L'impatto della pandemia sugli studenti internazionali

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Pubblicato 2022-02-04 alle 10:00 da Magdalena Grdanoska
La pandemia ha colpito quasi ogni angolo di mondo e ha avuto un impatto su tutti noi. È difficile restare indifferenti di fronte a cambiamenti che non avevamo pianificato, voli cancellati e lockdown. I limiti imposti sulla mobilità internazionale hanno condizionato pesantemente la vita degli studenti internazionali, stravolgendo il loro percorso di studi.

Lo studio è un momento importante nella vita di ogni individuo. Oltre alla parte teorica, una fetta importante del percorso accademico ruota intorno ai rapporti sociali che favoriscono l'accrescimento e la condivisione delle conoscenze acquisite. A causa della pandemia, questo ultimo aspetto è venuto a mancare, privando gli studenti internazionali del motivo trainante che li aveva portati a studiare all'estero. 

Quando la pandemia ha colpito, nel 2020, la maggior parte delle attività legate alla vita quotidiana sono state interrotte, compreso lo studio. Le lezioni in presenza sono state rimpiazzate dai corsi online. In Europa, questa pratica è stata portata avanti fino all'estate del 2021, momento in cui sono riprese parte delle lezioni in classe, nel rispetto del distanziamento sociale e indossando la mascherina. Le regole sono cambiate in autunno con l'entrata in vigore di norme basate sul percorso vaccinale dello studente o sul risultato di un test anti-covid.

Le leggi variano da Paese a Paese ma il denominatore comune resta il distanziamento sociale.

In questi ultimi due anni, il percorso di tanti studenti ha subito uno stop forzato. Ogni storia è a sè stante ed è condizionata da diversi fattori. Ne abbiamo contattato qualcuno che di seguito ci racconta la sua esperienza.

Laura è italiana e studia Business Management ad Amburgo. Le sue aspettative riguardo agli studi sono state soddisfatte ma ritiene che il lockdown dell'anno scorso abbia limitato i suoi rapporti sociali. Ha l'impressione di aver studiato e basta, dato che non poteva incontrare gli amici nel tempo libero. A suo modo di vedere il mercato del lavoro tedesco non è stato gravemente colpito dalla crisi e ritiene che ci siano molte opportunità nel suo campo. Per avere qualche entrata supplementare, le sarebbe piaciuto trovare un lavoro part-time come barista, ma ha ripiegato per un mini job presso un centro medico che fa test anti covid.

Ben viene da Boston, Massachusetts, e studia in Germania. In linea di massima non ha grandi lamentele per come sono andate le cose. Ha dovuto seguire alcune lezioni online, ma lo sapeva in partenza, quindi questo aspetto non l'ha disturbato. Quello che più gli dispiace è che la situazione attuale non permetta di organizzare fiere per il lavoro e attività sociali. Di fatto la possibilità di esperienze internazionali è quasi azzerata.

Martine è una studentessa della Laval University in Quebec, Canada. Sta studiando per diventare insegnante. E' al terzo anno e prima della pandemia è riuscita a completare un tirocinio. Quest'anno si dovrebbe laureare. Non le dispiace studiare da casa, perché le fa risparmiare tempo negli spostamenti. Nella pausa pranzo riesce anche a fare le faccende domestiche! Le pesa un po' restare isolata perché, oltre che non vedere gli amici, non può viaggiare e incontrare la famiglia.

Saad ha 27 anni e sta facendo un master in Meccatronica presso l'Università Tecnica di Amburgo. Si era iscritto con l'idea di incontrare e condividere esperienze con studenti di tutto il mondo, ma questo non è stato possibile fino in fondo. E' entrato in contatto con tanti studenti, ma solo virtualmente. Anche se le cose non sono andate come immaginava, ci fa sapere che alla fine tutto ha funzionato. Ha seguito le lezioni a distanza e ha fatto gli esami in presenza. Spera che "la nuova normalità" finisca presto e che le persone possano tornare alle loro vecchie vite.

Anastasia vive ad Amburgo ma si è iscritta a un corso di Sales and Marketing alla Business School di Roma. A causa della pandemia ha progressivamente perso interesse negli studi anche se conta di laurearsi. Il suo piano per il futuro è di cambiare rotta e diventare un UX Designer ​poiché crede che questa professione le porterà migliori opportunità di lavoro.

R.H. è uno studente di medicina a Munster. Segue lezioni sia online che in presenza. Lo studio a distanza ha avuto un impatto sulla sua vita sociale. Ora fa molta più attenzione rispetto a prima quando incontra gente in luoghi chiusi, e non va spesso al ristorante e al bar. Vorrebbe poter interagire di più con i suoi compagni di corso per rendere l'esperienza più viva.

Hannah ha 31 anni e studia Health Care Management presso l'Internationale Hochschule di Erfurt. Le piace studiare online, da casa. Non lo vive come un limite, al contrario. A suo avviso la Germania offre ancora buone prospettive di lavoro con nuove aperture verso professioni che si possono svolgere a distanza. La sua vita sociale si è considerevolmente ridotta a causa della pandemia e spera in futuro di poter incontrare di persona i suoi compagni di corso.

Non tutti reagiscono ai momenti di transizione allo stesso modo. Sebbene gli studenti internazionali non siano soliti tirarsi indietro di fronte alle sfide, le restrizioni in corso stanno sicuramente avendo un impatto negativo sia sul loro percorso di studi che sulla loro vita sociale. Se da un lato le lezioni a distanza permettono di risparmiare tempo e denaro negli spostamenti, dall'altro riducono notevolmente la possibilità di entrare in contatto con una comunità eterogenea di coetanei.