Pensione

buonasera a tutti, ho sentito ultimamente che il nostro bel governo avrebbe deciso di applicare la doppia fiscalizzazione , a voi risulta qualcosa? grazie

Cosa vuol dire ho sentito ? Ma almeno sa in minima parte di cosa sta parlando ? Ne dubito !

Ma mi FACCI IL PIACERE!!!!!!.......

:o:o:o:o:o:o

Buongiorno, si tratta di due pensionati ex INPDAP, residenti in Portogallo che chiaramente non usufruendo in quel Paese della fiscalità  favorevole di cui godono i pensionati INPS puri, hanno fatto un ricorso, prima alla corte dei Conti e pi alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo che è stato bocciato.  La  notizia è stata riportata male dai vari giornali Italiani ed hanno fatto di un'erba un fascio includendo tutti i pensionati.  Chi è in pensione in  Tunisia non ha nulla da temere , il problema non lo sfiora minimamente.  Allego articolo stampa.
Pensioni in Portogallo senza tasse, tramonta il sogno di trasferirsi all'estero
Le pensioni degli statali emigrati in Portogallo sono soggette a tassazione ordinaria alla fonte. Lo ha stabilito la Corte Ue dando ragione a una decisione dell'Inps.
di Mirco Galbusera , pubblicato il 30 Aprile 2020 alle ore 17:00
Le pensioni degli statali emigrati in Portogallo sono soggette a tassazione ordinaria alla fonte. Lo ha stabilito la Corte Ue dando ragione a una decisione dell'Inps.
Le pensioni degli statali possono essere tassate anche all'estero. Quelle dei lavoratori privati no. Lo ha stabilito la Corte Ue esaminando il ricorso di due pensionati italiani che avevano stabilito la loro residenza in Portogallo ma si erano visti negare il beneficio fiscale.

In altre parole, il pensionato italiano che si trasferisce all'estero avrà sì diritto ai benefici fiscali previsti dalla legge del Paese ospitante, ma la sua pensione arriverà comunque tassata alla fonte se prima non saranno soddisfatti pienamente i requisiti richiesti dal Paese che paga l'assegno.

Il caso del Portogallo
Come noto e in particolare, il Portogallo aveva promosso una poderosa campagna fiscale per attrarre pensionati europei che si fossero trasferiti a vivere in terra lusitana portando con sé la residenza e mantenendola per almeno sei mesi all'anno. In base alla legge portoghese, Lisbona non applica per 10 anni alcuna imposta sulle pensioni estere attirando così migliaia di pensionati italiani, ben lieti di non farsi falciare la rendita dal fisco italiano. Uno stragemma per molti pensionati italiani che ora rischia di infrangersi di fronte alla decisione della Corte Ue che impone comunque il rispetto dei vincoli di tassazione alle rendite pensionistiche, anche se il pensionato migra verso lidi a tassazione privilegiata.

La sentenza della Corte Ue
In base alla decisione dei giudici europei, i pensionati italiani residenti in Portogallo possono essere assoggettati al regime delle pensioni portoghesi o a quello italiano a seconda del proprio settore di provenienza (privato o pubblico). Lo ha stabilito la Corte Ue, ritenendo che la disparità di trattamento data dalla richiesta dei requisiti di cittadinanza per il settore pubblico non viola i principi Ue di libera circolazione e di non discriminazione.

Nella sentenza, la Corte Ue sottolinea che, “nel quadro delle convenzioni fiscali contro le doppie imposizioni, gli Stati membri possano ripartire la competenza tributaria su criteri come la cittadinanza. E' pertanto legittimo che agli ex dipendenti pubblici italiani che vivono in Portogallo sia richiesta la cittadinanza portoghese e non soltanto la residenza in Portogallo – come invece richiesto agli ex dipendenti privati – per ottenere la pensione lorda dall'Italia”.
Il trasferimento di residenza all'estero non basta
In altre parole, la residenza non è titolo sufficiente per ottenere l'esenzione dalle imposte sui redditi da pensione estera. Serve anche la cittadinanza, il che complica notevolmente le cose per chi decide di trasferirsi in Portogallo a vivere. I giudici del Lussemburgo si sono così espressi esaminando il ricorso di due pensionati italiani (ex pubblici dipendenti) che si erano visti negare dall'Inps nel lontano 2015 la richiesta per ottener e l'assegno lordo quali italiani iscritti all'Aire e residenti in Portogallo. L'Inps aveva giustificato la decisione asserendo che la convenzione italo-portoghese contro le doppie imposizioni si applichi in base a due criteri: settore di provenienza e cittadinanza. Per tale motivo, la pensione lorda può essere ottenuta dai pensionati italiani del settore privato che abbiano trasferito la loro residenza in Portogallo e i pensionati italiani del settore pubblico che, oltre ad aver trasferito la loro residenza in Portogallo, abbiano anche acquisito la cittadinanza portoghese (condizione non soddisfatta dai due pensionati ricorrenti).

