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Visti per entrare in Polonia

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Aggiornato daFrancescail 29 Marzo 2019

Ti serve un visto per viaggiare in Polonia? Quali sono i requisiti per ottenerlo? Quali documenti devi presentare e per quanto tempo puoi soggiornare? Scoprilo in questo articolo.

I cittadini dell'area Schengen e di Australia, Canada, Regno Unito, Stati Uniti, Messico, Nuova Zelanda, tra gli altri, possono viaggiare in Polonia senza bisogno di richiedere un visto.

I cittadini di tutte le altre nazioni devono invece farne domanda.

Condizioni

Il visto Schengen C è valido per un massimo di tre mesi e consente di effettuare un soggiorno breve non solo in Polonia ma anche in altri Stati membri dell'area Schengen.
Per un soggiorno che superi i 90 giorni va richiesto il visto D.

Il visto di tipo A, o visto aeroportuale, consente agli stranieri di transitare in Polonia nel loro viaggio verso un'altra destinazione. Il cittadino in possesso di questo visto ha diritto di transito nella zona internazionale dell'aeroporto. Si applica alle seguenti nazioni: Afghanistan, Bangladesh, Congo, Eritrea, Etiopia, Ghana, Iran, Iraq, Nigeria, Pakistan, Sudan e Sri Lanka.

Procedure

I documenti da produrre per richiedere un visto dipendono dal tipo di visto e dal tuo paese di residenza. Contatta quindi l'Ambasciata o il Consolato polacco più vicino a dove vivi per informazioni dettagliate.

In linea di massima per fare domanda di visto Schengen C vanno presentati:

  • passaporto (rilasciato dalle autorità competenti e non più vecchio di dieci anni, valido per almeno tre mesi dopo la data di rientro e contenente due pagine bianche)
  • formulario di domanda debitamente compilato e firmato
  • fototessera
  • assicurazione sanitaria privata con copertura minima di 30.000 euro (valida all'interno dell'area Schengen)
  • altri documenti tra cui dettagli dell'indirizzo designato durante il soggiorno, prova di fondi sufficienti per un mantenimento autonomo, biglietto di ritorno ecc'¦

Per richiedere il visto D (soggiorno di lunga durata), è necessario presentare quanto segue:

  • passaporto
  • formulario di domanda debitamente compilato e firmato
  • fototessera
  • assicurazione sanitaria privata
  • altri documenti tra cui dettagli dell'indirizzo designato durante il soggiorno, prova di fondi sufficienti per un mantenimento autonomo, biglietto di ritorno ecc'¦

Per entrambi i visti si applicano delle spese di gestione.

Esenzioni

I cittadini dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo non hanno bisogno di un visto per viaggiare in Polonia. Anche i cittadini di un certo numero di altri paesi sono esenti dall'obbligo del visto (per soggiorni inferiori ai 90 giorni).

Indirizzi utili:

Ministero Affari Esteri
Ministero Affari Esteri - rappresentanze polacche all'estero
Ministero Affari Esteri - Visti
e-Konsulat - richiesta visto online

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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