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Fare uno stage in Belgio

Internship
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Aggiornato daFrancescail 15 Agosto 2022

Molto spesso agli studenti è richiesto di fare un tirocinio durante il loro percorso accademico. Ma come si fa per svolgerlo in Belgio?

Vantaggi nel fare uno stage all'estero 

I cittadini degli Stati membri europei possono vivere e lavorare liberamente in ogni altro stato membro, senza avere bisogno di un visto. Il Belgio, in questo caso, è un paese che accoglie molti studenti stranieri che scelgono di vivere l'esperienza di svolgere un tirocinio all'estero.

I vari tipi di stage in Belgio

In Belgio sono disponibili almeno una dozzina di stage. Alcuni sono dedicati a studenti provenienti da una formazione accademica o professionale, altri invece sono indirizzati a percorsi di formazione differenti. Anche gli studenti provenienti da istituti di istruzione superiore e altre università, così come le persone in cerca di lavoro o i volontari, possono candidarsi per svolgere un tirocinio in Belgio.

Assistenza

Se state studiando in Belgio, saprete già che la maggior parte delle università e degli altri istituti accademici ha un servizio dedicato ai tirocini, e online trovate molte informazioni utili in merito.

Altrimenti potete rivolgervi a una delle seguenti istituzioni che vi fornirà un elenco di aziende e partner che assumono stagisti durante tutto l'anno:

  • Federazioni e associazioni professionali belghe
  • Camera di Commercio e Industria francese
  • Amministrazione delle tre regioni del Belgio
  • Istituzioni europee (Parlamento Europeo, Consiglio UE, Commissione Europea, Comitato Economico e Sociale, Comitato delle Regioni)
  • VDAB, agenzia ufficiale per l'impiego nelle Fiandre
  • Centri giovanili (ce ne sono 15 in tutto il paese)

Infine, anche i giornali sono un mezzo utile per tenersi aggiornati sulle offerte di lavoro e di stage. Non dimenticate di dare un'occhiata alla sezione “lavoro” de La Libre Belgique, Le Soir, Knack e Le Vif.

Se fate richiesta in una delle regioni dove non si parla francese, è necessario che conosciate almeno il tedesco o l'olandese.

Procedure per svolgere uno stage in Belgio

Le persone provenienti da paesi terzi (quindi al di fuori dell'UE), per svolgere un tirocinio in Belgio che duri più di tre mesi devono richiedere un permesso di lavoro B. In caso contrario, potrebbe esservi richiesto un normale permesso di lavoro. 

Per gli studenti stranieri è disponibile solo la formazione avanzata organizzata dai programmi accademici. Altre eccezioni riguardano i cittadini dello Spazio Economico Europeo (SEE), gli studenti stranieri che svolgono tirocini obbligatori durante il loro percorso di studi in Belgio e i tirocinanti assunti da istituzioni pubbliche belghe o organizzazioni internazionali con diritti pubblici con sede nel paese.

Contratto di stage

Alcuni candidati stranieri devono dimostrare che il tirocinio in Belgio è parte integrante della loro formazione accademica, per questo necessitano di un contratto di tirocinio dall'università, dall'azienda o dall'organizzazione. Il contratto mette in evidenza le condizioni di lavoro, le mansioni e la provenienza dei fondi di sostentamento durante il periodo di stage.

Per quanto riguarda questa ultima parte, significa che avrete bisogno di un garante che vi fornisca un sostegno finanziario e un'assicurazione di viaggio di almeno 30.000 euro. Se vi fermerete in Belgio per più di tre mesi, dovrete presentare anche le informazioni riguardanti il vostro casellario giudiziale, dimostrando di avere negli ultimi cinque anni una fedina penale pulita. Questo documento non deve essere antecedente agli ultimi sei mesi. Inoltre, è necessario anche un certificato medico, sempre riconducibile a massimo sei mesi precedenti.

Durata legale degli stage in Belgio

Non esiste una durata legale per i tirocini. Possono estendersi da un minimo di una settimana a quattro mesi, o anche a tre anni. Solitamente, gli stagisti stranieri vengono assunti per un periodo che va da tre mesi a un anno.

Stipendio

A differenza di altri paesi, in Belgio non esiste una regolamentazione sulla retribuzione degli stagisti. Le aziende non sono obbligate a pagare o compensare i tirocinanti, a meno che non abbiano più di 21 anni. In tal caso, devono essere pagati almeno 751 euro al mese. Alcuni programmi, in particolare quelli che rientrano ne “L'enseignement en Alternance”, danno agli stagisti una retribuzione mensile che va dai 247 ai 428 euro. 

Le persone in cerca di lavoro possono richiedere stage transitori che vanno da quattro a sei settimane, beneficiando di un bonus mensile di 200 euro.

In altri casi, se lo stagista deve essere retribuito, viene rilasciato un documento legale firmato da entrambe le parti, in cui è indicato chiaramente l'importo dello stipendio.

E la previdenza sociale per gli stagisti stranieri in Belgio?

Qualsiasi studente straniero che svolge uno stage in Belgio è coperto dall'assicurazione stipulata nel proprio paese d'origine. In altre parole, nessun istituto belga è tenuto a provvedere per voi a una copertura sanitaria. Se non doveste avere una qualche forma di previdenza sociale o integrativa nel vostro paese, allora è necessario provvedere con un ente terzo per un periodo che copra tutta la durata del tirocinio.

Per quanto riguarda gli stagisti non studenti, questi saranno coperti dal loro garante, che avrà dimostrato di essere cittadino o residente belga, presentando le ultime tre buste paga o estratti conto bancari a garanzia di potervi aiutare in caso di emergenza.

Indirizzi utili:

Student Job
Portale Europeo per i giovani
Kapstages
Commissione Europea Tirocinio
Parlamento Europeo
NATO

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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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