Espatriati in Germania: che piani per il futuro?

Buongiorno a tutti,

Dopo il vostro trasferimento in Germania, vi sarà sicuramente capitato di immaginare il futuro e proiettarvi in avanti. Questo processo permette di identificare la direzione da prendere e gli obiettivi da raggiungere.

Dove sarete tra qualche anno? Resterete a vivere in Germania, volete cambiare destinazione o rientrare nel paese natale? Quali sono i motivi che potrebbero portarvi a questa scelta?

Che successi e risultati avete ottenuto, che difficoltà avete affrontato nel vostro percorso di espatrio in Germania?

Avete in mente dei progetti da realizzare e quali sono? Vi siete già prefissati degli obiettivi e in che ambito?

Grazie in anticipo per il contributo,

Francesca
Team Expat.com

Cari espatriati,
la domanda sul futuro me la pongo spesso...troppo spesso!
Il mio cuore italiano, di figlia, sorella, zia e nipote mi fa sentire "il grido della foresta". Questa foresta che mi sembra di aver tradito, e che mi manca come un ex-amante abbandonato da tempo che con il passar del tempo si comincia a mistificare.
L'Italia fa parte del mio passato sempre più lontano, e invecchiando si ha purtroppo la tendenza a idealizzare il passato.
Quando me ne sono andata, sono scappata via da tradizioni e obblighi familiari che mi soffocavano.  Certo non sapevo che il prezzo da pagare sarebbe poi stato un futuro in una società in cui libertà significa anche un po' solitudine,  nel senso che qui in Germania ricevi una buona assistenza dallo stato, ma non tanta empatia e vero interesse per le tue preoccupazioni come in un Paese come il nostro, in cui l' aiuto viene piú che altro dal basso e non tanto dall'alto.  Qui la gente si aspetta da te il buon umore e vuole condividere con te le cose piacevoli.  Se hai dei problemi ti danno al massimo qualche indirizzo di un buono psicologo, o ti consigliano un gruppo di auto-aiuto (come si dice in italiano? Ci sono questi gruppi anche in Italia?).
E in futuro?
Figli e nipoti sono qui in Germania, la ditta di mio marito anche, la buona assistenza sanitaria e la burocrazia funzionante anche.....
Avevo pensato alla possibilità del doppio domicilio, ma non penso che la mia futura pensioncina mi permetterà di pagare le tasse relative, quindi non mi resta che sperare di poter poi passare i mesi freddi in Italia da turista.
Avete altre idee per me?
Buon proseguimento
Simona

Non credo proprio che rientro in Italia( solo per vacanze) con 76 anni di età non faccio progetti,nonostante che non parlo la lingua mi trovo molto bene in Germania clima a parte. Un saluto a tutti

Un saluto a tutti.
L'expat, direi per definizione, non tende a fare programmi a lunga scadenza in quanto sa già che la sua permanenza nella nazione che lo ospita è temporanea e che pertanto non tende solitamente ad immaginarsi oltre un periodo 2-4 anni nella situazione contemporanea.
Mi trovo a Colonia da tre anni e non ho in programma di rientrare in Italia, né di trasferirmi in un altro Paese a breve. Ma il lavoro può essere imprevedibile e non posso escludere una nuova esperienza altrove.
Per tornare alla domanda: certo che mi trovo a pensare al futuro. Al momento direi che la strategia è di valutare il contesto del Paese e della città/quartiere ospitante. Contesto economico, sicurezza fisica per famiglie, organizzazione sanitaria sono solo alcuni dei parametri che di solito valutiamo. Ogni tanto il pensiero va all'Italia, ad amici e parenti. Penso che la nostalgia non sia mancanza ma al contrario, presenza. Quei pensieri sono una visita di persone, luoghi familiari che vengono per tenerci un pò di compagnia.
Altro fattore essenziale è il network di relazioni con i conoscenti e amici locali. Ci sarebbe molto da dire ed ognuno potrebbe portare esperienze di ogni genere. Una cosa è certa: se si ha la fortuna di incontrare delle persone sinceramente amiche allora si ha davvero la sensazione del tesoro scoperto.

In quest'ottica direi che una lucida valutazione del contesto, una certa dose di adattabilità e una modica dose di fatalismo può creare il mix giusto per vivere il presente e programmare il futuro senza troppi contraccolpi negativi.

Alla prossima!