In Indonesia ogni bule (uomo bianco occidentale) è un ricco che può farti pranzare, per cui l'approccio nei ns confronti è quasi sempre dettato da ragioni economiche; la petulanza, l' eccessiva disponibilità, la dichiarazione di sapere e/o di conoscere qualcuno che ne sa, ne sono la manifestazione esteriore più evidente; quindi occhio a proposte, offerte, sistemazioni, occasioni da non perdere (come taxi, moneychanger, alloggi), il cui risvolto è sia economico che, spesso, risolvibile solo da terze persone alle quali sarete presentati e via dicendo; rivolgetevi quando possibile ad istituzioni pubbliche o private, Uffici Immigrazione, Notai, Avvocati, Sindacati, Uffici del Lavoro, Agenzie di Viaggio ufficiali e di bandiera, che seppur lente (e se pubbliche corrotte) vi eviteranno dal dover in continuazione cambiare l' interlocutore e lasciare Tip inutili.
il TIP o Fee in Indonesia ha origini profonde, entrate nella cultura locale con l' arrivo dei musulmani, nel cui Corano vi sono concetti di Carità obbligatoria (Zakat) e di Riconoscenza dovuta per la disponibilità mostrata, indipendentemente dal risultato raggiunto (Hadiah) che è anch'essa dovuta, e che in effetti gli Indonesiani praticano quotidianamente tra di loro e che quindi tutti si aspettano di ricevere anche da noi solo per averti accompagnato, anche se non richiesto, fino davanti al Gate corretto o alla bancarella di souvenir..
L' eccessiva concentrazione turistica in pochi e riservati siti dell' immensa Indonesia sta modificando l' atteggiamento, nei ns confronti, dei nativi di questi luoghi più internazionali (Jakarta, Giava, Bali, Medan, Surabaya e Batam) ma nel resto del paese Vi sarebbe sconveniente dimenticare di lasciare due spicci a chi avete chiesto qualcosa, la voce correrebbe immediatamente e sareste tacciati come tirchi (orang pelit) che non merita aiuto perchè non ha riconoscenza.
Per le reciproche difficoltà di corretta comprensione, soprattutto linguistica, è difficile divenire vittima di una vera e propria truffa; si tratta più che altro di richiesta di regalie, ruberie, concussione, vantaggi in genere.
La più comune e praticabile per un indonesiano che vi abbia già approcciato e sia divenuto Vs “intimo amico” (in genere lo sponsor) è la richiesta di un Prestito; non vi restituirà mai i soldi ricevuti (i nativi si prestano i soldi in continuazione ma lo fanno con un pegno di garanzia (in genere Oro, Motorino, Auto), con tempi brevi di restituzione (raramente oltre un mese) ed interessi estremamente personalizzati.
Altra ruberia di cui ho spesso sentito raccontare è il ricevere in camera/casa due prostitute (a parte il problema legale legato alla fruizione della prostituzione); mentre una si occupa di voi l’ altra si occupa dei vs averi.
Infine la “truffa” quotidiana legata al ns essere bule: qualsiasi prezzo ci viene aumentato, comprese le sigarette che hanno il costo ufficiale (mai rispettato) sul pacchetto, figuratevi ai mercati.
La lingua naturalmente fa la differenza e se, da espatriati, avete ambizioni di lavoro che vi porta a contatto diretto con la realtà locale, che siano affari, contratti, acquisizioni, spostamenti, personale dipendente ecc, la lingua sarà uno strumento indispensabile; in proposito va ricordato che un Contratto in Indonesia è legalmente valido solo se scritto in Indonesiano e munito dei Bolli necessari (Materai); per cui fatevi fare una buona traduzione dei contratti in testo inglese che avete sottoscritto, o che volete sottoscrivere, comperate la marche da bollo e rifirmateli; la marca da bollo va annullata o con la firma o meglio con un proprio timbro (in Indonesia avere un timbro personale è sinonimo di organizzazione e potere, cmq sia si fa bella figura).
Buon Viaggio – Andrea1957