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I trasporti a Sidney

Commuting to work in Sydney
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Aggiornato daFrancescail 12 Dicembre 2022

Come stranieri, è utile essere informati sul modo più facile e pratico per spostarsi in città. Il mezzo di trasporto pubblico più utilizzato a Sidney è il treno. Anche guidare la macchina è una pratica molto comune, infatti più di metà della popolazione usa l'auto per andare al lavoro. 

La gente del posto apprezza anche il sistema di car sharing, gli autobus e i taxi. Andare a piedi o in bici invece non è l'opzione più comune perchè ci sono tanti sali e scendi. Macchina, traghetto, treno e autobus sono tutti mezzi di trasporto usati giornalmente a Sidney, sono puntuali, affidabili e puliti.

Sposarsi con la macchina a Sidney                 

Le auto sono la soluzione migliore per raggiungere il posto di lavoro; tuttavia, se vi siete appena trasferiti a Sidney, prima di acquistare una macchina valutate i pro e i contro. Gli australiani preferiscono i veicoli di marca giapponese come Toyota, Mazda e Mitsubishi.

In merito a flessibilità e fattibilità, sarebbe meglio preferire la propria macchina rispetto a qualsiasi altra modalità di spostamento, soprattutto per le persone che non seguono degli orari di lavoro regolari. Infatti, alcuni datori di lavoro a Sidney, e in Australia in generale, preferiscono dipendenti automuniti. Fino a che non avrete familiarizzato con le strade, tenete sempre a portata di mano un dispositivo di navigazione GPS, nel caso in cui vi perdeste.

Buono a sapersi: Il sistema di trasporto pubblico funziona con una carta chiamata "Opal" che può essere facilmente ricaricata nei negozi  o nelle stazioni ferroviarie (biglietteria o macchinetta). Può essere utilizzata su treni, traghetti, autobus e tram. La rete Opal prevede dei massimali giornalieri e settimanali, il che significa che puoi viaggiare quanto vuoi all'interno della rete Opal e non pagare mai più della tariffa massima.

Puoi anche pagare con carte di credito o di debito abilitate al contactless come American Express, Mastercard o Visa toccando i lettori Opal in entrata e in uscita dal mezzo. Le ore di punta vanno dalle 7 alle 9 del mattino; al di fuori di questi orari, e fino alle 16, il biglietto costa meno. Poi inizia l'ora di punta serale e le tariffe aumentano di nuovo, per poi diminuire dopo le 18.00.

I treni a Sidney

Il secondo mezzo di trasporto preferito dagli australiani è il treno perchè consente spostamenti veloci e senza stress. I residenti optano per questo mezzo di trasporto perchè trovare parcheggio a Sidney può essere difficile. I treni, inoltre, sono perfetti per gli espatriati che lavorano nel centro città. Anche gli studenti trovano che il treno sia il mezzo migliore e più sicuro per spostarsi.

Autobus a Sidney

Gli autobus sono un'altra opzione da tenere in considerazione, sebbene siano meno affidabili. In generale, impiegano più tempo dei treni e durante le ore di punta sono stracolmi. In compenso, sono un modo sicuro e generalmente più economico di viaggiare rispetto ai treni. Inoltre, collegano tutte le aree della città, comprese quelle prive di trasporto ferroviario o fluviale. Esistono servizi di "Night Ride" che sostituiscono la maggior parte delle linee ferroviarie tra mezzanotte e le 4 del mattino.

Taxi e car sharing a Sidney

Ci sono altre opzioni come taxi e car sharing, che sono ovviamente più comode ma più costose. Queste soluzioni sono per lo più utilizzate dai pendolari che non vogliono guidare, o hanno un'emergenza, o vogliono raggiungere la loro destinazione con largo anticipo. I turisti che scelgono il taxi per esplorare la città, forse lo fanno perché non sono ben informati in merito alla rete di trasporto pubblico. 

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di Expat.com, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di Expat.com, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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