La cultura del lavoro in Portogallo

Buongiorno a tutti,

Lavorare in Portogallo in qualità di straniero rappresenta un'opportunità unica, come pure una sfida. Doversi confrontare con un nuovo modo di fare e di dire le cose, adattarsi a nuove norme culturali... un percorso professionale in Portogallo può essere allo stesso tempo emozionante e destabilizzante.

Condividete con noi la vostra esperienza per aiutarci ad approfondire la cultura del lavoro in Portogallo e facilitare l'adattamento di coloro che stanno per trasferirsi.

Come definireste la cultura del lavoro in Portogallo?
Qual è l'attitudine della gente del posto nei confronti del lavoro?
Si vive per lavorare o vale piuttosto il contrario?

Qual è stata la cosa più difficile a cui vi siete dovuti adattare? Fare gli straordinari è normale oppure no?

Siete riusciti a inserirvi nel vostro gruppo di lavoro? E' facile instaurare un rapporto tra colleghi?
Si usa incontrarsi fuori dall'ufficio oppure la relazione rimane strettamente professionale?

Grazie per il vostro contributo,

Francesca
Team Expat.com

Nessuna risposta. Questo silenzio non è affatto rassicurante.

@Santi2


Confido sul fatto che, avendo lanciato la discussione solo da un paio di giorni, non tutti i connazionali che lavorano l'abbiamo letta.


Attendiamo fiduciosi 1f600.svg

Nessuna risposta. Questo silenzio non è affatto rassicurante.
-@Santi2


Sotto "Cambiamenti in Pt" avevo messo un Link che NON riguarda di certo sólo la questione immobiliare. Vi si trovano infatti articoli diversi che vanno a toccare parecchie cosette...


Basta leggere, per rendersi conto meglio... Certo che dover fare copy-paste del Link, per taluni potrebbe costituire un deterrente; chissà. L'essenziale romane probabilmente "el bacalao" e dintorni.


Ma "il clima" è cambiato parecchio OVUNQUE e ci sono quindi di mezzo molte e finanche troppe questioni piuttosto pesanti e a vari livelli.


Il Link era questo:


idealista.it/news/immobiliare/internazionale/2023/02/21/172712-case-troppo-care-il-governo-portoghese-si-trasforma-in-gestore-immobiliare.


Concludo dicendo di conoscere portoghesi che per arrivare a poter pagare fatture e poter mangiare, di lavori ne hanno 3; non "solo" 2 .

@laviniavirginia


Grazie per il link. Lo scopo della discussione era però più quello di raccogliere esperienze dirette da espatriati che lavorano in Portogallo.

Forse non hanno nulla da segnare, chissà. O probabilmente che quelli che una volta frequentavano il forum (in impiego intendo) hanno cambiato Paese, è anche questa un'opzione.

Dagli espatriati pensionati non ci si puo' aspettare interventi su questo argomento.

@laviniavirginia
Grazie per il link. Lo scopo della discussione era però più quello di raccogliere esperienze dirette da espatriati che lavorano in Portogallo.
Forse non hanno nulla da segnare, chissà. O probabilmente che quelli che una volta frequentavano il forum (in impiego intendo) hanno cambiato Paese, è anche questa un'opzione.
-@Francesca

Ma quando mai se ne sono avuti, qui sul foro ? Ricordo qualche anno fa quando "ogni morte di vescovo" se ne affacciavano uno o due per dare una dritta sulle procedure per apertura conto bancario o per rispondere a qualche domanda riguardo zone di Lisbona... o per dire di com'era andata al solito call-center...

Poi chi di esperienze ne ha fatte di negative... E in tal caso è ben raro che a qualcuno venga in mente di venir qui a riferire: Non lo fa se reputa sia meglio stare zitto. E non lo fa se non è tipo da foro (come i  "VISA-Gold" per es. )...

Vediamo quindi anche di essere un tantino realisti in relazione a questo periodo storico o come poi lo si vorrà chiamare... Ad ogni modo, periodo in cui si hanno veramente tutt'altre gatte da pelare e pure di brutte. Meno per un pensionato che non è e che per l'appunto neppure sarà più toccato di tanto, in quello che gli à assicurato... più o meno di certo.

