Contesto: Carenza di manodopera e ritardi nell'ottenimento dei visti
Il Canada è il primo Paese al mondo per mancanza di manodopera. Stando agli economisti di RBC Thought Leadership, a giugno di quest'anno, le aziende canadesi hanno offerto il 70% di aperture in più rispetto al 2019 (livelli pre-pandemia). Il tasso di disoccupazione si attestava al 4.9%, il minimo storico.
L'economia canadese fa largo affidamento sulla forza lavoro dall'estero. Dal 1998 in avanti, il Paese ha accolto minimo 200.000 nuovi lavoratori stranieri all'anno. La pandemia e la chiusura delle frontiere hanno interrotto questo afflusso di manodopera. Prima del Covid-19, il Canada accoglieva 340.000 immigrati su base annua e prevede di richiamare 430.000 stranieri quest'anno, 447.000 nel 2023 e ben 451.000 nel 2024.
L'ostacolo che potrebbe impedire il raggiungimento di questi obiettivi è il sistema, che va troppo a rilento. Lo scorso luglio, l'Ufficio Immigrazione ha registrato un arretrato di 2.7 milioni di visti, tutti in attesa di essere elaborati o approvati. Il Ministro dell'Immigrazione, Sean Fraser, ha annunciato nuove riforme per sbloccare questa situazione, modernizzare, digitalizzare e velocizzare il processo di approvazione dei visti di lavoro.
Esenzione dagli esami medici
Fino a questo momento, tra i requisiti per l'ottenimento di un visto di lavoro, o di studio, per il Canada, c'era una visita medica da effettuare presso degli specialisti approvati dall'Immigrazione (IRCC). Lo scopo di questo esame era il depistaggio di malattie contagiose, soprattutto nel caso di stranieri che andavano a lavorare/studiare in ambito sanitario e agricolo. Stesso discorso per le persone anziane che chiedevano un visto di ricongiungimento, nel caso di figli o nipoti residenti in Canada. Le persone della terza età potrebbero avere problemi di salute che mettono sotto pressione il sistema sanitario canadese.
La nuova riforma dell'IRCC, annunciata dal Ministro Fraser il 1° settembre, prevede l'esonero dall'esame medico per gli stranieri che sono già in Canada e che fanno domanda di un permesso di residenza permanente e temporanea. In un comunicato stampa, l'IRCC informa che l'esenzione interesserà circa 180.000 cittadini stranieri attualmente nel Paese.
Questa esenzione, la cui entrata in vigore non è ancora nota, consentirà di snellire i tempi di attesa per l'ottenimento della residenza e di risparmiare 300 dollari canadesi, ossia il costo della visita medica.
Digitalizzazione del processo di immigrazione
A partire dal 23 settembre, molti visti di residenza permanente potranno essere richiesti online. Tra questi ci sono: il visto Provincial Nominee (non Express Entry), il visto per lavoratori qualificati selezionati dal Quebec, il visto Atlantic Immigration, il visto Start-up, il visto Agri-Food Pilot, i visti di ricongiungimento familiare (per genitori/nonni) e altri ancora. L'elenco completo è disponibile sul sito web del Governo canadese. L'IRCC sta lavorando per digitalizzare anche le richieste di visto per i minorenni. Questa opzione potrebbe essere disponibile dalla fine di quest'anno.
La digitalizzazione era in programma da gennaio 2022, quando l'IRCC aveva dichiarato di voler lanciare una piattaforma online per la presentazione delle domande di visto entro l'estate o l'autunno 2022. Alla fine del 2020, al culmine della pandemia, l'IRCC ha creato un portale per i cittadini stranieri che si trovavano già nei territori canadesi per elaborare e ottenere la carta di soggiorno permanente senza doversi recare fisicamente in un ufficio. Nel periodo giugno-dicembre 2021, oltre 200.000 persone hanno ottenuto il permesso di soggiorno permanente attraverso questo portale. Il successo di quest'operazione ha spinto il Governo canadese a puntare sempre di più sulla digitalizzazione.
Anche i colloqui si svolgeranno online. Durante la pandemia, i colloqui per l'ottenimento del visto si svolgevano o per telefono o in videoconferenza. Con l'attenuarsi delle restrizioni sanitarie, si è passati alla modalità in presenza, ma il Governo auspica di ritornare alla modalità da remoto per far risparmiare tempo e soldi ai candidati. Allo scopo, sta lavorando a un progetto pilota sui visti per coniugi che prevede la gestione online dei colloqui. Se tutto andrà per il meglio, la modalità sarà estesa a tutti gli altri tipi di visti.
Nel febbraio 2022 è stata lanciata una funzionalità che permette di monitorare lo stato di avanzamento delle pratiche per il visto di tipo sponsor. Il piano prevede che, entro la primavera del 2023, la tracciabilità online della domanda si estenda anche ai visti per la residenza permanente e temporanea.
E' buono inoltre sapere che, da maggio 2021, anche le domande di cittadinanza (non di residenza permanente) si possono monitorare online. Tracciare lo stato di una domanda di visto permette al richiedente di stimare la data di approvazione, così da procedere alla prenotazione del biglietto aereo e sbrigare altre pratiche relative alla partenza.