Informazioni sulla Tunisia.

sono stato circa 40 giorni in Tunisia ad hamamet ed a sousse,ma a parte gli italiani pensionati che vivono là i quali sono furbi e buggiardi,ma anche i Tunisini che ho conosciuto i quali solo interessati al tuo denaro, mi sono trovato in mezzo a gente poco corretta sensa offesa i napoletani i quali avranno i loro difetti ma se ti sono amici lo sono per davvero,ma in Tunisia questo non succede è importante solo il denaro le promesse le buggie questo sono le loro qualità,dimenticavo che io vivo con una piccola pensione, sì è vero difronte a vivere in Italia la vita costa poco ma devi saper muoverti altrimenti spendi più dell'Italia,io avrei voluto trasferirmi da pensionato,si la Tunisia ha il mare è bella,sono scappato in precedenza perchè troppi buggiardi quindi sono andato via molto deluso,forse esisteranno città meno costose in Tunisia con persone più oneste e sincere,i Tunisini credono che tutti noi Italiani siamo considerati tutti ricchi una buona notte Fernando.

Ciao Fernando sono Maria Pia e da circa tre anni vivo ad Hammamet con mio marito, pensionato.
Hai fatto uno specchio molto vicino alla realtà della Tunisia ma soprattutto degli italiani che vivono li. Come ho già scritto in precedenza ho potuto conoscere tanti finti avvocati, professori, imprenditori ecc., si vede che la lontananza dall'Italia tira fuori il peggio di noi, ma con il tempo si impara a conoscere le persone e a distinguere "i buoni dai cattivi" e ti assicuro che abbiamo trovato tantissime brave persone con le quali condividiamo tutti i giorni il caffè, o il pranzo o la cena oppure delle piacevoli passeggiate e delle ottime chiacchierate.
I tunisini hanno i loro difetti come tutti noi, è vero sono bugiardi ma le loro bugie non fanno male mentre le nostre sono mirate a fregare il prossimo.
Loro possono rubarti qualche centinaio di millesimi sul peso ma quando rubiamo noi facciamo male sul serio.
È vero che i tunisini guardano al nostro portafoglio ma la colpa è nostra, l'italiano quando si trova davanti a qualcuno che lui reputa inferiore intellettualmente o finanziariamente ecco che si scatena e improvvisamente diventa "l'americano" in vacanza, elargisce mance, si vanta della sua posizione sociale (spesso finta) e assolutamente deve trovarsi la ragazzina da mostrare perché quello fa la differenza.
Ma come ho detto, non siamo tutti uguali, la maggioranza degli italiani che vivono in Tunisia sono brave persone. Mi dispiace di questo tuo primo impatto se ci fossimo incontrati avresti conosciuto una Hammamet diversa, e a Sousse avresti potuto conoscere Anto e Simo e anche con loro la città e le persone ti sarebbero piaciute anche con i loro difetti.
Riprovaci, ciao.

Ciao, un ritratto molto parziale della realta', ma comunque, siccome e' cio' che appare ad un visitatore occasionale, specie in zone turistiche come Hammamet, specie magari se non si parla francese, ecco una buona ragione per evitare il fai de te.

Vale ovunque, ma in particolare in certi paesi, dove le differenze culturali esistono, ma soprattutto ogni straniero (tanto piu' se anziano) che circola porta indelebile sulle spalle la scritta "BANCOMAT"; e dove anche una pensione minima italiana e' piu' di quanto un lavoratore medio abbia mai visto tutto assieme alla fine del mese.

Sugli italiani: perloppiu' quelli che un turista trova "casualmente", vaganti apparentemente senza meta, o sono turisti come lui o e' gente da poco arrivata che ancora si sta "ambientando", oppure e' gente in cerca di espedienti. La stragrande maggioranza degli italiani, ma anche stranieri residenti provenienti da altri paesi (francesi, tedeschi, inglesi....) ha creato le proprie cerchie di amicizie e fa la sua vita risultando quasi invisibile.