Dagli espatriati pensionati non ci si puo' aspettare interventi su questo argomento.
-@morcal

Per l'appunto. Vero. Ma si rivolgeva a "quelli eventuali" o a coloro che non ci sono o che "non bazzicano" su fori.

Oggi poi funziona alla grande il fare domande, ricevere risposte, non ringraziare nè dire se la risposta fosse utile oppure per niente; per poi scomparire nelle nebbie più o meno eterne.

E chi ha veramente problemi, sa che ha da darsi da fare ma "propro di brutto" , per si concentra su quello...

Dagli espatriati pensionati non ci si puo' aspettare interventi su questo argomento.
-@morcal


Ti sei risposto da solo...

Mi sembra improbabile che un europeo emigri in Portogallo di sua volontà per cercarsi un lavoro a meno che non desideri una esistenza bucolica. Per quello che ho avuto modo di vedere gli expat europei in Portogallo appartengono a due sole categorie: i pensionati per avere la pensione al lordo (ora con tassazione al 10%) e chi un business o una rendita ce l'ha già (non in Portogallo ovviamente) e prende la residenza in modo da non pagarci tasse o pagarle comunque in modo minimale. Parlo ovviamente di residenza NHR, senza quella in Portogallo si va al massimo in vacanza.

Giusto per sviluppare l'argomento, occorrerebbe  inserire anche coloro i quali da espatriati ( prima si diceva  "emigrati") hanno installato un business sulla presenza del flusso turistico ( NHR e non ) quali ristoratori, negozianti, agenzie di servizio etc. Ma questi ovviamente non hanno tempo e voglia d'interagire sui vari Forum. Sarebbe interessante invece ampliare l'ambito  di "Cultura del lavoro in Portogallo "  in maniera tale da raccogliere i contributi di coloro i quali hanno avuto bisogno di prestazioni lavorative da tecnici , professionisti ed artigiani ( es meccanici, infermieri, muratori, idraulici etc ). Allora la platea di quelli che potrebbero intervenire sarebbe piu' ampia

😁  Ahiiiiaaa !  Vediamo quanti clienti super-soddisfatti su questo fronte.

Ma certo che semmai qualcuno si esprimesse a tal proposito, dovrebbe trattarsi per es. di proprietari di alloggio (aver acquistato o costruito casa, per intenderci) o per l'appunto di persone come qui citate da  "morcal"...


Ahiaaaa ! 

Sole e allegria, con tanti saluti..

Giusto per sviluppare l'argomento, occorrerebbe inserire anche coloro i quali da espatriati ( prima si diceva "emigrati") hanno installato un business sulla presenza del flusso turistico ( NHR e non ) quali ristoratori, negozianti, agenzie di servizio etc. Ma questi ovviamente non hanno tempo e voglia d'interagire sui vari Forum. Sarebbe interessante invece ampliare l'ambito di "Cultura del lavoro in Portogallo " in maniera tale da raccogliere i contributi di coloro i quali hanno avuto bisogno di prestazioni lavorative da tecnici , professionisti ed artigiani ( es meccanici, infermieri, muratori, idraulici etc ). Allora la platea di quelli che potrebbero intervenire sarebbe piu' ampia
-@morcal

Bom dia,

giusta precisazione di Morcal, e se posso, aggiungerei la platea di giovani italiani che lavorano per agenzie / call centres / società di servizi di Lisbona e Porto-  Alcuni di passaggio altri stanziali. Potrebbero raccontare cosa si intende per cultura del lovoro qui, il tipo di organizzazione del lavoro, come viene gestito il tempo, l'integrazione, se ci sono gruppi di "mutuo soccorso", etc.

Sarebbe interessante sentire i giovani italiani in Portogallo.

