Riforma fiscale in Belgio: cosa cambia per gli espatriati

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Pubblicato 2021-10-25 alle 10:00 da Asaël Häzaq
Il 12 ottobre scorso, il Primo Ministro belga ha fatto una dichiarazione che è sembrata un Piano Marshall. Il governo auspica di ridurre i costi di bilancio rilanciando l'occupazione. Anche se gli espatriati non sono stati tirati in ballo direttamente, molto probabilmente la riforma fiscale coinvolgerà anche loro. Cosa cambierà quindi a partire dal 2022?

Cosa sorprende di questa riforma

A detta del Ministro delle Finanze Vincent Van Peteghem, “alcune cose non possono aspettare”. L'Unione Europea non ha da parte sua la stessa fretta di attuare tali misure, considerando la crisi economica in atto. Il Belgio sembra determinato a fare lo sforzo. Secondo il Ministro delle Finanze, la riforma fiscale dovrebbe ridurre il deficit di bilancio al -3,1% (rispetto al 5,4% attuale). Il Premier Alexander De Croo precisa: "abbiamo deciso di fare uno sforzo di 2,4 miliardi". Mentre l'opposizione non si pronuncia, la coalizione Vivaldi, che sostiene il governo De Croo, annuncia di voler sostenere la classe media (previsti tagli fiscali per 1,2 miliardi di euro) incrementando le tasse del ceto più abbiente. Gli organi di informazione nazionali hanno portato ad esempio il caso di calciatori mentre non è ancora chiaro in che misura gli espatriati saranno toccati dalla riforma.

La fine del regime fiscale speciale per gli espatriati?

La nuova riforma fiscale preoccupa sia gli espatriati in Belgio che le persone che progettano di trasferirsi. Fino ad oggi gli stranieri hanno beneficiato di un regime favorevole, disciplinato dall'ordinanza dell'8 agosto 1983, che prevede la riduzione delle tasse sul reddito e detrazioni su alcuni redditi imponibili. Per quanto riguarda gli espatriati con un contratto a tempo determinato, un altro vantaggio è che l'aliquota dell'imposta sul reddito è soggetta solo al numero di giorni lavorati. E' molto probabile che dopo l'entrata in vigore della riforma, le cose cambieranno.

Nel febbraio 2021, il governo belga aveva già anticipato che le agevolazioni fiscali di cui godono gli stranieri sarebbero terminate nel 2022. Questa misura potrebbe portare nelle tasche del governo federale una somma di circa 35 milioni di euro. Le detrazioni sul reddito imponibile si applicheranno solo su importi inferiori a 90.000€ e saranno limitate a certe professioni. Si prevede anche di abbassare la soglia a partire dalla quale i cittadini devono iniziare a pagare le tasse. Allo stato attuale queste proposte non sono ancora state approvate dal Parlamento. 

Adottando questa riforma fiscale, il governo Vivaldi auspica di porre fine a un regime obsoleto, allineandosi con le direttive europee che mirano a porre fine ai vantaggi di cui beneficiano le imprese. In un momento di crisi economico-sanitaria e dopo lo scandalo dei Pandora papers, il Belgio vuole lanciare un segnale forte. Maggiori controlli per una migliore distribuzione del carico fiscale e ridistribuzione della ricchezza.