Residenza fiscale e A.d.E

Buongiorno a tutti,

Forse potete aiutarmi...

Per un nuovo progetto editoriale, avrei bisogno di qualche delucidazione.

Ipotesi: un cittadino italiano libero professionista si iscrive AIRE quindi sposta regolarmente la sua residenza anagrafica all'estero.
Suddetta persona continua a lavorare e paga regolarmente le tasse sul reddito nel paese di nuova residenza.
A questo punto, deve sbrigare qualche formalità con l'Agenzia delle Entrare in Italia per la residenza fiscale?

In particolare cerco delucidazioni sul trasferimento in un paradiso fiscale. Leggo sul web:  [...] in questo caso si presume che il contribuente abbia mantenuto la residenza fiscale italiana salvo che questi riesca a dimostrare il contrario (art2, comma 2-bis, del TUIR).

Ma come si dimostra questo contrario? E va dimostrato solo su eventuale richiesta di A.d.E oppure è il cittadino che una volta all'estero deve prendere contatto con A.d.E  per dire: io sono regolarmente residente all'estero e pago nello Stato estero le tasse sul reddito da lavoro?

Grazie mille per potere dare qualche delucidazione in merito,

Francesca
Ciao.

La dimostrazione può essere fornita "con ogni mezzo".

Ad esempio, contratti di locazione, bollette forniture utenze, iscrizione figli a scuola, tessere di associazioni, palestre e quant'altro, documenti di viaggio....e non ultimi, il contratto di lavoro e la dichiarazione dei redditi con prova dell'effettivo pagamento delle imposte; insomma tutta una serie di elementi che provino che si vive effettivamente nel luogo designato come residenza.

Di solito si attende che si faccia viva l'AdE.

Comunque, farsi seguire da un bravo avvocato tributarista in modo da prevenire banali sviste o errori.
Per un'attività imprenditoriale è un tantino più vasto il panorama, subentrano i transitari, gli avvocati e i commercialisti che seguono l'imprenditore. Di fatto sei tu imprenditore nel paese di trasferimento a portare tutti i documenti necessari a dichiarare la professione/azienda all'ente fiscale della nazione che ti ospita. Quindi dovrai precedentemente dichiarare l'azienda (o ciò che stai facendo), definire se si tratta di off shore o locale e iniziare l'opera imprenditoriale. A quel punto nel caso che l'AdE chieda qualcosa hai pronto tutto ciò che serve per dimostrare di aver fatto impresa all'estero, nel caso che non chieda nulla niente devi dimostrare.
Grazie mille a entrambi per le preziose informazioni!

@Live in tunisia Sarebbe possibile avere le indicazioni per contattarne uno bravo? Grazie. Giorgio Trifoni.

Ciao Giorgio, io mi riferivo ad una fase preventiva al trasferimento e per un paese in "black list" ovvero in cui si è considerati residenti fiscali in Italia, fino a prova contraria fornita dall'interessato. In questo caso specifico è utile sapere bene come comportarsi, cosa conservare (a futuro uso di mezzo di prova) e cosa no ecc.

Se ricordo bene tu ormai sei trasferito e qui si tratta di ottenere un rimborso da parte di AdE. Se le cose sono state fatte in regola e il rimborso ti spetta, non è questione di prevenzione, ma probabilmente di tempistiche (aggravate da questione COVID).

So che su Pescara operano diversi studi di consulenza legale che hanno rapporti diretti con il locale ufficio AdE (credo di avertelo già detto) e che, a detta loro, garantiscono tempistiche più rapide del fai da te (anche so ormai di tempo ne è passato parecchio).

Fai una ricerca su internet.

@Live in tunisia Grazie ti farò sapere.

Domanda, attraverso l'assistenza di una agenzia a sousse ho fatto tutta la documentazione necessaria per la defiscalizzazione. Ora dall'agenzia che mi assiste, mi dicono che la mia pratica è ferma a sousse presso gli uffici della finanza per un controllo sulla mia effettiva residenza che però va avanti da circa 3 mesi dato che io sono arrivato il 19 marzo e fatto tutto entro 15 gg dall'arrivo.
Da premettere che un altro connazionale nella identica situazione, abitiamo nello stesso palazzo, ha già fatto tutto.
Ora la mia preoccupazione, a detta di un "professionista" tunisino, è che perdo la defiscalizzazione per quest'anno e che dovrei fare tutta una procedura, pagando per quest'anno come se avessi goduto della defiscalizzazione, per richiedere a Pescara il dovuto di quest'anno, l'anno prossimo.
Chiedo lumi a chiunque possa aiutarmi prima di incappare in un altro personaggio "che ti risolvo tutto io". Grazie

@fairplay1206 vai insieme alla ragazza dell'agenzia al palais de finance, secondo piano e chiedi lumi tu direttamente. E' una prassi anomala e non capisco perchè la stiano facendo anche perchè non hanno nulla da dover controllare se non i documenti che hai presentato.