Non penso i giovani interagiscano molto su questo Forum perche' loro non hanno il concetto di "espatriato" oppure peggio "emigrato". Loro abitano l'Europa, anzi meglio, il mondo e per loro lavorare quì o la' e' tendenzialmente indifferente, a parte le specificita' del posto.  Purtroppo il Portogallo e' un territorio desolatamente povero di risorse economiche  ( a parte le attrattive turistiche) ed opportunita' per giovani. Occorre considerare che il 10% della popolazione Portoghese attuale vive da emigrato all'Estero, e non certo per turismo. Pertanto  venire quì per un'opportunita' di lavoro o miglioramento delle proprie condizioni di vita reputo sia molto azzardato e da ben ponderare se non si hanno professionalita' / competenze / estro al di sopra della media.

@morcal


Ben detto !

In realtà in realtà vi dico, che state facendo di tutta l'erba un fascio, e la trovo una cosa assai sbagliata.


Quella della scarsa partecipazione ai forum, non solo a questo, è una questione generazionale iniziata oltre venti anni fa con l'avvento di nuove forme di social.

I ragazzi della GenZ non hanno alcuna dimestichezza con i forum e con le comunità che trent'anni fa ci giravano attorno e così come i forum rubarono utenti alle BBS, ieri facebook e instagram li hanno rubati ai forum. E oggi twich e discord li rubano a facebook e instagram. Li scrivono e si informano i ragazzi di vent'anni.

Inutile piangerci sopra, siamo pochi e destinati ad essere sempre meno e comunque gli utenti dei forum si sono sempre divisi nelle due categorie dei lurker e degli attivi, quindi tutto nella norma che ci siano molte discussioni senza tanti partecipanti e molte di richiesta di informazioni che poi muoiono li senza neanche un grazie. tutto nella norma.

Detto questo, e per tornare in topic, contrariamente a quanto si ritiene nei post precedenti, il Portogallo è pieno di giovani che son qui perché non hanno trovato un lavoro in patria, solo Lisbona ne conta oltre ventimila che lavorano nei call center a vario titolo e vario livello.

Molti di questi, soprattutto italiani sopra la trentina, decidono di stabilircisi definitivamente o per un periodo molto lungo, anche oltre i dieci anni, per una migliore qualità della vita rispetto alla madrepatria, dove non hanno alcuna intenzione di tornare.

Possiamo anche definirla un'esistenza bucolica, o arcadica, anche se è una definizione molto tirata, ma sta di fatto che c'è meno stress e a parità di tipologia di lavoro, un maggior margine di guadagno rispetto all'Italia.

Certo, la situazione contingente ha visto questa forchetta ridursi parecchio, soprattutto se ti devi pagare le bollette e la tua società non ti offre un alloggio a prezzi bassi, ma senza tema di smentita, la qualità della vita è migliore qui in Portogallo.

Ovviamente se sei italiano, il ragionamento cambia, e di molto, se sei tedesco oppure olandese.

I ragazzi che arrivano da queste nazioni son qui in una sorta di Erasmus che dura in media due anni, dove spendono ogni soldo che guadagnano, e hanno stipendi in media di 1300 euro netti, l'equivalente di quanto percepiscono in patria come sussidio di disoccupazione. In molti casi hanno sia uno stipendio qui che il sussidio a casa, quindi è facile capire quanto per loro sia una gran bella vacanza. A volte si impegnano anche nel loro lavoro. A volte.

Ma il topic chiedeva ben altro.

Cultura del lavoro in Portogallo.

Come in tutte le nazioni c'è chi si impegna e chi invece è uno scansafatiche.

In media, e ovviamente parlo della mia esperienza personale e di quanto desunto dai media, il portoghese, come l'italiano e lo spagnolo, se può evitare di lavorare, lo fa, se può approssimare e portare a casa comunque lo stipendio, lo fa, in questo non sono affatto diversi dall'italiano medio.

Si, nordisti compresi, che già mi immagino qualcuno lancia in resta che si butta sull'operoso nord-est o il binomio lumbàrd/fatturato.

Tutto il mondo è paese, facciamocene una ragione.

Ovviamente anche i portoghesi anno le loro eccellenze, ma noi parliamo della media.

