Vaccino AstraZeneca: stop temporaneo della somministrazione anche in Italia

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Pubblicato 2021-03-16 alle 12:00 da Francesca
Lunedì 15 marzo 2021, alcune nazioni dell'Unione Europea, Italia inclusa, hanno deciso di sospendere le vaccinazioni con Astrazeneca in via precauzionale. Vediamo la questione più nel dettaglio.

E' notizia di ieri, 15 marzo, che Italia, Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Slovenia, Svezia, Latvia e Lussemburgo mettono uno stop temporaneo sull'utilizzo del vaccino Astrazeneca come conseguenza di alcuni casi di trombosi e decessi sospetti. Si attendono le verifiche dell'Ema (Agenzia europea per i medicinali) per stabilire se esista un legame reale, o solo temporale, tra i casi di trombosi venosa cerebrale riportati e la somministrazione del vaccino.

Già l'8 marzo scorso, l'Austria aveva bloccato un lotto di AstraZeneca dopo il decesso di un'infermiera. Lo stesso lotto è stato successivamente ritirato qualche giorno dopo anche da Lussemburgo, Romania, Lettonia, Estonia e Lituania. A seguire, l'11 Marzo la Danimarca sospende le vaccinazioni con Astrazeneca. Procedono con lo stop anche Bulgaria, Islanda, Irlanda, Olanda e Norvegia. Oltre i confini europei, prendono la stessa decisione anche la Repubblica Democratica del Congo, l'Indonesia e la Thailandia.

Un articolo dell'Ansa di oggi, 16 marzo, riporta in Norvegia la morte per emorragia cerebrale di una donna di meno di 50 anni, dopo la somministrazione di una dose di vaccino. Al momento le cause del decesso non sono ancora state stabilite.

Da parte sua, AstraZeneca comunica che su un totale di 17 milioni di persone a cui è stato somministrato il vaccino "la percentuale di decessi è inferiore rispetto a quella che ci si potrebbe naturalmente aspettare da una popolazione di queste dimensioni".  

Mentre vari Paesi dell'UE impongono un blocco temporaneo sulle vaccinazioni con AstraZeneca, il Regno Unito continua a pieno ritmo con la sua campagna vaccinale. Ad oggi sono stati vaccinati 26 milioni di cittadini britannici, di cui 11 milioni con AstraZeneca. Boris Johnson rassicura che l'Agenzia britannica per il farmaco ha effettuato severi controlli sull'AstraZeneca e non ci sono, al momento, ragioni per sospendere la somministrazione del siero.

Soumya Swaminathan, a capo del gruppo degli scienziati dell'OMS, dichiara che "allo stato attuale non è stato rilevato un nesso tra i casi di trombosi riportati e l'inoculazione delle dosi di vaccino. Invito la popolazione alla calma e raccomando, per ora, che i Paesi proseguano la campagna vaccinale con AstraZeneca".

Giovedì 18 marzo l'EMA (Agenzia europea per i medicinali) emetterà il verdetto* sulla sicurezza del vaccino. 

*news sul vaccino AstraZeneca aggiornate al 19 marzo: L'agenzia europea del farmaco dichiara il vaccino "sicuro ed efficace nella protezione dal coronavirus". 

Le caratteristiche del vaccino Astra-Zeneca

Lo scopo del vaccino AstraZeneca è la prevenzione della malattia da coronavirus. Prepara il nostro sistema immunitario ad identificare e combattere il SARS-CoV-2, il coronavirus responsabile del Covid-19.

Come riportato sulla piattaforma dell'AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, questo vaccino è composto da un adenovirus di scimpanzé incapace di replicarsi e modificato per veicolare l'informazione genetica destinata a produrre la proteina Spike del virus SARS-CoV-2. 

Viene somministrato in due dosi con un intervallo di 10 e 12 settimane una dall'altra. Secondo dati pubblicati dalla rivista Lancet il mese scorso, l'efficacia del vaccino dopo la somministrazione della seconda dose è dell'82%.

Per quelli di voi che hanno già ricevuto la prima dose di questo vaccino sappiate che la protezione inizia dopo 3 settimane dalla somministrazione della prima dose e dura fino a 12 settimane. Per una protezione completa bisogna attendere fino a 15 giorni dopo l'inoculazione della seconda dose. Come per tutti i vaccini, è buona cosa sapere che anche l'AstraZeneca potrebbe non immunizzare e proteggere tutte le persone sottoposte al vaccino.

Allo stato attuale non si dispone di dati sufficienti per sapere se i vaccinati possano infettarsi in modo asintomatico e contagiare quindi le persone con cui vengono a contatto.