Secondo le Nazioni Unite, in questo momento, oltre 255 milioni di persone non vivono nel loro paese d'origine. Questa cifra ingloba lavoratori, studenti, pensionati, imprenditori nonchè migranti e rifugiati. Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Australia, così come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono i paesi più accoglienti verso gli espatriati. Le più grandi comunità di stranieri all'estero sono composte da indiani, cinesi, messicani, filippini e britannici.
Gli espatriati vivacizzano il mercato del lavoro
Molti espatriati si trasferiscono all'estero per migliorare la propria carriera. Spesso, i paesi con carenza di manodopera qualificata in determinati settori, i paesi in via di sviluppo e quelli con una popolazione in età pensionabile, cercando profili internazionali perchè i professionisti in loco non hanno competenze sufficienti. Grazie alla loro esperienza, gli espatriati contribuiscono al rilancio economico di una nazione terza, senza togliere posti di lavoro ai nativi. La presenza di espatriati aiuta quindi a diversificare la forza lavoro e a soddisfare la domanda. Secondo le Nazioni Unite, più del 60% degli espatriati che vivono nei paesi dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sono altamente qualificati e occupano posizioni di prestigio nel paese ospitante. In questo momento, Australia e Nuova Zelanda sono alla ricerca di personale straniero da inserire in ambito sanitario e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Gli espatriati danno slancio all'economia
Gli espatriati contribuiscono a far girare l'economia del paese ospitante. La loro permanenza all'estero va ben oltre l'aspetto lavorativo infatti, nel loro tempo libero, molto spesso ne approfittano per visitare luoghi tipici ed attrazioni, incrementando l'industria turistica. Frequentano inoltre bar, ristoranti locali e centri commerciali. Anche il mercato immobiliare fa largo affidamento sugli stranieri che, nella maggior parte dei casi, si installano in quartieri residenziali dove gli affitti costano cari.
Gli imprenditori stranieri creano posti di lavoro
Molti paesi, come Germania, Giappone, Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Svezia, così come Thailandia, Indonesia e Malesia, hanno messo a punto strategie per attrarre imprenditori stranieri. Il loro contribuito nel paese di espatrio è considerevole infatti, i loro investimenti sul mercato locale danno slancio al sistema economico e a quello produttivo, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.
Tasse e contributi
Che tu sia un dipendente o un imprenditore all'estero, devi contribuire al sistema fiscale del paese che ti ospita. Gli imprenditori, ad esempio, pagano l'imposta sulle società e, una volta che iniziano ad assumere personale, devono adempiere ad altri obblighi. Tutti gli espatriati, compresi i pensionati e gli studenti, pagano l'IVA su beni e servizi. Chi investe nel settore immobiliare di solito paga la tassa sulla proprietà, tra le altre. Gli stranieri, pagando le tasse, danno un contributo significativo al sistema economico del paese di espatrio.
Multiculturalismo
La presenza di espatriati ha un forte impatto sulla vita sociale e culturale di un paese. Immagina di vivere in un paese dove si parla una sola lingua, dove esiste un solo tipo di cucina e dove vedi ogni giorno le stesse facce. Sarebbe noioso, giusto? Gli stranieri, con i loro usi e costumi, apportano un tocco di brio nel paese in cui si trasferiscono. Ma c'è di più: le città che ospitano grandi comunità di espatriati hanno un respiro internazionale, sono dinamiche, piacevoli da vivere ed offrono buone opportunità di lavoro.