Sui tunisini: per la maggior parte di loro "parole est parole", ovvero la parola data e' un impegno. Dopo di che', differenze culturali esistono, ma tocca a noi adeguarci, smettendola presto di fare continui paragoni con l'Italia e gli italiani: non siamo ne meglio ne peggio di loro (basta pensare a cosa fanno agli stranieri -e non- certi furbetti in quasi tutte le aree turistiche italiane).

Sul costo della vita: certo, ci sono le boutiques della frutta, o del pesce e sono quelle che si trovano piu' facilmente e ci sono i supermercati a marchio francese con prodotti di importazione e prezzi per stranieri o elites tunisine che voglino mettersi in mostra. Ma basta allungarsi appena fuori dalle vie principali e si trovano i veri prezzi, come ai mercati ad esempio. D'altra parte da noi e' diverso? Forse non ci sono differenze di prezzo tra una via trafficata e frequentata e una traversa nascosta?

Quasi tutti quelli che assistiamo, durante i primi giorni, restano perplessi affacciandosi nei negozi, osservando il comportamento della gente e del modo di relazionarsi (ad esempio i proprietari delle case che si visitano, gli appuntamenti un po' ballerini a volte, ecc.) al punto da rappresentare qualche dubbio sulla bonta' della decisione di trasferirsi; iniziano a fare i conti e dubitare che si possa concretizzare un reale risparmio, soprattutto per chi ha una modesta pensione. Poi pero', nel volgere di pochi giorni, scoprono il reale volto della gente, i valori che non sono dissimili dai nostri (anzi, come ad esempio il grande rispetto per gli anziani, il valore della famiglia e il concetto di amicizia) e che effettivamente si puo' vivere con la meta' fino ad un quarto di quanto occorre mediamente in Italia.

Benvenuto nel forum Fernando,
grazie dei complimenti Maria Pia :) vero quanto dici Fernando e gli spaccati fatti da Maria Pia e da Live in tunisia sono senz'altro perfetti per indicare la società attuale sia nazionale che tunisina. Una pensione minima di 500 o 600 euro qui comunque rappresenta una fonte di reddito e bisogna comunque fare attenzione verso chi si incontra e con chi si interagisce. Con un po' di oculatezza si riesce a spendere davvero poco per vivere, certo se con 200 euro si vuole la villa con piscina e servitù annessa non so in quale parte del mondo la si possa trovare ma non penso che questo sia stato il tuo caso Ferdinando. Penso più che hai conosciuto persone che possono aver approfittato magari della tua buona fede come è successo a tantissimi italiani, è proprio per questo che cerco di mettere in contatto chi vuole venire con persone che possono aiutare seriamente chi vuole partecipare a questa avventura, dal mio canto poi se mi si vorrà dire grazie bene altrimenti va bene lo stesso.
Antonello

La Tunisia è molto diversa da come appare ad un turista, basta pensare ai vari 'suk' e mercati coperti dove ho sempre trovato praticamente solo tunisini e quasi mai stranieri, ma è in quei posti che si svolge la vera vita di tutti i giorni, certo non in Avenue Bourguiba a Nabeul o a Jasmine Hammamet!
Quanto agli Italiani che vivono qui, sono esattamente gli stessi che incontri in Italia: personalmente ho belle amicizie come persone che cerco di evitare, e soprattutto ho cercato sempre di verificare molto attentamente quel che mi hanno raccontato: la Tunisia vale la pena, credimi, ma con un atteggiamento mentale aperto e una sana naturale prudenza! Auguri per le tue scelte di vita!