Sono un mercato molto protezionista, a parità di competenze, o poco meno, tendono a scegliere un portoghese, sia nei servizi (società informatiche, telecomunicazioni, servizi per le aziende, architetti e ingegneri) che in campo medico.

La questione cambia per il lavoro nell'edilizia e campi attigui (elettricista, lavori specializzati di carpenteria etc) dove i lavori pesanti li fanno per lo più mozambicani, costa verdiani e portoghesi con basso reddito, ma gli operai specializzati ad esempio in saldature industriali, marine etc che ho conosciuto sono rumeni, italiani, russi e albanesi.

Restano ostracizzati i brasiliani che stanno in fondo alla catena del lavoro per questioni di odio tra i due popoli.

Qualità del lavoro. Nella maggior parte dei casi rasenta la sufficienza, e parlo di edilizia, elettricità, reti.

In questo caso non so, perché ancora non ho avuto modo di informarmi bene in merito, se questo dipenda dalla qualità dell'istruzione professionale oppure dal fatto che alle aziende, e ai portoghesi, non interessa la qualità ma solo il basso prezzo.

Ma niente di nuovo sul fronte occidentale, non è altro che l'Italia degli anni '80, dove tutti si erano convinti di poter fare tutto perché c'era chi spendeva senza tener conto della qualità e della necessità di avere un approccio professionale, anche da un punto di vista formativo.

"Eh, ma mio cugggino lo fa per meno...".

Ci sarebbe molto altro da dire, ma il tempo è tiranno ed ho già scritto più di Guerra e pace.

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Gli argomenti non mancherebbero di certo ma chi sta sul foro da tempo non ha di certo più molta voglia di stare a sviscerare e raccontare e dire. Tanto, a che serve e a chi ? Soprattutto quando si è già fatta molte volte l'esperienza di come, esprimendosi su esperienze proprie, ma pure su temi che possono essere di interesse generale e... contestuale, insorgono poi quelli che per puro gusto di contraddire, ribattono con quello di opinione loro (opinione non significa conoscenza o fatto...) che almeno tanto quanto non è quindi "assolutizzabile".

Orbene, se vogliamo ancora riferirci al "Topic", come prima cosa mi sono alquanto stupita ma non troppo...😂 rispetto a chi gestisce o decide quali argomenti immettere sul foro.  Rendersi conto della tipologia di utenti PRIMA di piazzare un "questionario" che proprio non li tocca minimamente (non andando a toccare una loro realtà) mi sarebbe parso più sensato. A meno di sperare così (o di voler sondare su chi bazzica da queste parti) che si facciano vivi i giovani di 30 anni fa o giù di lì .

Insomma, un modo per tenere in piedi un Foro. Cosa che può pure funzionare SE non si distribuisce esattamente lo stesso "questionario-inchiesta" ovunque, ossia indiscriminatamente o indipendentemente dal Paese/Nazione con i suoi rispettivi iscritti (per es. per Marocco e Spagna sÌ che entrano anche giovani che cercano qualche eco, qualche dritta e info). Altrimenti, pare proprio un modo ... tipo una specie di intubazione in sala di Cure Intense per rischio (di noia) mortale su Foro bloccato a limiti che trovo impoveriscano (volevo dire: castranti : ) in tutti i sensi... Fatto sta che adesso l'ho voluta mettere sul ridere perchè perdersi su simili questioni di lana caprina in mezzo al putiferio che è stato organizzato "nelle alte sfere" a livello più o meno mondiale e con i manichini che tirano le fila a livello di popolazioni, scusate ma... è ridicolo e persino fuori tempo e luogo.

Certo, ora mi si obietterà che sono Off topic, ma io replico senza ombra di dubbio che siamo fuori del tutto... Fuori tempo massimo, fuori dalla realtà ATTUALE stando qui a seguire simili "inchieste".

