La pandemia del coronavirus sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo. Gli ospedali faticano sotto il carico dei pazienti contaminati, il personale medico scarseggia cosi come le attrezzature. Cosa fare in caso di contagio se vivi all'estero? Come funziona l'assicurazione sanitaria in questa situazione cosi particolare ed insolita?
Come funziona l'assicurazione sanitaria internazionale ai tempi del COVID-19
Compagnie come AXA Global Healthcare e BUPA Global, che operano a livello mondiale, hanno informato i loro clienti che la copertura medica viene applicata alla pandemia di coronavirus come per qualsiasi altra emergenza sanitaria. Tuttavia, è utile assicurarsi che la propria polizza includa la copertura ambulatoriale prima di presentare qualsiasi richiesta di rimborso. Se hai i sintomi del coronavirus, devi contattare l'assicuratore, che ti indirizzerà ad un servizio di dottore virtuale, tramite telefono o videochiamata.
Sul suo sito web, Bupa Global indica che la situazione è sotto attento monitoraggio e che ogni assicurato che dovesse presentare sintomi simili al coronavirus, o che sia stato contaminato, riceverà le cure necessarie.
La copertura assicurativa comprende i costi di ricovero e le cure mediche. I rimborsi verranno trattati allo stesso modo di tutti gli altri casi.
E se devo viaggiare con urgenza?
Non c'è motivo di andare nel panico. In genere l'assicurazione sanitaria internazionale copre diverse tipologie di esami medici di routine, dovresti quindi avere diritto a fare il tampone che attesta il contagio da coronavirus. Per sicurezza, controlla con il tuo assicuratore prima della partenza.
Per supportare i suoi clienti Allianz Global ha recentemente annunciato una copertura temporanea per rimborsi sanitari e cancellazioni volo che di solito non sono contemplati. Pertanto, chi deve viaggiare in Cina, in Corea del Sud, e nelle regioni italiane più colpite, può fare richiesta di assistenza sanitaria o richiesta di rimborso del volo aereo in caso di annullamento del viaggio per ragioni di sicurezza.
La vulnerabilità dei sistemi sanitari
Nonostante vanti un efficiente sistema sanitario, il Regno Unito ha subito un duro colpo con la diffusione del COVID-19. Questa settimana il numero dei casi positivi ha superato i 15.000. Questo è motivo di preoccupazione per le autorità che stanno pertanto implementando il sistema per garantire cure efficaci agli assistiti. Una stretta collaborazione è stata messa in atto tra il Servizio sanitario nazionale (NHS) e gli ospedali indipendenti. In base a questo accordo, le cure fornite dagli ospedali indipendenti ai pazienti affetti dal COVID-19 saranno completamente rimborsate.
Nel contempo, non è ancora chiara la posizione di migliaia di americani che lavorano nel Regno Unito, dato che la maggior parte non è coperta da un'assicurazione sanitaria privata. Secondo i media britannici, il costo delle cure per il COVID-19 può arrivare fino a 35.000$. Tenendo conto dell'attuale volatilità del mercato del lavoro a causa della crisi sanitaria, esiste il rischio che molti perdano l'impiego nei prossimi giorni o settimane, il che peggiorerebbe le cose.
Negli Stati Uniti molti assicuratori hanno ricevuto chiare istruzioni dal governo federale: la copertura deve essere fornita per tutte le visite mediche in relazione al coronavirus, consulti virtuali compresi. Tuttavia, solo alcune compagnie assicurative offrono una copertura completa sui costi delle cure. Pertanto, i pazienti affetti dal COVID-19 negli Stati Uniti potrebbero avere difficoltà a permettersi le cure.
L'Italia sta lottando con le unghie e con i denti per garantire la continuità dei servizi sanitari gratuiti a tutti i cittadini. Circa 3,5 miliardi di euro sono stati investiti per aumentare la capacità del sistema sanitario pubblico che prevede l'espansione delle unità di terapia intensiva, l'acquisizione di dispositivi di protezione e apparecchi di ventilazione, nonché l'assunzione di 5.000 nuovi medici, 15.000 infermieri e personale medico.
Articolo tradotto da COVID-19 : Êtes-vous couvert par votre assurance santé à l'étranger ?
