Tutti i vantaggi di andare a studiare in Danimarca

Vita quotidiana
  • young student in Denmark
    Shutterstock.com
Pubblicato 2022-08-02 alle 10:00 da Ameerah Arjanee
Il Ministero danese per l'Immigrazione e l'Integrazione ha recentemente annunciato che il numero di immigrati e di danesi di prima generazione che frequentano un istituto di istruzione superiore è aumentato esponenzialmente nell'ultimo decennio. In particolare, tra il 2011 e il 2021, le iscrizioni di studenti mediorientali e nordafricani sono aumentate del 16%  Cosa spinge gli studenti internazionali a trasferirsi in Danimarca per studiare?

Università di alto livello e una fiorente industria tecnologica

Nonostante sia un Paese piccolo, la Danimarca vanta cinque università che rientrano nella classifica stilata ogni anno dal QS World Universities Ranking: l'Università di Copenaghen, la Technical University of Denmark, l'Università di Aarhus, l'Università della Danimarca meridionale e l'Università di Aalborg. L'Università di Copenaghen è nella top 100. 

La Danimarca è un luogo particolarmente adatto per gli studi in ambito tecnologico e dell'innovazione sostenibile. Secondo The Robot Report, la Danimarca è uno dei poli mondiali della robotica. L'Insight Report di Odense Robotics informa che sul territorio ci sono 418 aziende di robotica e 10.700 persone impiegate nel settore. Queste aziende operano nei settori dell'intelligenza artificiale, dei droni, della meccatronica (creazione di sistemi di produzione automatizzati), della dinamica dei sistemi, dell'informatica per la salute e l'energia, tra gli altri; l'84% di esse è impegnato nell'ambito della transizione alla green economy. 

Tra il 2021 e il 2025 si prevede la creazione di 8.100 nuovi posti di lavoro nella robotica in Danimarca. Le università locali hanno diversi contatti all'interno delle aziende che operano nel Paese, dando così agli studenti la possibilità di assunzione al termine del percorso scolastico. L'Istituto Maersk Mc-Kinney Moller dell'Università della Danimarca meridionale ha contribuito a lanciare diverse aziende di robotica.

Formazione d'eccellenza

Le università danesi hanno un approccio pedagogico particolare. I corsi si svolgono in piccoli gruppi e questo permette agli studenti di interagire sia tra loro che con i docenti. 

Per favorire l'integrazione dei nuovi studenti internazionali, le università adottano un sistema per cui ogni straniero viene messo in coppia con uno danese che lo aiuta ad ambientarsi. Lo studente danese dà un aiuto nelle questioni pratiche, come localizzare le diverse strutture all'interno del campus, nella ricerca di un alloggio, nella comprensione della lingua locale. Questo sistema di supporto permette di adattarsi in modo più veloce e di sentire meno la nostalgia di casa. La comunicazione e l'integrazione sono facilitate anche dal fatto che la maggior parte dei danesi parla correntemente l'inglese come seconda lingua e lingua franca internazionale (circa l'86%, secondo l'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea).

La vita nel campus universitario

Vivere nel campus di un'università danese è un'esperienza divertente e significativa. Il "Friday Bar" è una tradizione nazionale: ogni venerdì a mezzogiorno, le varie facoltà allestiscono, in un'aula dedicata o in mensa, delle postazioni che servono birra e bibite, allo scopo di facilitare l'interazione tra insegnanti e studenti.  
Ogni università ha inoltre le sue tradizioni. Per esempio, quella di Aarhus ospita ogni anno la Kapsejlads, una regata di primavera. Si organizzano anche concerti gratuiti, picnic nelle aree verdi del campus e altre attività. 

Aiuti finanziari per gli studenti internazionali

Gli studenti dell'Unione Europea (UE), dello Spazio Economico Europeo (SEE) e della Svizzera non pagano tasse universitarie nelle università danesi. Per gli studenti che non provengono da queste zone, le tasse universitarie variano tra 67.000 corone danesi (9.000 euro o 9100 dollari USA) e 134.000 corone danesi (18.000 euro o 18.400 dollari USA) all'anno (fonte Study.eu). Anche se esistono destinazioni più economiche, tra cui la Germania che non applica tasse universitarie agli studenti extracomunitari, le tasse in Danimarca sono ancora accessibili rispetto agli standard dell'Europa occidentale. 

Il programma statale di sovvenzioni e prestiti per l'istruzione scolastica offre un valido aiuto finanziario agli studenti locali e a quelli dell'UE/SEE/Svizzera. I prestiti devono essere rimborsati dopo la laurea, mentre le borse di studio no. Alcune università danesi offrono, seppur in numero limitato, borse di studio a studenti altamente qualificati provenienti da Paesi terzi. Le Università di Copenaghen e di Aarhus offrono una borsa di studio a tutti gli studenti internazionali che si iscrivono a un master o a un corso di laurea magistrale. Questo finanziamento prevede l'esonero totale, o parziale, dalle tasse universitarie e, a seconda dei casi, una somma di denaro per le spese quotidiane.

Un Paese verde e felice

La Danimarca si colloca ogni anno tra i primi cinque Paesi del World Happiness Report. I criteri di classificazione sono il potere d'acquisto, il livello di assistenza sociale, l'aspettativa di vita in buona salute, e il livello di corruzione. La cultura danese privilegia uno stile di vita rilassato, che identifica nel concetto di "hygge". L'hygge si traduce in piaceri semplici come accoccolarsi con un libro e una cioccolata calda, consumare un pasto con gli amici o fare un picnic nella natura.

La Danimarca è anche leader nello sviluppo ecologico. Secondo il LSE Green Economy Leader Report, vanta uno dei piani più ambiziosi al mondo per la transizione verso la green economy. L'immagine che viene spesso alla mente pensando alla Danimarca è quella di paesaggi urbani attraversati da biciclette. Già dal 2016, a Copenaghen circolano più biciclette che automobili. Il Paese dispone di 11 percorsi ciclabili per gli spostamenti a lunga distanza. Mentre gli abitanti di altre città europee sono costretti a trasferirsi in campagna per stare a contatto con la natura, le città danesi sono caratterizzate da ampi spazi verdi.