Buongiorno,  tutto vero. Aggiungo soltanto una precisazione che riguarda un cambiamento della politica fiscale in Portogallo verso questa categoria cosiddetta NHR (Non Habitual Resident) : finita è l'esenzione. Naturalmente non per coloro che già l'avevano ottenuta e quindi restando valida fino alla scadenza dei 10 anni.  Per chi ancora facesse richiesta della NHR,  il tasso impositivo è ora del 10%  (pensioni estere.  Ma per l'Italia con quel che dunque è noto, come ben riportato da Asdrubale).

Scusate la mia ignoranza,probabilmente non c'entra niente, ma se applicassero tale principio anche alla tassazione delle imprese italiane che vanno a prendere residenza nei paradisi fiscali (europee e non) , potrebbero risolvere il problema dell'evasione?

Matteo S ha scritto :

Scusate la mia ignoranza,probabilmente non c'entra niente, ma se applicassero tale principio anche alla tassazione delle imprese italiane che vanno a prendere residenza nei paradisi fiscali (europee e non) , potrebbero risolvere il problema dell'evasione?


:offtopic:

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Matteo, cosa dovrebbero applicare? C'è il trattato per evitare la DOPPIA imposizione. Si applica anche alle imprese.

Se un'impresa risiede ai sensi convenzionali in uno stato, è imponibile in quello stato.

La questione cui accenni andrebbe risolta in altro modo, ovvero prevedendo la tassazione in base al luogo in cui si realizza il reddito, ovvero la vendita effettiva.

Ci stanno lavorando, ma ovviamente le parti contrarie sono molte.

Probabilmente però ci si arriverà.

Piuttosto....spero che quei due pensionati siano stati patrocinati gratuitamente.....era talmente ovvia la cosa.....

Live in tunisia ha scritto :

Matteo, cosa dovrebbero applicare? C'è il trattato per evitare la DOPPIA imposizione. Si applica anche alle imprese.

Se un'impresa risiede ai sensi convenzionali in uno stato, è imponibile in quello stato.

La questione cui accenni andrebbe risolta in altro modo, ovvero prevedendo la tassazione in base al luogo in cui si realizza il reddito, ovvero la vendita effettiva.

Ci stanno lavorando, ma ovviamente le parti contrarie sono molte.

Probabilmente però ci si arriverà.

Piuttosto....spero che quei due pensionati siano stati patrocinati gratuitamente.....era talmente ovvia la cosa.....


Mi riferivo al trattamento dei pensionati ricorrenti, comunque tassati dallo stato italiano. Non accade per le grandi imprese italiane che portano la propria sede in Olanda o altrove ma vendono in Italia, oppure a imprese straniere che vendono in italia mentre le tasse non le pagano o pagano con le briciole mentre il grosso è nei paradisi fiscali. Ma non ne capisco niente e mi arrendo.

in poche parole io pensionato ex inpdap posso usufruire della pensione al lordo una volta trasferita la residenza in tunisia o no? grazie a tutti

samoa.59 ha scritto :

in poche parole io pensionato ex inpdap posso usufruire della pensione al lordo una volta trasferita la residenza in tunisia o no? grazie a tutti


Ti sei mai chiesto perché oltre 10.000 pensionati italiani, quasi tutti ex inpdap, hanno trasferita la residenza in Tunisia????????????

samoa.59 ha scritto :

in poche parole io pensionato ex inpdap posso usufruire della pensione al lordo una volta trasferita la residenza in tunisia o no? grazie a tutti