@AntoTunisia
Ok, difatti avevo in programma questa mattina una visita proprio li, intanto volevo capire anche quali lupi sono travestiti da agnello. Grazie
Domanda, attraverso l'assistenza di una agenzia a sousse ho fatto tutta la documentazione necessaria per la defiscalizzazione. Ora dall'agenzia che mi assiste, mi dicono che la mia pratica è ferma a sousse presso gli uffici della finanza per un controllo sulla mia effettiva residenza che però va avanti da circa 3 mesi dato che io sono arrivato il 19 marzo e fatto tutto entro 15 gg dall'arrivo.
Da premettere che un altro connazionale nella identica situazione, abitiamo nello stesso palazzo, ha già fatto tutto.
Ora la mia preoccupazione, a detta di un "professionista" tunisino, è che perdo la defiscalizzazione per quest'anno e che dovrei fare tutta una procedura, pagando per quest'anno come se avessi goduto della defiscalizzazione, per richiedere a Pescara il dovuto di quest'anno, l'anno prossimo.
Chiedo lumi a chiunque possa aiutarmi prima di incappare in un altro personaggio "che ti risolvo tutto io". Grazie
- @fairplay1206


Di solito quanto la tirano in lungo nella PA tunisina.....si sono persi la pratica.....

Spero non sia il tuo caso. L'agenzia avrebbe però dovuto essere sul pezzo da tempo, perché è una pratica che si fa in tre giorni, comprese le attese.

Ad ogni modo, sei ancora ampiamente in tempo per far sì che INPS ti applichi la convenzione direttamente; diciamo con quasi certezza se presenti la domanda entro fine settembre (standogli poi appreso).
Hanno trovato problemi sul contratto d'affitto che chissà per quale motivo la signora l'ha cancellato ma mentre per il connazionale nelle mie stesse condizioni è passato, stesso proprietario, stessa casa, a me no. Inoltre, in due mesi non hanno mai dato indicazioni per risolvere il problema, dicevano sempre che stavano verificando la residenza. Oggi ho minacciato che avrei denunciato alla polizia se non mi dicevano perché la mia pratica è ferma da due mesi e mi stavano creando un danno dimostrando anche con ricevute che io vivo e risiedo qui e come d'incanto, dopo aver parlottato tra loro mentre noi fuori, sono venuti fuori i problemi e cosa fare.
Ora devo rifare il contratto, registrare tutto e portarlo.
Vi aggiornerò sugli sviluppi.
Grazie per l'attenzione.
Ciao,
Forza e coraggio e moltaaa.. pazienza
Saluti
Antonio
@Francesca

Ciao Francesca.

Ti scrivo per esperienza diretta.

Caso A Iibero professionista immagino abbia una LTD. 

Caso B  è dipendete

Caso C apre attività individuale da evitare se si può.

Se la LTD ha amministratori Italiani si cade all interno della esterovestizione e servono molte carte per dimostrare che la società ha una vera sede reale, no sharing, e che i consigli di amministrazione si svolgono in quella nazione, da persone di cittadinanza italiana e residenza estera  (biglietti aerei)
Qui le regole generali si devono integrare con quelli specifiche per questo paese.

Se per di più è un “paradiso Fiscale” . È meglio avere delle accortezze. In particolare deve vendere all interno di questo paese per dimostrare che lo scopo è di vendere i servizi in quel paese oltre che ad altri paesi. Se uno apre una società in HK deve dimostrare che la ha aperta per commerciare in HK o China.

Ricordo che Ade ha emesso diversi Rouling in materia, Hk è diverso da Gibilterra o dal Delaware o da paesi esotici dei Caraibi  o Eau.
Esistono dei bravi avvocati /commercialisti italiani ovunque che assistono


Se il professionista è dipendete, se non ha anche un centro di interessi  in Italia , la famiglia etc.. valgono le regole del trattato contro le doppie imposizioni (se esiste)  ma Deve dimostrare con qualsiasi mezzo di essere effettivamente residente  e quindi bollette acqua li che telefono intestate a lui )no sharing) 

Se infine fa consulenze in loco vale quanto detto per il dipendete. Per la sua residenza vera in quel paese.

Attenzione che se Ade contesta la residenza vengono anche ricalcolati i redditi fiscali secondo le regole italiane e quindi puoi scaricare solo parzialmente auto …..ristoranti etc…

Ciao
@ tuomarrion > Grazie mille!