Il virus non arresta il progetto di espatrio di Sarah

Interviste agli espatriati
Pubblicato 2021-02-17 alle 12:05 da Anne-Lise Mty
Nè la pandemia, nè le tediose formalità burocratiche, nè il viaggio estenuante hanno dissuaso Sarah Hofbauer dal suo progetto di studi a Mauritius. Incontriamo questa giovane e tenace ragazza austriaca che questa settimana ha iniziato i corsi alla Middlesex University.  

Raccontaci qualcosa su di te

Sono una ragazza austriaca di 24 anni che adora viaggiare. Sia per studio, che per lavoro, ho vissuto in vari paesi europei. Dopo la laurea sono stata assunta da una società di consulenza globale in Germania. Pur essendo un impiego gratificante, ho sentito la necessità di dare un taglio diverso alla mia vita decidendo di riprendere gli studi all'estero. Ho chiesto un periodo di aspettativa non pagata dal lavoro e sono approdata qui a Mauritius!

Come mai hai scelto proprio Mauritius?

La decisione risale a prima dello scoppio della pandemia. La conferma dell'iscrizione è arrivata in piena crisi ma a quel punto avevo già preso la decisione di trasferirmi e non volevo cambiare i miei piani. Non sono potuta partire a tempo per l'inizio dell'anno accademico perchè all'epoca i confini di Mauritius erano chiusi. Per fortuna l'università mi è venuta incontro dandomi la possibilità di frequentare i corsi a distanza.

Ho scelto Mauritius perchè amo l'idea di vedere ogni giorno il mare. Quest'isola è un crogiolo di culture, lingue e religioni. Avevo voglia di sperimentare la vita in un ambiente multiculturale. Inoltre, Mauritius ha un'interessante offerta di università internazionali; io mi sono iscritta alla British Middlesex University.

Che formalità hai seguito per il trasferimento?

Ho dovuto tradurre vari documenti ed ottenere un attestato di conoscenza della lingua inglese. Dopo che l'università ha accettato la mia domanda di iscrizione (maggio 2020), ho fatto domanda di visto studentesco. La richiesta del visto si accompagna ad una trafila burocratica abbastanza lunga, per fortuna l'università mi ha seguito passo passo. Ho spedito la documentazione a Mauritius con un corriere internazionale perchè il servizio postale era inattivo a causa della crisi sanitaria. L'attesa è stata lunga perchè durante il lockdown le autorità mauriziane avevano smesso di elaborare i visti per studenti. Dopo un'attesa che mi è sembrata interminabile, a gennaio di quest'anno mi è finalmente arrivato il visto.

Com'è stato viaggiare durante la pandemia?

Devo ammettere che è stato stressante, estenuante e costoso. Stressante perché le cose da organizzare sono davvero tante. Estenuante perché ho fatto tante ore di scalo tra un volo e l'altro, e perchè non mi sono mai potuta togliere la mascherina. Costoso perchè oltre al biglietto aereo, ho dovuto pagare i test per il depistaggio del Covid-19, e l'hotel per la quarantena a Mauritius.

Com'è stata l'esperienza della quarantena?

Tutto sommato piacevole. Ho passato 14 giorni in un hotel, chiusa in stanza s'intende. Per fortuna avevo un balcone e in lontananza vedevo il mare. La prima settimana è passata velocemente, la seconda è stata piuttosto lunga. Mi sono tenuta occupata studiando, facendo yoga e leggendo.

In termini di pandemia, che differenze trovi tra Mauritius e Austria?

Ci molte differenze a questo riguardo. Mauritius, essendo un'isola, ha un maggior controllo sugli ingressi; l'Austria è circondata da frontiere terrestri e, facendo parte dell'area Schengen, ha abolito i controlli ai confini. Va da sè che è complesso avere una presa totale su tutti gli ingressi. Ho l'impressione che la vita a Mauritius si svolga in modo quasi "normale". Nel mio paese d'origine invece il numero dei contagi resta alto. Pertanto il paragone, al momento, è pressochè impossibile.

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