Buonasera, si samoa59 effettivamente è così per i pensionati Italiani sia INPS che ex INPDAP,  ma oggi tutti INPS  a seguito dell'accorpamento,  in base ad una convenzione Italo/Tunisina firmata nel 1987, tra i due Stati  si può percepire al lordo la pensione. Per fare ciò devi trasferire la residenza in Tunisia, mediante l'iscrizione all'A.I.R.E. La pratica  comporta l'iter  di aprire un conto corrente in una banca locale, avere un contratto di affitto regolarmente registrato della durata di un anno ed  il permesso di soggiorno in Tunisia.  Vivere nel Paese almeno 183 giorno all'anno, anche  interrottamente e 184 negli anni bisestili. Terminata la pratica  va trasmessa all' l'INPS, Detto  Ente ti accredita la pensione al lordo sul conto corrente della tua Banca Tunisina. In Tunisia in base alla convenzione pagherai le tasse solo sul 20% annuo di quello che percepisci, in pratica l'80% non viene tassato.  Sicuramente mi sono dimenticato qualcosa, comunque se smanetti su questo forum troverai le risposte a tutte le tue domande.

samoa.59 ha scritto :

buonasera a tutti, ho sentito ultimamente che il nostro bel governo avrebbe deciso di applicare la doppia fiscalizzazione , a voi risulta qualcosa? grazie


se ne sentono di ogni colore, quelli che sono contro il Governo "sentono"abbassamenti di pensione, quelli favorevoli al Governo"sentono"stabilità(come me!); insomma  se ne sentono di ogni,sarà che per via dell'età (pensionistica) l'udito diventa imperfetto. Suggerisco visita otorino per tutti/e! Piuttosto che "sentire" riabituiamoci a "leggere" gazzette ufficiali et similia, atti normativi insomma e non solo fake news su facebook che fra poco ci indurrà anche a visite oculistiche. :D

Asdrubale ha scritto :
samoa.59 ha scritto :

in poche parole io pensionato ex inpdap posso usufruire della pensione al lordo una volta trasferita la residenza in tunisia o no? grazie a tutti


Buonasera, si samoa59 effettivamente è così per i pensionati Italiani sia INPS che ex INPDAP,  ma oggi tutti INPS  a seguito dell'accorpamento,  in base ad una convenzione Italo/Tunisina firmata nel 1987, tra i due Stati  si può percepire al lordo la pensione. Per fare ciò devi trasferire la residenza in Tunisia, mediante l'iscrizione all'A.I.R.E. La pratica  comporta l'iter  di aprire un conto corrente in una banca locale, avere un contratto di affitto regolarmente registrato della durata di un anno ed  il permesso di soggiorno in Tunisia.  Vivere nel Paese almeno 183 giorno all'anno, anche  interrottamente e 184 negli anni bisestili. Terminata la pratica  va trasmessa all' l'INPS, Detto  Ente ti accredita la pensione al lordo sul conto corrente della tua Banca Tunisina. In Tunisia in base alla convenzione pagherai le tasse solo sul 20% annuo di quello che percepisci, in pratica l'80% non viene tassato.  Sicuramente mi sono dimenticato qualcosa, comunque se smanetti su questo forum troverai le risposte a tutte le tue domande.


Buonasera, credo che bisogna stare fuori dall'italia per sei mesi ed un giorno. Poi, si può permanere in Tunisia, dove è stata eletta la residenza, e da quì spostarsi in altri paesi

Buonasera, veramente l'ultima novità riguarda i pensionati residenti in Portogallo che da quest'anno, solo per quelli che hanno eletto la residenza quest'anno, pagheranno in Portogallo una tassa del 10%. Non è retroattiva, pertanto I precedenti godranno dell'esenzione dei 10 anni.
Ma, al di la di questo io penso che sarebbe più lineare pagare le pensioni al lordo a tutti quelli che espatriano e poi nel paese dove eleggono la residenza allinerarsi a quel sistema pensionistico/amministrativo (tasse, sanità etc.)

Si sente anche di ben 10.000 pensionati in Tunisa........  :D

Non esageriamo..... ;)

Per dettagli consultare il rapporto annuale INPS.

grazie volobasso

E' caratteristica tutta italiana.. Caro Matteo... Si sentono tutti Grande Fratello... o Comari da Cortile... a tua scelta cio' che preferisci