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Viaggiare in Polonia con cane e gatto

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Aggiornato daFrancescail 27 Giugno 2019

Vuoi trasferirti in Polonia con il tuo animale domestico? Scopri qual è la procedura da seguire in questo articolo.

La Polonia è un paese dove gli animali domestici sono ben accolti quindi se hai intenzione di trasferirti non dovresti avere grossi problemi nel portare con te il tuo amico peloso, purché rispetti le normative vigenti.
Se pianifichi la cosa con cura e per tempo, il disbrigo delle formalità non ti risulterà troppo gravoso.
Prendi contatto con le autorità competenti, comprese l'Ambasciata o il Consolato polacco nel tuo paese d'origine e il tuo veterinario.

Procedure da seguire

Cani e gatti possono entrare in Polonia a patto che siano soddisfatte una serie di condizioni. Inizia la procedura almeno un mese prima dalla data prevista per la partenza.

Il tuo animale domestico deve essere dotato di un microchip conforme alle norme ISO 11784/11785. In caso contrario devi portare con te uno scanner apposito per la lettura.

Se provieni da un paese extra UE, devi presentare un certificato sanitario emesso dal veterinario 10 giorni prima del viaggio. Questo requisito non si applica agli animali in provenienza dall'Unione europea.

Gli animali domestici devono anche essere vaccinati contro la rabbia almeno 21 giorni prima dalla data di arrivo in Polonia.
Se provieni da un paese considerato esente dalla rabbia dovrai produrre solo una prova che l'animale ha fatto l'antirabbica dopo l'impianto del microchip.

Nota, tuttavia, che se questa è la prima vaccinazione contro la rabbia, devi aspettare 3 settimane (21 giorni) prima di partire.

Per cuccioli di cane e gatto si applicano diverse condizioni d'ingresso.
Indipendentemente dal loro paese di origine, devono essere vaccinati contro la rabbia quando hanno 12 settimane di vita. Saranno quindi autorizzati a recarsi in Polonia entro 21 giorni dalla data di vaccinazione.
Per quanto riguarda i cuccioli e i gattini provenienti da paesi ad elevato rischio di rabbia, devono avere almeno 7 mesi di vita per poter entrare nel paese.

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Razze vietate

Le seguenti razze canine non possono entrare in Polonia: pastore caucasico Akbash, pastore anatolico, Bulldog, Ca de Bou, cane da guardia Mosca, Dogo Argentino, mastino canario, Pitbull, Rottweiler, Tosa.

Dopo l'arrivo in Polonia avrai modo di renderti conto che gli animali sono ben voluti e nel paese esistono tutti i servizi necessari al benessere del tuo amico a quattro zampe come negozi specializzati, veterinari e parchi verdi dove scorrazzare!
Ricordati però di raccogliere i suoi bisogni quando camminate su suolo pubblico e se vivi in appartamento fai attenzione che non abbai dopo le dieci di sera per non infastidire i vicini.

Indirizzi utili:

Pet Travel
Commissione Europea - Ingresso animali

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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