nella reputazione delle università sudcoreane a livello mondiale, e nel cosiddetto "miracolo coreano". Sono bastati pochi decenni perché la Corea del Sud diventasse una potenza mondiale. Grazie allo hallyu, è un " Paese cool "... e la sua ascesa è appena iniziata.

  • Canada

Il Canada è tra le destinazioni preferite dai giovani. Secondo l'Ufficio Nazionale di Statistica canadese, nel 2021 ha accolto 621.565 studenti stranieri. Un nuovo record. Il Canada gode di un'eccellente reputazione. La sua politica di immigrazione aperta e positiva attira stranieri da tutto il mondo. Al pari del "sogno americano", il sogno canadese attrae in egual misura. Tutto sembra possibile in questa nazione, che punta ad accogliere 500.000 nuovi immigrati entro il 2025. Gli studenti internazionali sanno di avere buone possibilità di trovare lavoro dopo la laurea: il Canada cerca attivamente lavoratori qualificati. Studiare in Canada arricchisce anche il CV. Le università canadesi sono note per la qualità dell'insegnamento e la loro flessibilità. Oltre a questo, i giovani apprezzano anche lo stile di vita, l'apertura mentale e la propensione all'inclusione. 
In Canada vivono più di 250 etnie diverse e si parlano più di 200 lingue. Si tratta sia di un'opportunità che di una sfida per il governo Trudeau, che di recente è stato accusato di lentezza nel trattamento della gestione delle pratiche degli studenti internazionali e di discriminazione nei confronti di alcune popolazioni.

  • Stati Uniti

Il gigante americano arranca? La prima potenza mondiale ha il fiato corto, colpita dalla crisi sanitaria. Il numero di studenti stranieri è sceso da 1.075.496 (2019-2020) a 914.095 (2020-2021): un calo del 15%. Ciò detto, gli Stati Uniti si stanno rapidamente riprendendo, grazie alla solida reputazione delle loro università e a un mercato del lavoro dinamico, soprattutto per quanto riguarda le professioni innovative. Robotica, dati, ricerca, finanza... Migliaia di studenti stranieri continuano a preferire gli USA per fare carriera. 

  • Germania

La Germania sta andando alla grande. Come riporta il Servizio Tedesco per gli Scambi Accademici (DAAD), nel biennio 2021-2022 ha accolto 350.000 studenti stranieri. Una crescita dell'8% rispetto agli anni precedenti (circa 25.000 studenti in più). Questo dato positivo è in parte riconducibile alla strategia di immigrazione della Germania. Il numero di studenti internazionali ha continuato a crescere nonostante la pandemia di Covid, poiché molti di loro hanno deciso di fermarsi e proseguire gli studi. Il Paese ha investito molto per promuovere i suoi programmi di dottorato e per fidelizzare la popolazione studentesca internazionale, che ne riconosce la qualità dell'insegnamento oltre alle prospettive di carriera. La Germania, uno dei paesi fondatori dell'Unione Europea, è un pilastro economico di rilievo. La sua posizione geografica e la sua influenza economica contribuiscono a renderla un punto di riferimento per gli studenti internazionali.

  • Francia

Questa nazione ha diverse facce. Contrariamente a quanto potrebbe far pensare l'attualità (i politici stanno discutendo una nuova legge sull'immigrazione), la Francia resta una meta popolare tra gli studenti stranieri, che nel 2020-2021 erano 365.000. Solo l'1% in meno del biennio precedente. A differenza di altre destinazioni, la Francia ha resistito bene alla pandemia di Covid. La qualità dell'istruzione è buona e il Paese investe molto nei settori dell'innovazione e delle tecnologie all'avanguardia. L'assetto territoriale si sta modificando grazie alla nascita di nuovi poli economici e start-up: Bordeaux è dedicata all'aeronautica, Lille alle tecnologie dell'immagine, del suono e dell'innovazione, Clermont-Ferrand alle biotecnologie, Grenoble è considerata la Silicon Valley francese. Proprio come la Germania, la Francia vanta una posizione geografica strategica, una ricca storia (è uno dei fondatori dell'UE) e un vasto patrimonio culturale.

  • Australia

La sua politica "zero Covid" ha bloccato l'ingresso degli studenti stranieri per parecchio tempo. Di fronte al crollo economico causato dalla pandemia (una perdita di 40 miliardi di dollari in un anno), in agosto 2021 il governo ha istituito dei corridoi per consentire la circolazione degli studenti stranieri. La misura è stata accompagnata da un piano di sostegno al settore universitario e dal rimborso delle spese per i visti studenteschi.