Ero stata lontana dal foro per diversi mesi e mi pare che ri-sceglierò le mie patrie isole mentali e ben inserite nel tempo presente e modi corrispondenti. Tantopiù che risultando poi tutto subito e troppo facilmente essere "off topic" e proprio di quanto tocca o anche soltanto sfiora zone o punti dolenti -ma che proprio quando si cercano alternative di vita, andrebbero invece toccati ed ev. presi in esame perchè facenti parte eccome degli elementi da valutare- tanto vale allora per l'appunto entrare in altri circoli in cui se ne possa trattare o dibattere liberamente.

Ciò detto, mi pare sia giusto riconoscere una funzione utile, per es. quando sono entrata a sbirciare il Foro di Expat nel 2015, per me si trattava di vedere le diverse condizioni di accesso e per i permessi di residenza/soggiorno nei vari paesi ecc.ecc. Trovare anche per es. guide PDF per ogni paese e, in quel tempo, trovare anche molte indicazioni che intercorrevano fra gli utenti -di diverse età- che erano parecchi, l'avevo trovato utile e proprio potendo partire da una base che includeva "tutti" i paesi e con utenti di diversa nazionalità/lingua... Senza quindi dover andare subito a spulciare a dx e a manca, già si trovava qui una prima possibilità o introduzione...

Ma i tempi (le condizioni, regole, circostanze, politiche ecc.ecc.) sono cambiati.. Appunto ! E quindi pure gli utenti, per essi e quasi per noi tutti ...  Quello che devo dire è che per es. sulle pagine per gli utenti di lingua francese, ci scambiamo Link informativi e pure di politica che riguardano il paese in cui viviamo. Nessuno lo toglie o mette limiti ... esagerati. Chiaro che poi parlandone lo si fa con rispetto e restando nelle norme (non essendo noi, espatriati, coloro che possono permettersi di criticare Governi e politiche... Ma almeno informandoci su ciò che avviene nelle divere one e regioni e in determinati momenti...).  Sennò a che serve? A lasciar magari cantare un gallo in un assolo che però tenda a dirigere tutta l'orchestra ? Certo, a taluni può far comodo.


🙄😏😉😊

@ChriScalas


"In realtà in realtà vi dico, che state facendo di tutta l'erba un fascio, e la trovo una cosa assai sbagliata".


Davvero ? Forse hai letto o inteso male ...

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@ChriScalas Praticamente siete l'equivalente di una cittadina portoghese...

@Santi2 si, oppure come una piccola cittadina italiana, il paragone è lo stesso.

Non tutti giovanissimi, io sono più vicino ai 55 che hai 25, ma parlando di cifre questa è una parte della realtà.


Parlando di numeri assoluti, non siamo comunque tantissimi, l'area metropolitana di Lisbona conta 3,5 milioni di abitanti, anche se poi il comune di per sé é poco più grande dell'area metropolitana di Cagliari, circa mezzo milione di abitanti, ma nell'economia lavorativa e spendente del comune di Lisbona, siamo una "forza" con la quale fare i conti.

In realtà ci sono poi, anche, alcuni settori non documentati, come quello dei liberi professionisti che producono in Portogallo, dai ristoratori agli ingegneri, dei quali non ho dati certi, ma se considero attendibile il dato di 8000 connazionali iscritti all'AIRE e residenti in Portogallo ed una cifra più o meno uguale di gente che aspetta da anni che l'Ambasciata si degni di completare l'iscrizione (sul reale valore di stare negli elenchi AIRE ci sarebbe da aprire un thread poco garbato a parte...) allora la quota di italiani che impatta sul mercato del lavoro portoghese sale ancora.

Al netto dei pensionati, che pur non producendo reddito in loco, la bilancia commerciale del paese l'aiutano comunque.

Ma questa presenza massiccia di stranieri ha in una qualche misura alterato, e di quanto, il mercato del lavoro portoghese?

Questa è un'altra bella domanda, la cui risposta non può non tenere in conto fattori squisitamente politici, e dal canto mio ho smesso di discutere di politica se non di persona e al bar da quando un palazzinaro massone milanese s'è fregato il mio slogan sportivo preferito, quindi glisso e lascio che a parlare di questo argomento sia qualcun altro.

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