Anch'io sono reduce da un soggiorno più breve, solo 10 giorni in Tunisia con un altro caro amico di Catania con cui abbiamo condiviso le spese del viaggio e le impressioni del soggiorno. Abbiamo trascorso questo periodo frequentando sia Hammamet che Nabeul con due puntatine a Monastir e Tunisi. Debbo dire che non mi riconosco nel quadro descritto da Fernando né per quanto riguarda la gente locale né per gli italiani che abbiamo incontrato. Incominciamo dai nostri connazionali con il ringraziamento a una coppia di amici fantastici che sono Teresa e Pino. Questi ci hanno introdotto nella cerchia delle conoscenze tra gli altri connazionali ed anche di un funzionario bancario che è stato disponibilissimo ad accendere dei conti deposito senza alcun versamento ma attivabili al momento, in vista di un prossimo trasferimento in Tunisia. Durante le visite a Nabeul, personalmente, ho avuto modo di entrare in una sala da barba al centro della cittadina per effettuare il taglio dei capelli. Il taglio è stato accuratissimo (tanto che sono ritornato dal mio barbiere di Catania solo dopo 42 giorni) e ho pagato soltanto 4 DTN per il servizio. Preciso che anche il barbiere tunisino, al momento della rifinitura, ha estratto una lama intonsa dalla confezione sigillata, prima di procedere con la rasatura.
Durante in nostro soggiorno ci siamo avvalsi delle più varie forme di ristorazione "out door": dai ristoranti di alto livello come il "Panorama" nella zona turistica di Nabeul, ai self-service lungo la avenue Bourghiba di Nabeul, alle pizzerie sul corso principale di Hammamet riscontrando in ogni occasione un eccellente servizio, una buona qualità dei cibi serviti ed un costo, rapportato alle varie tipologie di locali, di circa il 50/60% inferiore a quello di Catania che già, di per sé, non ha un costo della vita tra i più alti in Italia.
Presso il supermercato Uniprix di Nabeul, dopo alcuni giorni dall'acquisto, ho restituito un articolo esibendo lo scontrino fiscale e non ho avuto nessun problema a convertire il relativo prezzo in altra merce. Con l'amico Pippo abbiamo acquistato frutta ed altri generi di prodotti senza mai riscontrare comportamenti fraudolenti da parte dei negozianti. Ho fatto due rifornimenti di carburante sulla mia auto (dotata di computer di bordo molto preciso nel registrare i consumi) e, contrariamente a quanto spesso avviene dalle mie parti, i litri erogati dalla pompa corrispondevano esattamente ai litri registrati come consumo effettuato dal computer.
Ho visitato la sala di attesa del pronto soccorso dell'ospedale regionale di Nabeul riscontrando una situazione paradisiaca rispetto a quella dei pronto-soccorsi degli ospedali catanesi (autentici luoghi di disperazione sia per i pazienti che per i medici). Mi sono spinto a visitare i reparti di cura dove le ausiliarie erano intente alla disinfezione dei locali. Poco distante da quest'ospedale pubblico c'è una clinica privata che ho pure visitato notando che esiste il pronto soccorso anche negli ospedali privati. In Sicilia, invece, l'imprenditoria privata non si sognerebbe mai di gestire anche i pronto-soccorsi, ma si limita ad intervenire soltanto sugli interventi sanitari più remunerativi a scapito dei pazienti e delle casse del S.S.R.
Infine una notazione sulla manutenzione delle autostrade e strade tunisine (almeno quelle principali dei 4 o 5 governatorati che abbiamo attraversato): sono perfette, molto larghe e con un manto di copertura che dire di velluto è poco.
Dunque a chi, dalle mie parti, parla di Tunisia con la puzza sotto il naso non posso che ribattere invitandolo a compiere un'escursione in quelle zone per rendersi conto di quanto noi Siciliani abbiamo da invidiare alla realtà tunisina.
Un caro saluto a tutti gli amici italiani e tunisini che ho avuto il piacere di conoscere e, in particolare, a Teresa che continua a sopportarmi e supportarmi una volta ritornato in Patria.

Questo è finalmente un discorso da persona intelligente, se vorrai trasferirti saro' ben felice di darti una mano, come già fatto con altre coppie di amici italiani!